Dicembre 9, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Pisa 2-1 Reggiana: prima sconfitta per i Granata

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Prima sconfitta stagionale per la Reggiana, che cade in casa di uno straripante Pisa. Nel primo tempo va a segno Tramoni, con un sinistro ad incrociare che sbatte sul palo per poi finire in fondo al sacco. Nella ripresa sigla il raddoppio Bonfanti con un tiro da fuori, complice anche un intervento non impeccabile di Bardi. Riapre la gara Sersanti con un gol su calcio d’angolo, ma nel finale i Granata non riescono ad acciuffare il pareggio.

Mercato: presi Marras e Lucchesi, sfumato il bomber

Come ogni anno, l’ultimo giorno di mercato è stato davvero intenso e la Reggiana è riuscita ad eseguire un paio di operazioni importanti. In 24 ore caldissime, che hanno visto peraltro il Frosinone prendere un giocatore come Partipilo e il Sassuolo riportare in neroverde Pierini, la società granata è riuscita a rimpolpare un paio di reparti. In difesa, infatti, dopo Fontanarosa è stato preso Lucchesi, ragazzo che ha vestito le maglie di Empoli, Fiorentina e Juventus da ragazzo, per poi farsi le ossa in Serie B con la Ternana, con cui ha collezionato 25 apparizioni. Inoltre, c’è stata anche un’uscita, per quanto riguarda il reparto arretrato: Stramaccioni, giovane che ha trovato spazio in ritiro, ma che non ha ancora debuttato in cadetteria, si è trasferito in prestito al Gubbio. Passando al centrocampo, si è vociferato a lungo di un possibile addio di Elvis Kabashi, accostato alla FeralpiSalò di Aimo Diana. Pizzimenti avrebbe sostituito il regista albanese con un profilo molto interessante, ovvero il classe 2001 della Samp Stefano Girelli, tuttavia l’operazione non è andata in porto, perché appunto l’ex Como non si è trasferito in Serie C. Passando all’attacco, la società è riuscita ad assicurarsi un profilo esperto e promettente, ovvero Manuel Marras, che ha confezionato 7 assist nella passata stagione e che potrebbe essere un buon sostituto di Vergara, qualora ci dovesse essere un fitto calendario e le energie scarseggiassero. Battuta, peraltro la concorrenza del Cesena. Unica nota negativa di questo calciomercato – e purtroppo non è la prima volta che accade – è il centravanti. Per tutta la giornata il direttore sportivo dei Granata ha provato ad assicurarsi Stiven Shpendi, 2003 di proprietà dell’Empoli che da giovanissimo ha messo a segno 12 reti in un campionato di C, ai tempi del Cavalluccio. Non è stato possibile, però, portare a Reggio Emilia questo fenomenale centravanti, poiché sarebbe potuto arrivare solo in caso di addio di un attaccante – con ogni probabilità sarebbe dovuto partire Stefano Pettinari -, cosa non accaduta. L’albanese vestirà la maglia della Carrarese, che, dopo non solo il tentativo della Reggiana, ma anche del Catanzaro, è riuscita ad ingaggiare un calciatore di cui si parla molto bene.

“Dovremo cercare di ripetere una grande partita” – Le parole di Viali in sala stampa

Viali ha esordito in conferenza stampa parlando dei due nuovi difensori che rimpolperanno il pacchetto difensivo, ovvero Fontanarosa e Lucchesi. Sul terzino sinistro di proprietà dell’Inter ha detto:”L’ho visto sul campo e lo conosco bene, perché lo allenavo pochi mesi fa e ha fatto un pre-campionato completo”, mentre, per quanto riguarda l’ex Ternana, ha fatto sapere che non è ancora al top della forma, ma che non dovrebbe impiegare troppo tempo per raggiungerla. L’ex allenatore del Cosenza, inoltre, ha voluto ribadire come i 7 punti siano un bottino importante, sottolineando, tuttavia, quanto poco conti la classifica in questo momento. Il mister ha presentato la partita con una frase davvero bella:“Anche domani l’ago della bilancia del risultato lo farà l’attaccamento, l’atteggiamento e la voglia di non mollare mai”. Ha poi descritto il Pisa con queste parole:“Rosa con grande qualità e fisicità, che ha diverse possibilità nelle scelte: ci sono giocatori esperti che hanno vinto campionati”. E’ poi sceso più nel dettaglio:”E’ una squadra che sta giocando con un 3-4-2-1 e lo fa in maniera molto elastica. Può variare, rendendo il sistema di gioco più offensivo o difensivo: a Cittadella, per esempio, ha messo 4 punte e ha pure difeso in maniera diversa”. Passando alle parole di Inzaghi, il tecnico ha parlato così alla vigilia della partita:“Secondo me, la Reggiana potrebbe essere la sorpresa di questo campionato, perché ha preso un allenatore – che è anche un mio amico – molto preparato e bravo e ha preso dei calciatori funzionali per il loro modo di giocare”, parole che faranno sicuramente piacere alla società e allo stesso allenatore dei Granata.

