La Reggiana va ad un passo dal colpaccio: 1-1 a Catanzaro
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Una grande Reggiana riesce a conquistare un punto prezioso da una partita davvero complicata. Granata avanti al quarto d’ora grazie ad una splendida azione, conclusa al meglio da Vido. Il vantaggio ospite resiste fino al 75′, quando Scognamillo spinge in fondo al sacco e sigla il pareggio giallorosso. Prossimo impegno per l’undici della Città del Tricolore venerdì sera a Cosenza.
“Partita molto complicata” – Le parole di Viali in sala stampa
Partendo come sempre dall’infermeria, il tecnico dei Granata ha dichiarato che Meroni è stato alle prese con un piccolo problema fisico durante la settimana, tuttavia dovrebbe recuperare in tempo. E’ da monitorare, invece, la situazione di Lucchesi, acciaccatosi a Frosinone e tuttora non al top della forma. Viali, dunque, si tiene pronta la carta Sosa, ma non va esclusa la possibilità che Sampirisi parta titolare al centro della retroguardia. Sui diffidati il mister della Regia è stato chiaro: “Non si possono escogitare strategie perché nessuna partita è scontata”. Rimanendo sul tema dei possibili undici calciatori che approcceranno la gara dal primo giro di lancette, c’è da sbrogliare il rompicapo del centravanti. Innanzitutto, è tornato a disposizione Pettinari, ma è più probabile che la contesa per il posto nel reparto offensivo sarà tra Vido e Girma. Lo svizzero, infatti, è stato schierato in questo ruolo per lui inedito per la prima volta nell’ultima partita e Viali ha definito la sua prestazione “discreta”. Rientra dalla squalifica, tra l’altro, Reinhart, che dunque, con ogni probabilità, dirigerà il centrocampo con la sua grande qualità. E’ stato, inoltre, lodato dallo stesso allenatore in sala stampa, che ha dichiarato: “Ha sempre fornito ottime prove”. Come di consueto, per concludere, il mister ha introdotto il match con il Catanzaro, con un’opportuna ricostruzione delle peculiarità di quest’undici a livello di gioco. “E’ una sfida molto complicata. Sotto l’aspetto della qualità del palleggio, è una delle squadre migliori del torneo. Gioca con un 3-5-2 molto elastico e sono molto bravi a comandare in termini di possesso”, ha affermato.
Un centravanti fenomenale – L’analisi dell’avversario
E’ veramente difficile riuscire a trovare un difetto in una squadra che ha un’infinità di pregi. A dimostrazione di ciò, c’è la lunga striscia di risultati positivi conquistati proprio dai Giallorossi, che sono imbattuti dallo scorso 21 dicembre e reduci da un successo contro lo Spezia. Nessuna squadra ha avuto un rendimento migliore e ha segnato più reti delle Aquile nelle ultime 5 partite, nelle quali hanno racimolato 13 punti e realizzato 10 reti. Tanti di questi sigilli derivano da un centravanti davvero fenomenale, ovvero Pietro Iemmello, elogiato persino dall’allenatore della Reggiana Viali: “E’ uno dei più grandi registi nella trequarti offensiva della Serie B”. Il suo bottino, tra l’altro, non è niente male: ha timbrato il cartellino 13 volte; nessuno ha fatto meglio in questo campionato. Ciò che però maggiormente contraddistingue i calabresi dalle altre compagini del torneo è l’organico. Nell’ultima partita, infatti, sono stati schierati titolari solamente 4 calciatori nati dal 2000 in poi; i restanti 7 avevano tutti almeno 30 anni. Ciò fa di questa formazione uno degli undici più “vecchi” del torneo. Va sottolineato, però, il fatto che i quattro talenti citati sono calciatori davvero niente male. Innanzitutto, in difesa spicca il 2001 Bonini, il quale ha trovato la via del gol 5 volte finora, un dato davvero incredibile. A centrocampo, parlando sempre della gara contro i liguri, sono partiti titolari Pompetti e Pagano. Il primo è un talento maturato tra i settori giovanili di Inter e Sampdoria, che ha fatto centro in 3 occasioni – classe 2000 -, mentre il secondo è un 2004 di proprietà della Roma che ha già collezionato 3 presenze in Europa League e 4 nella massima categoria. La Reggiana, dunque, dovrà disputare una partita perfetta, anche perché poche squadre possono vantare di aver vinto sul campo dei Giallorossi – 4° compagine per punti raccolti all’interno delle mura amiche -. Ad ogni modo, lo scorso anno, durante l’era Nesta, i Granata riuscirono ad imporsi 0-1 proprio sui calabresi.
