Dicembre 9, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Un rigore non dato e un autogol condannano la Reggiana al pareggio: 2-2 con il Mantova

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Tanto, tanto rammarico. Una buonissima Reggiana, dopo un primo tempo privo di grandi emozioni, riesce a stappare la partita con Vergara. Più tardi arriva anche il raddoppio con Reinhart, complice un’ingenuità in fase di uscita della formazione avversaria. Purtroppo, però, i Biancorossi riescono ad accorciare le distanze con un destro ad incrociare di Bragantini e a ristabilire la parità con un’autorete di Meroni nel recupero. Finale amaro per i Granata, che recriminano, inoltre, un calcio di rigore netto non assegnato.

“Affrontiamo una squadra che viene da un percorso importante” – La conferenza stampa di Mister Viali

Come di consueto, la prima domanda posta a mister Viali è stata sull’infermeria. L’ex tecnico del Cosenza ha dichiarato che Sampirisi, Stulac e Portanova stanno lavorando per ottenere la forma ottimale nel minor tempo possibile, ma che non potranno partire titolari in questa gara, seppur rimarranno delle risorse da sfruttare a match in corso. Di positivo, tuttavia, c’è il rientro di Bardi, il quale ha definitivamente smaltito il problema alla spalla accusato nel ritiro di Toano, che aveva permesso a Motta di debuttare con i grandi. Si è poi parlato, ovviamente, dell’avversario, con il tecnico della Reggiana che ha presentato il Mantova come una formazione reduce da un percorso importante, ovvero il campionato di Serie C, vinto collezionando 80 punti in classifica. Seppur questa squadra, come quasi tutte le altre di questo campionato, sia ancora un cantiere aperto, Viali è stato chiaro sulla prestazione che si aspetta dai suoi ragazzi:“Io pretendo di vedere una squadra che dimostri di voler ottenere il risultato in ogni modo”. E’ stato chiesto, inoltre, al condottiero dei Granata, cosa ci si possa aspettare da lui, in termine di schieramenti. La risposta è stata la solita:”Per me il modulo è relativo”, seguita dalla precisazione:“Il sistema di gioco non l’ho mai cambiato: può cambiare l’interpretazione“. Ciò che più può far sorridere dirigenti e allenatori, tuttavia, può essere la soddisfazione del mister nell’assistere agli allenamenti della squadra, gioia manifestata in sala stampa. “C’è una predisposizione all’apprendimento notevole: i miei ragazzi fanno tutto”, sono state queste le bellissime parole spese da Viali. L’ex allenatore dell’Ascoli, per concludere, sembra piuttosto entusiasta, tuttavia continua a predicare calma:“So che non saremo perfetti domani, so che sbaglieremo tanto, ma so anche che questa squadra, quando sbaglierà, avrà sempre una reazione positiva all’errore, quindi questo mi fa stare molto sereno”.

Le formazioni

Reggiana: Qualche sorpresa e tanti giovani promettenti in casa Reggiana. Il modulo è il solito 4-3-2-1. Tra i pali torna Bardi, che ha smaltito il problema alla spalla, retroguardia composta da Fiamozzi, Rozzio, Meroni e Libutti. A centrocampo, la grande novità è Reinhart, poco utilizzato l’anno scorso ma oggi titolare proprio nel cuore del reparto, coadiuvato dai talentuosi Sersanti e Ignacchiti. Sulle corsie laterali, alle spalle di Gondo, agiscono Vergara e Okwonokwo.

Mantova: Possanzini fa affidamento, come di consueto, al suo classico 4-3-3 capace di evolversi in 4-2-3-1. Festa in porta, retroguardia formata da Maggioni, Brignani, Redolfi e l’ex Panizzi. Più avanti il capitano Burrai, Wieser e Trimboli. Il tridente offensivo è costituito da Galuppini, Mancuso e Fiori.

Il saluto tra i due allenatori (foto: AC Reggiana)

La partita

Il grande campionato della Reggiana era terminato con quel pari casalingo nel derby contro il Pavma, una partita che ci ha regalato grandi emozioni e che è stata un po’ la ciliegina sulla torta, dopo un cammino spettacolare. Finalmente si ricomincia: l’avversario è il neopromosso Mantova, reduce da un percorso meraviglioso in Serie C, che l’ha visto vincere il torneo, totalizzando addirittura 80 punti. Una formazione che si è, peraltro, rinforzata parecchio, pendendo due giocatori davvero niente male: Aramu e Mancuso, i quali hanno già calcato palcoscenici davvero importanti.