Le formazioni

Pisa: Mister Inzaghi, come già anticipato, ha la possibilità di fare rifiatare diversi giocatori utilizzati in questo inizio di campionato, dando spazio ad altri ragazzi davvero interessanti. Semper in porta, in difesa Calabresi, Canestrelli e Giovanni Bonfanti. Sulle fasce Tourè e Beruatto, in mezzo al campo immancabile Marin, affiancato dall’ex Piccinini. Sulla trequarti, alle spalle di Nicholas Bonfanti, Moreo e Tramoni.

Reggiana: Solito 4-3-3 per gli ospiti. Tra i pali Bardi, in difesa Fiamozzi, Rozzio, Meroni – entrambi i centrali, tra l’altro, hanno vestito la maglia del Pisa – e Libutti. Reinhart in cabina di regia – a discapito di Stulac -, supportato da Sersanti ed Ignacchiti. La grande novità è l’assenza nell’undici iniziale di Maggio: prende il suo posto sulla corsia di sinistra Manolo Portanova. Sul binario opposto sfreccia Vergara, mentre il rifermento offensivo è Cedric Gondo.

I due allenatori (foto AC Reggiana)

La partita

La Reggiana ha già sorpreso tutti, ma non vuole assolutamente limitarsi, approdando a Pisa con l’obiettivo di tornare a casa con almeno un punto in tasca. Un confronto con una squadra davvero ostica, che nelle prime 3 partite è riuscita a sconfiggere il Palermo (partito piuttosto sottotono, ma comunque con un organico davvero niente male) e a pareggiare con Spezia e Cittadella (anche se si parla di un possibile ricorso che porterebbe i toscani a vincere a tavolino per un errore nella distinta della società veneta). Questa formazione, inoltre, ha espresso un calcio affascinante con Aquilani nella scorsa cadetteria, tanto da essere uno degli undici con la percentuale più alta di mantenimento del possesso palla. Al timone dei Nerazzurri, quest’anno, tuttavia, c’è Pippo Inzaghi, che, oltre ai risultati citati in precedenza, è riuscito a rifilare un sonoro 3-0 al Frosinone in Coppa Italia. Il club, peraltro, nell’ultimo giorno di calciomercato, è riuscito ad assicurarsi due atleti davvero interessanti: Olimpiu Morutan, ex Galatasary, e Oliver Abildgaard, protagonista di un grandissimo cammino con il Como, che nell’ultimo campionato ha conquistato la promozione nella massima serie. Sarà molto difficile per i Granata vincere all’Arena Garibaldi, anche perché no espugnano questo stadio dal lontano 2002.

Comincia l’incontro con il primo possesso che viene gestito dai padroni di casa. Fatica ad accendersi la partita, con entrambe le squadre che impiegano i primi minuti a studiarsi a vicenda, senza affondare il colpo. Il primo sussulto è degli ospiti al 12′. Vergara abbozza una palla profonda, ma Calabrasi interviene di testa, con la sfera che, tuttavia, finisce tra i piedi di Gondo, il quale serve Ignacchiti. La posizione è sospetta, ma la bandierina dell’assistente non sale, dunque il giovane centrocampista granata prova il tiro di mancino, che però si spegne a lato di poco. Buon segnale della banda di Viali. Risposta dei Nerazzurri pochi giri di lancette in seguito: Tramoni parte dalla corsia di sinistra e sguscia in area di rigore, per poi scoccare la conclusione, respinta da Meroni. Poco più tardi Rozzio entra in ritardo su Bonfanti, che era rivolto spalle alla porta, finendo così sulla lista dei cattivi. Sanzione che potrebbe pesare tantissimo. Più tardi il direttore di gara segna sul suo taccuino anche il nome di Portanova, che alza troppo la gamba e colpisce Calabresi in un duello aereo. Al 20′ nel settore ospite viene esposto uno striscione per ricordare lo storico gruppo di tifosi della Pallacanestro Reggiana “Arsan”, scioltosi purtroppo in questi giorni. “Rispetto per chi ha difeso il nome di Reggio Emilia, onore agli Arsan” è il messaggio condiviso dai sostenitori granata. All’alba del minuto 22 il Pisa torna a pungere: Marin salta il regista argentino granata con un elegante sombrero, poi, con una brillante imbucata, trova Tramoni, che, sfuggito ad un disattento Fiamozzi, va alla conclusione di mancino in diagonale. Il pallone sbatte sul palo e finisce in rete: Pisa in vantaggio.