Le formazioni
Catanzaro: Mister Fabio Caserta opta per il suo classico 3-5-2 e riserva un paio di sorprese all’interno del suo scacchiere. Tra i pali gioca Pigliacelli, protetto da una difesa costituita da Brighenti, Scognamillo e Bonini. Gli esterni sono Cassandro e Situm; dirige il centrocampo Petriccione, supportato da Pagano e Pontisso. In attacco non può mancare l’osservato speciale Iemmello, affiancato da Pittarello.
Reggiana: Viali risponde con un undici non particolarmente diverso da quelle che erano le aspettative: l’unica mossa inedita riguarda l’attacco. In difesa ritrova la maglia da titolare Sosa – non recupera in tempo Lucchesi -, che agisce accanto a Meroni. Il terzino destro è Sampirisi, a sinistra gioca Libutti. Dirige l’orchestra Reinhart, coadiuvato da Sersanti e Ignacchiti. Il tridente d’attacco vede Marras conquistare la maglia da titolare, a discapito di Vergara, forse non al top della forma. Dalla parte opposta sfreccia Portanova, mentre l’attaccante è Vido, reduce da una rete contro la Carrarese.

Gli undici scelti da Viali (foto AC Reggiana)
La partita
La gara prende il via con il primo calcio al pallone che viene dato dai padroni di casa. Si fanno sentire a gran voce i supporters giallorossi: è davvero unica la cornice di pubblico del Ceravolo. Ragguardevole, però, anche la tantissima strada percorsa dagli oltre 150 tifosi granata.
Impiega veramente pochi istanti ad infiammarsi la sfida, poiché la Reggiana, con un pressing asfissiante, riesce a conquistare la sfera con Marras, il quale offre poi a Vido. L’ex centravanti del Palermo si rende autore di una bella serpentina, succeduta da una conclusione rasoterra, che innesca l’intervento con i piedi di Pigliacelli. Subito calcio d’angolo per la compagine ospite, protagonista di un avvio davvero arrembante. Dalla bandierina, la compagine proveniente dalla Città del Tricolore tenta di rendersi pericolosa con una torre, ma la sfera è facile preda dei guantoni dell’estremo difensore dei calabresi. Pochissimo tempo dopo, è la compagine di casa ad avere un’opportunità su corner, tuttavia la retroguardia avversaria riesce ad allontanare. La battaglia a suon di cross dalla bandierina prosegue con i Granata che tentano di intavolare un’azione pericolosa, ma un traversone di Sampirisi non trova grandi esiti, con il portiere del Catanzaro che fa nuovamente suo il pallone. La risposta avversaria è immediata: le Aquile provano ad affondare il colpo ancora una volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la Reggiana chiude e concede – indovinate un po’ – un’altra possibilità da palla inattiva. Stavolta, dopo un’azione confusionaria – un tiro svirgolato, un cross mal eseguito e un paio di risposte da parte della difesa granata – il Catanzaro riesce ad ottenere un calcio di punizione dal limite, per un intervento in ritardo di Sersanti su Brighenti. La battuta è ovviamente affidata allo specialista Iemmello, il quale preferisce la precisione alla potenza, ma spedisce abbondantemente alto sopra la traversa. Sospiro di sollievo la formazione ospite. Al quarto d’ora, dopo le diverse azioni intavolate dai padroni di casa, prova a graffiare la Reggiana. Reinhart, con un lancio chilometrico illuminante e di una precisione disarmante, trova Marras, il quale offre ad Ignacchiti. Quest’ultimo, trasmette a Vido, che, con il mancino, riesce a trafiggere Pigliacelli e ad insaccare il gol del vantaggio granata! Clamoroso al Ceravolo: gli ospiti sono avanti! Secondo centro consecutivo per l’ex attaccante del Palermo!