E’ un undici, peraltro, davvero ‘corsaro’; basti pensare che nella passata stagione ha trionfato 11 volte su 19 in trasferta. Non sarà per nulla facile, dunque, per i Granata, affrontare i Virgiliani, tuttavia la Regia è motivata e, dopo una bella prova a Genova, vuole dare altri segnali positivi.

In allegato la nostra presentazione maggiormente dettagliata della partita, fatta in collaborazione con la pagina di Dodicesimo Granata

Comincia l’incontro con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti. Una bella cornice di pubblico – nonostante siamo ancora in pieno agosto – accompagna i Granata sin dal primo istante. Partenza intraprendente dell’undici di casa, che guadagna subito un corner grazie ad una chiusura di Panizzi su Vergara. Non riesce a graffiare la formazione di casa, che, tuttavia, continua a presidiare l’area di rigore lombarda: Okwonkwo, pochi istanti più tardi, scocca una conclusione di mancino, ma centra la sagoma di Maggioni e ne scaturisce un nuovo giro dalla bandierina. Traiettoria stretta, nuova deviazione, nuovo corner. Nessun pericolo nemmeno questa volta per i Biancorossi, ma buon approccio alla partita della banda di Viali. Continuano a studiarsi le due squadre nei minuti successivi, con nessuna delle due che riesce a rendersi pericolosa e a creare i presupposti per fare male all’altra. Tanta prudenza da ambedue le parti: nessuno vuole sbilanciarsi. Il primo vero sussulto è della Reggiana: il nominato all’inizio Vergara riceve da Gondo, controlla di petto e abbozza un tiro di mancino da fuori, che si spegne sul fondo. Continua a regalare poche emozioni questa prima frazione di gioco, con le due retroguardie che non stanno concedendo praticamente niente all’avversario. Verso il tramonto del minuto 28, Vergara si accascia per terra per un problema fisico – è comunque in grado di continuare il match -; ammonito, nel frattempo, Fiamozzi per proteste. Poco dopo la mezz’ora c’è un nuovo nome sulla lista dei cattivi ed è quello dell’attaccante nigeriano dei Granata, colpevole di aver soppresso irregolarmente una possibile incursione di Maggioni. Dopo 35 giri di lancette, Brignani prova a servire Burrai, ma Sersanti legge bene e intercetta, provando a mettersi poi in proprio, ma trova l’opposizione proprio del giocatore che aveva appena sbagliato il passaggio. L’intervento sarebbe assolutamente da condannare e il cartellino giallo sembrerebbe sacrosanto, ma non per il direttore di gara. Protesta la formazione di casa, Viali riserva qualche parola non proprio elegante all’indirizzo di qualcuno sulla panchina del Mantova, mentre l’ex tuttofare del Lecco rimane a terra con una spalla dolorante. Pallone messo fuori dalla squadra biancorossa, oggi in divisa gialla. Corre un grande rischio pochi giri di lancette dopo la Reggiana, con Reinhart che cerca Vergara, ma trova l’anticipo di Panizzi. Il laterale sinistro del Mantova offre a Fiori, che restituisce, l’ex della partita trova poi nuovamente proprio il numero 11, che disegna una traiettoria interessante con il suo destro, ma spedisce alto di pochissimo. Pochi istanti più tardi i Granata perdono un brutto pallone in uscita dal basso, ne approfitta Galuppini, che manda in porta Wieser con un brillante suggerimento, il 10 del Mantova prova la conclusione, ma trova il miracolo di Bardi, il quale nega la rete agli ospiti. Dopo tre quarti d’ora ecco l’annuncio dei minuti di recupero: 120 secondi aggiuntivi. Verso il tramonto di questo recupero, Sersanti riesce a mettersi nuovamente in proprio, realizzando una bella incursione, per poi sfoderare un destro basso e potente. Festa risponde con un grande intervento: si va a riposo sullo 0-0.

Comincia la ripresa con il primo possesso che viene gestito dai padroni di casa. Nessuna novità di formazione da ambedue le parti. Partenza arrembante dell’undici lombardo, con Fiori che, con un elegante colpo di tacco, premia la sovrapposizione di Panizzi, dal cui mancino esce un tiro-cross intrigante, ma che si rileva innocuo, evaporando sul fondo. Impiega poco a rispondere la Reggiana, che, al 52′, riconquista la sfera con Vergara, il quale realizza una bella percussione, si libera di Wieser e prova a concludere di destro, spedendo la sfera all’angolino basso! Granata avanti al Giglio! Il primo sigillo della stagione porta la firma del talento in prestito dal Napoli.