Prova a rimediare la banda di Viali, con Portanova che tenta un guizzo sulla corsia di sinistra, nei pressi dell’area di rigore, ma Piccinini lo ferma irregolarmente e concede un’intrigante calcio da fermo. Va alla conclusione sul primo palo lo stesso giocatore che ha subito il fallo, ma è ben appostato Moreo, che mette in corner. Non riesce a rendersi pericolosa dagli sviluppi di questo corner la formazione ospite. Timida iniziativa degli ospiti a circa 120 secondi dallo scoccare della mezz’ora di partita: si mette in proprio sulla sinistra Libutti, il quale offre al centrocampista in maglia numero 90, che trasmette a Gondo, dunque Ingacchiti. Purtroppo, però, l’ex Pontedera sperpera malamente questo pallone, con un lancio troppo profondo e quasi incomprensibile. Sfera che finisce dalle parti dell’estremo difensore avversario. Reggiana resiliente, ma incapace di graffiare, finora. Nell’azione precedente il Pisa aveva, inoltre, provato a rendersi pericoloso riempiendo l’area di rigore avversaria, con Bonfanti che si era coordinato per andare alla conclusione in rovesciata, venendo sbilanciato, tuttavia, dallo stesso Ignacchiti, ma era francamente troppo poco per assegnare un tiro dal dischetto. Pericoloso l’undici di Inzaghi al 33′, con Moreo che riceve un traversone dal binario di sinistra e va a colpire di testa in avvitamento, ma Bardi c’è e cattura. Risposta dei Granata poco più tardi, con il centrocampista cresciuto nell’Empoli che, illuminato da Reinhart, riesce a girarsi e a far partire una conclusione potente, ma centrale, che non desta preoccupazioni all’estremo difensore del Pisa. Ancora Nerazzurri a 6 e mezzo dalla segnalazione del recupero: bella discesa sulla sinistra di Beruatto, che poi disegna un traversone panoramico, con cui pesca sul secondo palo Touré, il quale cerca un compagno in area di rigore, senza però trovare nessuno, con Portanova che, senza fronzoli, mette in rimessa laterale. Palla gol clamorosa per i toscani poco più tardi: palla profonda dalle retrovie, uscente dal destro di Bardi, letta bene da Piccinini, però, che di testa serve Tramoni, il quale trova a sua volta Bonfanti, che si libera di Reinhart con una sterzata e va alla conclusione di mancino, ma si fa ipnotizzare dal portiere della Regia, autore di un prodigioso intervento! Si rigetta in attacco la compagine ospite al 42′: lancio lungo di Sersanti, Gondo appoggia di testa a Vergara, che converge, finta la conclusione, poi scocca per davvero il tiro di mancino. Semper si fa trovare pronto, ma non blocca, Reinhart prova a correggere in rete, ma, per la seconda volta, l’ex Como riesce a rispondere alla grande, negando la gioia del gol ai Granata. Allontana poi Calabresi, alzando un campanile: vanno sulla sfera sia Touré che l’ex centrocampista del Lecco dell’undici ospite, che subisce fallo. Posizione invitante. Cross di Vergara molto profondo, nessuno riesce ad arrivare sulla sfera, ma Rozzio raccoglie e offre a Reinhart, anticipato da Piccinini. La palla, tuttavia, schizza sui piedi di Fiamozzi, che abbozza una conclusione dalla distanza, anche stavolta ricca di veemenza, ma non di angolazione. Intervento semplice per l’estremo difensore dei Nerazzurri. Entriamo, nel frattempo, nei minuti di recupero: concessi 60 secondi supplementari dalla terna arbitrale. Nulla di interessante accade in questo finale. Squadre negli spogliatoi con la banda di Inzaghi che gestisce un sottile ma meritato vantaggio.