Tutta la gioia di Luca Vido, dopo il sigillo dello 0-1 (foto AC Reggiana)
Reagisce andando alla ricerca del pareggio immediatamente la formazione di Caserta. L’occasione proviene ancora una volta da un calcio d’angolo: la traiettoria è stretta, perfetta per Pittarello, il quale, di testa, tenta di indirizzare verso il bersaglio. Riesce ad opporsi Sampirisi, con la sfera che poi forse gli scivola sulla mano. Il direttore di gara decide, tuttavia, di non assegnare il tiro dal dischetto e non vene nemmeno chiamato a controllare le immagini al monitor dopo un colloquio con gli assistenti in sala VAR. I calabresi, però, insistono e continuano ad assediare la porta di Bardi. Situm dipinge un traversone tagliente, prolungato da Sersanti. Sul secondo palo sbuca Cassandro, che cerca la gioia personale con un’incornata, ma Libutti, con una deviazione provvidenziale, riesce a tenere a galla i suoi compagni. Anche stavolta rischiano parecchio su palla inattiva i ragazzi di Viali: il traversone recapitato da Pontisso è perfetto per Bonini – almeno, dovrebbe essere stato lui a colpire di testa, ma non è facile capire se abbia deviato lui o Scognamillo -, che tuttavia non inquadra la porta. La trama della partita, ad ogni modo, si fa sempre più avvincente, con i Granata che riescono a distendersi poco più tardi. Portanova ramifica l’azione trovando Sersanti sulla destra, il quale propone sul secondo palo per Ignacchiti, che scocca il tiro al volo, ma centra l’esterno della rete. Da apprezzare, però, la qualità che stanno avendo i Granata negli ultimi metri. Il gol del vantaggio è stata frutto di una rapida combinazione di passaggi; anche qui la Regia è stata brava ad orchestrare una manovra insidiosa con una bella rete di trasmissioni veloci, peccato solo per il finale. Al 25′ si fa nuovamente pericoloso il Catanzaro: Petriccione apre il goniometro e, con una bella sventagliata, pesca Situm, il quale converge ed esplode il tiro. La sfera si spegne sul fondo, dopo non essere passata particolarmente lontana dall’incrocio dei pali. E proprio l’appena nominato Situm torna a portare scompiglio poco più tardi, ripetendo la giocata più classica del suo repertorio. Dopo essersi accentrato, infatti, mette un pallone invitante in area di rigore, imbeccando la testa di Pittarello. Bardi riesce, però, a disinnescare senza particolari problemi. Prova una nuova sgambata la formazione ospite circa un minuto e mezzo dopo lo scoccare del minuto 30. Ignachiti dialoga bene con Portanova, poi sfodera una conclusione violenta di mancino, ma colpisce nuovamente l’esterno della rete. Dopo 38 giri di lancette, il direttore di gara estrae dal suo taschino il cartellino per la prima volta dall’inizio di questa gara. E’ all’indirizzo di Reinhart, autore di un fallo ai danni di Pittarello, nel vivo di uno spunto che si stava facendo sempre più intrigante. Al 40′ si getta nuovamente in attacco la compagine ospite, grazie ad un ispirato Ignacchiti, che vuole assolutamente cancellare le ultime prove anonime. E’ suo il traversone interessante all’indirizzo di Sersanti, che viene però respinto dagli avversari. La sfera diventa poi buona per la conclusione di Vido da fuori, assolutamente da dimenticare purtroppo. Il riferimento offensivo della Regia, ad ogni modo, cerca di rifarsi poco dopo, ricevendo da Portanova e restituendogli la sfera. L’ex Genoa, dunque, esplode una delle prime cartucce della sua partita, ma Pigliacelli si distende e dice di no. Al giro di lancette numero 44, i padroni di casa continuano a premere: Petriccione dipinge il traversone per Scognamillo, che esegue un’ottima sponda per Pagano, il quale deposita in rete da due passi. E’ tutto vano, tuttavia, poiché il direttore di gara fischia un fallo in attacco. Declina, intanto, il tempo sul cronometro dell’arbitro. Entriamo, pertanto, nel recupero: concessi 120 secondi extra. Ci provano subito gli ospiti: Portanova danza sulla sfera e offre a Vido, il quale, di mancino, tenta il tiro, ma manda alto sopra la traversa. Porta il fischietto alla bocca, tuttavia, il direttore di gara: il numero 90 era in posizione di offside. E questo era l’ultimo sussulto di questo primo tempo davvero avvincente: tutti negli spogliatoi con la banda di Viali sorprendentemente in vantaggio.