L’esultanza di Vergara dopo aver siglato la rete del vantaggio (foto: AC Reggiana)

Al minuto 56 Meroni commette una leggerezza gravissima e Fiori si dirige minacciosamente verso la porta. Arrivato davanti a Bardi, prova a scavalcarlo con un pallonetto, ma l’ex estremo difensore del Frosinone è bravissimo a non farsi scavalcare e, con un grande riflesso, compie un miracolo. Non è finita, però, perché il classe 2003 del Mantova prova a scartare proprio il portiere dei Granata e a depositare in rete, ma trova un’altra stupefacente risposta del numero 22, che concede appena un corner! Monumentale Bardi!

Il miracolo di Bardi sul pallonetto di Fiori (foto: AC Reggiana)

Dalla bandierina prova a rendersi minacciosa la formazione di mister Possanzini con un colpo di testa di Maggioni, che si rileva però innocuo e termina a lato. Circa due minuti dopo lo scoccare dell’ora di partita i Biancorossi sfiorano il pari: Galuppini invita Trimboli ad andare al tiro e la conclusione del 21 si stampa sul palo! Altro brivido per i padroni di casa. All’alba del minuto 66 Viali si gioca la carta Portanova, che si gode tutta l’ovazione del suo pubblico, felice di riabbracciare un giocatore che lo scorso anno ha fatto molto bene e in quest’estate ha desiderato a lungo di tornare a Reggio Emilia. Gli lascia il posto in campo Okwonkwo, autore di una prestazione insipida. Avvicendamento anche in casa Mantova: Aramu rileva Wieser. Poco più tardi il Mantova paga a caro prezzo un errore in fase di uscita dalle retrovie. Redolfi, servito dal proprio portiere, si fa soffiare la sfera da Vergara, che prova poi a suggerire al centro per Gondo. Festa riesce a respingere e il pallone diventa buono per Reinhart, il quale, con il mancino, spedisce in fondo al sacco! Solidifica il proprio vantaggio la banda di Viali: 2-0 a meno di 25 dal termine.

La squadra festeggia la rete del 2-0 sotto la Sud (foto: AC Reggiana)

La gioia dell’argentino dopo essere andato a segno per la prima volta con questa maglia (foto: AC Reggiana)

Al 70′ Mancuso passa il testimone a Mensah, lo stesso fa Galuppini con Bragantini. Ammonito, nel frattempo, il capitano Burrai. Pochi istanti più tardi è il classe 2003 a rivelarsi pericoloso con un bell’assolo palla al piede succeduto da un tiro-cross che si spegne sul fondo. Chance al minuto 75 per i lombardi, con Burrai che propone al centro su un calcio da fermo – punto di battuta sull’out di destra -. Meroni mette fuori di testa, Trimboli, più con la spalla che con il capo, riesce a servire Bragantini, che, con un bel diagonale di destro, trafigge Bardi. Sale la bandierina dell’assistente, ma il VAR convalida la rete in un secondo momento: c’è Libutti a tenere in gioco il ragazzo maturato nelle giovanili dell’Hellas Verona.

Corre ai ripari Viali, che si affida all’esperienza di Cigarini – fuori l’autore del secondo sigillo granata -, spazio anche per Vido, che rileva un Gondo spento. Bel guizzo di Vergara pochi istanti più tardi; purtroppo, però, il suo intrigante tiro di mancino termina in Curva Sud. Al minuto 80 il subentrato Mensah prova a sfuggire a Rozzio, che lo ferma con le maniere forti e finisce sul taccuino dell’arbitro. All’alba del giro di lancette numero 82, Vergara offre al centravanti con il 10 sulla schiena, che cerca riscatto dopo la burrascosa scorsa stagione: il suo destro ad incrociare trova la risposta di Festa. Non è finita, però, perché proprio Vergara si getta sulla sfera per provare a correggere in rete, ma trova l’opposizione di Trimboli, che lo ferma in maniera del tutto irregolare. L’arbitro, però, non è dello stesso avviso e non assegna la massima posizione! Clamoroso errore! E ancora più ridicolo come il direttore di gara non venga nemmeno richiamato a vedere le immagini al VAR! Poco più tardi Portanova viene steso al limite dell’area di rigore: calcio di punizione molto invitante per i Granata. L’incaricato per la battuta è lo stesso giocatore che ha subito il fallo: la sfera si infrange sulla barriera e torna dalle sue parti, l’ex Genoa cerca nuovamente la porta, allora, ma scheggia il palo!