Via alla ripresa con gli stessi 22 interpreti della prima frazione di gioco. Bardi preso di mira dalla tifoseria di casa, viste le sue origini livornesi… Primo calcio al pallone di questa ripresa dato dai Granata. Il pubblico di fede nerazzurra si diletta a ribadire quale sia il sogno di ogni pisano attraverso un coro storico… Partenza arrembante della formazione di casa: Bonfanti trova brillantemente Tramoni, che scappa a Meroni, poi prova il tiro di mancino, ma evapora sul fondo. Ancora Pisa al 49′: Portanova pizzica un pallone che finisce dalle parti di Calabresi, il quale, di testa, offre a Bonfanti. Il centravanti dell’undici toscano prova la conclusione di mancino, che, sporcata peraltro da Rozzio, finisce in fondo al sacco, complice anche un intervento non proprio impeccabile di Bardi. Raddoppio dei padroni di casa.

Per poco non trova anche il tris la squadra di Inzaghi: sventagliata di Tramoni, che trova sulla destra Touré, il quale propone al centro e trova ancora la testa dell’ex bomber del Modena, che mette, però, a lato. Prosegue l’assedio della formazione nerazzurra: traiettoria panoramica per Beruatto, che offre di testa a Tramoni, il quale allarga per Moreo, che prova a sorprendere Bardi sul primo palo, ma stavolta l’estremo difensore dei Granata compie un vero e proprio miracolo, deviando in corner. Al 56′ l’ex trequartista del Brescia percorre palla al piede il corridoio centrale, dirigendosi minacciosamente verso il bersaglio, ma Reinhart fa la cosa giusta, tirandolo per la maglia e spendendo un cartellino giallo. Viali, nel frattempo, prova a rendere maggiormente tagliente la sua artiglieria: Portanova passa il testimone a Maggio, mentre Vido entra al posto di Ignacchiti. Tornando al calcio da fermo, Beruatto serve sulla sinistra Tramoni, che propone al centro, respinge la retroguardia granata, probabilmente con Rozzio. La sfera diventa buona, tuttavia, per un tentativo al volo da parte di Piccinini, che, però, manca il pallone, che finisce dalle parti di del 32 del Pisa, la cui conclusione si spegne sul fondo. Ha piantato le tende nella metà campo avversaria il Pisa: ancora Moreo entra in area di rigore e invita ad andare alla conclusione Tramoni, ma il suo tiro trova la risposta di Bardi, che però non può nulla sulla ribattuta. La rete, tuttavia, viene annullata per un precedente tocco di mano. Timido squillo degli ospiti, con Vergara che prova a suggerire in area di rigore con un traversone profondo, ma Touré mette di testa in corner, da cui non riesce a rendersi minacciosa la formazione di Viali. Prosegue l’assolo del Pisa al 64′, con Marin che si inventa un passaggio splendido, trovando sulla sinistra Beruatto, che prova il tiro di mancino ad incrociare, ma la sua corsa si esaurisce a lato. La Reggiana, finora, ha tenuto testa al Pisa soltanto nei primi 20 minuti di partita, purtroppo. 4 giri di lancette dopo lo scoccare dell’ora di partita, Inzaghi decide di fare risparmiare le energie a Bonfanti, inserendo un centrocampista, ovvero Hojholt. Occasione interessante per la Reggiana poco dopo: Giovanni Bonfanti prova a servire il compagno con il 20 sulla schiena, ma Vergara gli scippa il pallone ed entra in area, cercando Gondo con un passaggio di esterno sinistro, ma Calabresi legge bene. Il difensore del Pisa, tuttavia, calcia involontariamente il pallone proprio addosso al ragazzo in prestito dal Napoli, con la sfera che finisce poi tra le braccia del portiere nerazzurro. Evapora una potenziale palla gol. Corre ai ripari il tecnico dei Nerazzurri: Caracciolo e Angori – giocatore che l’anno scorso si sarebbe dovuto trasferire proprio a Reggio Emilia, ma tutto saltò perché l’ex Pontedera aveva raggiunto il numero masso di trasferimenti realizzabili in una stagione – rilevano il difensore arrivato dall’Atalanta e Beruatto. Avvicendamento anche in casa Reggiana: Cavallini prende il posto di Libutti sulla fascia sinistra. Proprio Cavallini, poco più tardi, riesce a guadagnare un calcio d’angolo grazie ad un tocco di Touré. Dalla bandierina va Maggio, che disegna un traversone invitante. Sersanti riesce a colpire di testa e ad indirizzare verso la porta, trafiggendo Semper. Partita riaperta all’Arena Garibaldi grazie al sigillo dell’ex centrocampista del Lecco. Importante iniezione di fiducia per i Granata, che in questo finale dovranno spingere fino alla fine, per cercare di ristabilire l’equilibrio.