La ripresa comincia senza che nessuno dei due allenatori apporti alcuna sostituzione; primo possesso gestito dalla Reggiana. Partono forte i Granata, con un’azione offensiva orchestrata da Reinhart, che percorre tutto il corridoio centrale, poi allarga per Marras, il quale restituisce. L’argentino, dunque, prova la botta da dentro l’area, ma Pigliacelli si oppone con una grande parata, deviando in angolo. Ma che giocatore è il regista dei Granata? Che qualità ha? Veramente incontenibile, instancabile e imprevedibile. Al 51′ si iscrive alla ripresa la formazione di Caserta: Iemmello carica il destro dalla lunga distanza e tenta adi sorprendere Bardi, ma il pallone sorvola la traversa. Presidia sempre con maggiore insistenza il bersaglio il Catanzaro, che si fa minaccioso anche su corner. La traiettoria è profonda e Bonini arriva a toccare di testa, senza però riuscire a spedire verso la porta. La sfera, dunque, diventa buona per il capocannoniere giallorosso, che serve Brighenti. Quest’ultimo va alla conclusione di prima intenzione, che si tramuta in un assist per Scognamillo, il quale, da due passi, non riesce a mettere alle spalle di Bardi. Ad un passo dal pareggio la squadra di casa! Risponde poco più tardi la formazione ospite: Libutti esegue una bella cavalcata sull’out di sinistra, poi serve Portanova, la cui conclusione viene murata. La sfera torna, tuttavia, tra i piedi dell’ex Genoa, il quale offre ad Ignacchiti, che chiude il triangolo con un bel passaggio sulla corsa per il numero 90. Quest’ultimo va alla conclusione da dentro l’area di rigore, ma Situm riesce a murare con un intervento in scivolata fondamentale. Peccato, però, che il tuttofare granata fosse in fuorigioco, seppur di poco. Non demorde, tuttavia, la compagine ospite. Sempre Libutti si fa nuovamente largo sulla fascia, poi trova Sersanti, che serve a sua volta Vido: il suo tiro da fuori viene sporcato in calcio d’angolo da Petriccione. Dalla bandierina la traiettoria è fin troppo panoramica e Sampirisi arriva a stento sulla palla, senza nemmeno riuscire a suggerire per un compagno a centro area. Un insoddisfatto Caserta, richiama Pontisso, mandando in campo Pompetti. E proprio quest’ultimo impiega davvero pochi giri di lancette ad accendersi, scoccando una bordata di mancino da lontano, che fortunatamente è priva di angolazione e leggermente troppo alta. Altro brivido per gli ospiti, con la partita che, pian piano, sta assumendo lo spartito che ci poteva attendere ad inizio ripresa, con un Catanzaro sempre più minaccioso. E proprio le Aquile continuano a ronzare attorno alla porta di Bardi, sfiorando il pari al 65′, quando un traversone di Bonini quasi diventa un tiro; l’estremo difensore della Regia è costretto a prolungare in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, i calabresi si fanno minacciosi con un mancino al volo del centrocampista scuola Inter entrato in questa ripresa, che però viene respinto dalla schermaglia di giocatori posta davanti alla porta granata. Al 67′ Viali escogita una prima mossa: Gondo prende il posto dell’autore del gol Vido. Sponda Catanzaro, Seck diventa protagonista di una staffetta con