Il tiro di Portanova, stampatosi sulla barriera (foto: AC Reggiana)

Intanto Possanzini manda in campo Ruocco, esce Fiori. Decide di coprirsi l’ex tecnico del Cosenza, che all’86’ manda dentro Sampirisi, il quale eredita la posizione dell’applaudito Vergara. Proprio Ruocco, al minuto 88, disegna un traversone molto interessante per Aramu, che, di testa, tenta di spedire all’angolino alla destra di Bardi, ma non trova la porta per pochissimo. Pianta le tende nella metà campo granata il Mantova, che all’ora e mezzo di gioco non va lontano dal pari con un colpo di testa di Brignani, sfera che termina alta. Entriamo, intanto nel recupero: concessi 5 giri di lancette di extra time. A metà recupero Sersanti prova a rendersi minaccioso, ma la sua conclusione viene sporcata e termina docile tra le braccia di Festa. Al 94′, Mensah mette al centro dalla corsia di destra, Meroni devia e, sfortunatamente, spedisce alle spalle del suo portiere, siglando un goffo autogol. 2 punti bruciati. Cala il sipario allo Stadio Giglio: Reggiana-Mantova termina 2-2.

Considerazioni sparse

Dire semplicemente che sono stati buttati due punti per un’autorete sarebbe estremamente riduttivo e anche inesatto. Il Mantova è una squadra che in fase di possesso è veramente forte e ha una capacità di amministrare il gioco che poche formazioni in questo campionato hanno. Fortunatamente, qualche leggerezza in fase di costruzione ci ha permesso di conquistare la palla davanti alla loro porta e di andare a segno. Provo, però, a fare un elenco delle cose che non mi convincono:

  • Forma fisica: Senza sminuire una prova tutto sommato positiva, la squadra non è ancora atleticamente pronta. Negli ultimi 20 minuti era visibilmente stanca e faticava a recuperare il pallone, a reagire. Purtroppo, anche i giocatori in panchina non erano in condizioni ottimali e non essere in grado di sostenere un intero match con l’intensità giusta – il Mantova era nettamente più pronto sotto questo punto di vista – ci ha ampiamente penalizzati.
  • Fase offensiva: Vergara è davvero un gigante, un giocatore incredibile tecnicamente, ma non è sufficiente. Criticare pesantemente Gondo sarebbe sbagliato, perché sappiamo tutti quali sono le sue caratteristiche, ovvero il gioco spalle alla porta e il dialogo con chi gli sta attorno con dei passaggi in appoggio. Sarebbe meglio, però, forse, avere un centravanti maggiormente dotato nella finalizzazione e più pericoloso in area di rigore. Okwonkwo eterno sinistro, invece, è stata una mossa indubbiamente sbagliata: non si è mai acceso e ha fatto fatica ad entrare in partita, tuttavia a Toano ha fatto davvero bene, quindi bisogna essere fiduciosi.
  • Troppo spazio tra le linee: Questo centrocampo ha davvero tanta qualità. Ignacchiti e Reinhart hanno una sensibilità con il pallone niente male, mentre Sersanti, seppur sia ovviamente un giocatore diverso, ricorda un po’ Bianco, ovvero un calciatore capace di prendere iniziativa e creare problemi. Purtroppo, però, in fase di non possesso – forse complice anche il discorso fatto un attimo fa sulla forma fisica -, non è stato impeccabile questo reparto: c’era troppo spazio tra la linea dei difensori e appunto il centrocampo, tanto che Viali ha dovuto poi mettere Cigarini. Proprietà di palleggio eccellete, ma fase difensiva migliorabile.

Mancano dei giocatori, sicuramente, che speriamo il mercato porti, ma non vorrei soffermarmi tanto su quello che non abbiamo, anche perché non sarei capace di fare una lista di profili che ci servirebbero. Quello che vorrei sottolineare è che questa squadra ha tanti giovani davvero promettenti e questa cosa, in questo campionato, è davvero positiva. In questo match sono andati a segno due giocatori nati entrambi dal 2000 in poi e non è un caso. Dietro meglio avere l’esperienza di Rozzio e Meroni – che, autogol a parte, è indubbiamente un buonissimo centrale e si è visto anche in ritiro -, ma la qualità di certi ragazzi in mezzo al campo è davvero un patrimonio per la società ed è fondamentale in termini di gioco. Peccato davvero, perché questa Reggiana avrebbe sicuramente meritato i 3 punti, ma ha sofferto davvero troppo nel finale. Sempre frustrante, poi, dover fare un discorso sull’arbitraggio, ma è inconcepibile come, dopo un contrasto in area da cui potrebbe derivare un penalty, il direttore di gara non venga nemmeno richiamato a vedere le immagini. Dà fastidio non tanto il rigore non concesso, ma proprio il fatto che non sia stato mandato a riguardare l’accaduto. Che senso ha aggiungere strumenti se poi non li si sfrutta?

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