La gioia dei ragazzi di Viali dopo la rete che ha riaperto il match (foto AC Reggiana)

Nel frattempo Inzaghi si gioca due carte: spazio per Mlakar e Rus, out Calabresi e Tramoni. Viali prova il tutto per tutto all’84’: Stulac prende il posto di Reinhart, mentre Owonkwo rileva Gondo. Poco più tardi prova a farsi sentire la Reggiana, con Vido che finisce per terra in area di rigore, ma on ci sono gli estremi per assegnare un calcio di rigore. Risponde il Pisa a uno e mezzo dalla segnalazione del recupero, con Piccinini che, da fuori area, prova una conclusione rasoterra, che si esaurisce a lato di pochissimo. Al minuto 90 il centravanti nigeriano in maglia granata, entrato in campo in questa seconda metà di gara, viene ammonito per un intervento in netto ritardo su Touré. Concessi, intanto, 5 giri di lancette supplementari. Prova in ogni modo a riagguantare il pareggio la squadra di Viali: Fiamozzi disegna un traversone interessante, che trova la testa di Rozzio, reinventatosi centravanti in questo scadere di recupero, ma la sua incornata termina sul fondo. Prova a fare male sull’asse di sinistra la Reggiana, con Maggio che premia un bell’inserimento di Cavallini, il quale prova poi a suggerire al centro, conquistando un corner. Ultima speranza per gli ospiti, che riempiono l’area di rigore pisana con 8 giocatori – uno di questi è Bardi -. Il traversone, però, è troppo sul portiere avversario: Semper fa sua la sfera e si accartoccia, facendo passare qualche secondo. Prova disperatamente ad imbastire un’azione la Reggiana nei secondi rimanenti, ma non ci riesce. Cala il sipario all’Arena Garibaldi: dopo 4 partite, cade la squadra di Viali, che, tuttavia, arriva alla sosta con 7 punti raccolti in 4 partite.

Considerazioni sparse

Doveroso fare una premessa, ovvero che non era assolutamente scontato arrivare alla sosta con 7 punti in tasca, dopo aver battuto Sampdoria e Brescia (cosa che l’anno scorso non si è riusciti a fare). Non si può criticare ferocemente una squadra che ha fatto molto bene in questo inizio e che, comunque, ha anche oggi fatto vedere qualcosa di interessante. Purtroppo, l’organico della Reggiana non è lo stesso del Pisa e, pertanto, non è semplice cambiare interpreti di volta in volta ottenendo sempre gli stessi risultati. Inzaghi, invece, ha questa grande possibilità di cambiare 3 o 4 giocatori nell’undici iniziale ad ogni partita, senza risentirne. La squadra era visibilmente stanca e di fatto è riuscita a contenere il Pisa soltanto nei primi 20 minuti – quando i ritmi non erano ancora particolarmente elevati – e nel finale, nel momento in cui ha cercato disperatamente il pari. Oltretutto, senza voler fare il solito discorso, non è sempre possibile riuscire a fare male con gli esterni che si accentrano, ma ci vuole un centravanti che possa essere più pericoloso di Gondo. Il mercato non l’ha portato e purtroppo Okwonkwo non ha ancora ritrovato la condizione giusta. Detto questo, a centrocampo Sersanti è riuscito ad essere pericoloso come sempre, ma tutte le volte che Marin ha preso iniziativa sono nate delle azioni parecchio pericolose. Oggi vanno riconosciuti i meriti dell’avversario, che nei primi 10 minuti della ripresa ha preso a pallonate la squadra di Viali, creando tante occasioni. Scontato dire, per concludere, che entrambe le reti fossero facilmente evitabili. Di positivo, tuttavia, rimane il fatto che in queste prime 4 sfide la Reggiana ha fatto davvero bene, costruendosi delle certezze, che, al momento della ripresa del campionato – doverosa, dopo le tante energie spese – saranno ancora fondamentali.

Le pagelle

Bardi 5,5: Brutto errore in occasione del raddoppio del Pisa, con un intervento impreciso, costatogli caro (da non sottovalutare, tuttavia, il fatto che l’estremo difensore granata è stato bersagliato dai tifosi del Pisa dall’inizio alla fine della gara). Compie, tuttavia, diversi interventi che permettono ai suoi compagni di tornare a casa con una sconfitta umiliante.