Pagano. Negli istanti successivi, il mister della Regia effettua il secondo cambio nel giro di pochissimo tempo: Vergara rileva Maras. Al minuto 70, il centravanti ivoriano sceso in campo da nemmeno 3 minuti commette fallo su Brighenti e viene ammonito. Era diffidato, dunque non potrà scendere in campo nella partita di venerdì prossimo contro il Cosenza. Si allunga ulteriormente, negli istanti successivi, la lista dei cattivi: punito mister Caserta per proteste. Pochi attimi più tardi, l’allenatore della compagine ospite decide di aggiungere il peso specifico di Girma al suo attacco; abbandona il terreno di gioco Portanova. Al giro di lancette numero 75, il Catanzaro pianta le tende nei pressi dell’area di rigore avversaria. Sale in cattedra Scognamillo, che prova ad insistere per vie centrali. Tenta di intromettersi Reinhart, che finisce giù, ma l’arbitro non fischia. La sfera diventa buona, allora, per Seck, che si defila, dopodiché appoggia per Cassandro, il quale scodella un nuovo pallone in area di rigore. Meroni riesce a prolungare di testa, tuttavia il pallone diventa buono per Situm, che serve Iemmello. Il bomber giallorosso suggerisce poi al centro: Scognamillo scocca il tiro di sinistro e, nonostante il tentativo di respinta sulla linea di Libutti, la sfera entra. Protestano animatamente i Granata per il precedente contatto che ha portato il centrocampista argentino ad accasciarsi a terra, ma il direttore di gara non cambia idea e, dopo essersi consultato con la sala VAR, conferma la regolarità della rete. 1-1 al Ceravolo.
Poco più tardi, proprio l’autore del sigillo calabrese viene punito dall’arbitro per un fallo ai danni di Gondo. Il traversone, su calcio di punizione, è però lento: facile preda per i guanti di Pigliacelli. Subisce la stessa sorte negli istanti successivi Brighenti, a causa di un fallo su Ignacchiti. C’è un finale tutto da scrivere e il Catanzaro lo sa e continua a rincorrere il sogno dei tre punti apportando un doppio cambio piuttosto offensivo: escono Scognamillo e Pittarello, entrano Buso e Biasci. Nei minuti successivi, gli ospiti stringono i denti, mentre i padroni di casa cercano in vano di stanarli. Scorre il tempo ed ecco che finalmente arriva l’annuncio del recupero: concessi 6 minuti, un’Odissea. Al 93′, tra le file delle Aquile, tenta la soluzione individuale da lontanissimo Petriccione, ma il suo tiro evapora sul fondo. Prende una boccata d’ossigeno la banda di Viali. All’alba del minuto 95, Vergara serve Girma, il quale chiude il triangolo, con un passaggio che, però, si rivela un po’ troppo lungo. Il gioiellino di proprietà del Napoli deve dunque allungarsi e, in scivolata, sfodera il tiro, che termina sopra la traversa, per poco. Chiude ovviamente in attacco la squadra di casa, che ha un’opportunità su corner al 96′. Il pallone è perfetto per Bonini, il quale tenta una sponda per Seck sul secondo palo, tuttavia Libutti riesce ad anticiparlo, subendo anche fallo dall’avversario. E adesso i Granata vedono il traguardo sempre più vicino. Calcia profondo Bardi ed ecco che cala il sipario al Ceravolo: la Regia conquista un punto prezioso su un campo davvero ostico.