Una presa alta dell’estremo difensore granata (foto AC Reggiana)

Fiamozzi 5: Dorme in occasione del gol del vantaggio toscano. Perde ampiamente il duello con un ispirato Tramoni. Utile in fase di possesso, grazie all’idea di Viali di farlo salire sulla linea dei centrocampisti in alcuni momenti.

L’ex terzino destro dell’Empoli (foto AC Reggiana)

Meroni 5,5: Non garantisce la solita solidità, subisce parecchio le fiammate dei giocatori offensivi del Pisa. Non commette errori particolarmente gravi, ma fatica e non poco in fase di contenimento.

L’ex difensore centrale del Cosenza (foto AC Reggiana)

Rozzio 6: Beffa involontariamente il suo portiere in occasione del secondo gol del Pisa, nel finale si reinventa centravanti e non va lontano dal gol con una bella incornata.

Il capitano dei Granata (foto AC Reggiana)

Libutti 6: Buona fase difensiva, disputa una gara priva di sbavature. Non spinge più di tanto, ma comunque riesce a fare la sua “classica” partita pulita e ordinata.

Il terzino della Reggiana cerca l’azione personale sulla sinistra (foto AC Reggiana)

Ignacchiti 6: A inizio partita ha una buona palla gol, ma è troppo frettoloso nell’andare alla conclusione calciando fuori. Poco più tardi, su invito di Reinhart, si gira e tira nuovamente, ma trova la risposta di Semper. Pecca in fase di contenimento.

Il promettente centrocampista sbocciato nel Pontedera (foto: AC Reggiana)

Reinhart 5,5: Palleggiatore decisamente dotato, riesce ad amministrare correttamente diversi possesso. Ad inizio gara Marin lo umilia con un sombrero nell’azione del vantaggio. Non riesce a recuperare tanti palloni e si fa superare diverse volte.

Sersanti 6,5: Unico centrocampista che Viali non ha mai fatto riposare, ma lui sembra non accusare la stanchezza. Trova un bel gol di testa, che lo premia dopo una serie di prestazioni davvero niente male.

Il centrocampista in maglia numero 5 (foto AC Reggiana)

Vergara 6: Primo tempo privo di sostanza, riesce nella ripresa ad accendersi. Cestina una buona palla gol, dopo aver recuperato un pallone sperperato dalla retroguardia neroazzurra. Visibilmente stanco, questa pausa può solo che fargli bene, dopo le splendide prime tre partite.

Il giovanissimo esterno destro in prestito dal Napoli (foto AC Reggiana)

Gondo 5: Mai attivamente in partita, non riesce a rendersi pericoloso, né tantomeno a dialogare con i compagni del reparto offensivo.

L’ex attaccante della Cremonese (foto: AC Reggiana)

Portanova 5: Non crea quasi nessun pericolo, nemmeno rientrando con la sua tipica giocata. Dimostra di non essere ancora nel miglior stato di forma.

Il centrocampista in maglia numero 90 (foto AC Reggiana)

Subentrati:

Maggio 6: Altro buon segnale dell’ex Pro Vercelli, che più volte riesce a saltare l’avversario e a portare scompiglio sull’out di sinistra.

L’esterno sinistro della Regia dipinge un traversone (foto AC Reggiana)

Vido 5,5: Reclama un rigore, che il direttore di gara correttamente non assegna. Non riesce mai a ferire la retroguardia pisana.

Il numero 10 della Regia (foto AC Reggiana)

Cavallini 6: Buona prova per il giovanissimo terzino sinistro della Reggiana, che riesce a conquistare un paio di corner e a farsi largo sulla fascia.

Il terzino sinistro della Reggiana (foto AC Reggiana)

Okwonkwo 5: Prende un cartellino giallo davvero inutile, non impensierisce mai i difensori avversari.

L’attaccante nigeriano (foto AC Reggiana)

Stulac s.v.

Il regista arrivato dal Palermo (foto AC Reggiana)

Mister Viali 6: Stavolta la sua Reggiana non riesce a sorprendere, complice le poche energie rimaste. Il tecnico granata decide di fare affidamento su Portanova, a discapito di un maggiormente produttivo Maggio. I suoi ragazzi subiscono tantissimo le manovre offensive del Pisa ad inizio secondo tempo e non riescono a stare al passo di una squadra più completa. Poche sono le sue responsabilità, che, comunque, sta portando tante innovazioni positive.

Il tecnico dei Granata (foto AC Reggiana)

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