Considerazioni sparse
C’è sempre rammarico quando si subisce una rimonta, tuttavia stavolta ci sono tanti aspetti davvero positivi da sottolineare. Non si poteva certamente credere di arrivare a Catanzaro e di imporre il proprio gioco su una squadra che fa del dominio del palleggio una sua qualità e che, infatti, ha presidiato a lungo la porta granata. La Regia è riuscita, con Meroni e Sosa, ad allestire una solida muraglia davanti alla porta – Iemmello è rimasto a bocca asciutta e, in generale, questa è stata una partita in cui ha brillato meno del solito – e a ripartire in contropiede. Per la prima volta, si è vista una squadra ribaltare il fronte con qualità e soprattutto rapidità: il gol messo a segno è un’azione davvero fantastica, nata da un’invenzione di un regista straordinario. Oggi, tra l’altro, mi è piaciuto più del solito Ignacchiti, che ha cancellato le ultime prove insipide con diversi inserimenti molto importanti. Ed è giusto sottolineare il fatto che finalmente i Granata hanno trovato un centravanti incisivo, dinamico e tecnico, che, dopo il calvario dovuto all’infortunio, sta finalmente tornando a splendere. Nella ripresa, ovviamente, il Catanzaro ha aumentato i giri del motore, con gli ospiti che si sono chiusi e hanno cercato di serrare gli spazi. Incassare un gol non fa mai piacere, però, tralasciando il fatto che se Reinhart non fosse finito a terra forse il punteggio finale sarebbe stato diverso, la retroguardia di mister Viali ha retto per oltre 70 minuti e ha difeso in modo impeccabile. Si può criticare davvero poco alla Reggiana in questa partita. I Giallorossi hanno detenuto il 67% del possesso della sfera e sono arrivati a concludere 21 volte, dati che, se qualcuno non conoscesse il verdetto finale, farebbero pensare ad un’imbarcata. Invece no: l’undici della Città del Tricolore è stato in vantaggio per 60 minuti e ha disputato una gara di grandissima personalità e qualità.
Le pagelle
Bardi 6: Risulta inoperoso per buona parte della partita, ma risponde presente tutte le volte che viene chiamato in causa, smanacciando più volte sui traversoni avversari.
Sampirisi 6: Garantisce una buona copertura e non commette sbavature. Non esplora più di tanto la metà campo avversaria, ma dà un contributo importante.
Meroni 7: Domina nel gioco aereo, allontanando diversi pericoli – e prendendo anche diverse botte -. Pittarello trova un diretto concorrente particolarmente scomodo, che non gli concede spazi e protegge alla grande la sua porta.
Sosa 6: Sta con il fiato sul collo di Iemmello, non concede varchi e difende piuttosto bene. Scricchiola molto di meno rispetto alla partita con la Carrarese.
Libutti 6,5: Contiene molto bene Cassandro, non permettendogli mai di arrivare a fondo campo. Provvidenziale, inoltre, il suo anticipo su Seck nella ripresa.
Sersanti 6,5: Disputa una partita diversa dal solito, in cui dà la precedenza al recupero del pallone piuttosto che ai suoi soliti guizzi e ai suoi inserimenti. Sembra quasi che lui e Ignacchiti si siano invertiti i compiti per una partita… Ad ogni modo, dà un prezioso aiuto ai compagni.
Reinhart 7: Il primo gol nasce da un suo lancio – non per fare paragoni – che ricorda il Pirlo dei bei tempi. Quando si mette in proprio, nessuno gli porta via il pallone. Imposta in maniera impeccabile e aggiunge una qualità sopraffina al gioco della squadra.
Ignacchiti 7: La sua migliore partita da quando è a Reggio. Si propone tante volte con inserimenti splendidi, dialoga bene con i compagni e a inizio partita arriva a concludere ben due volte, non andando lontano dalla rete.
Marras 6,5: Nell’azione del vantaggio della Regia, ammaestra la sfera e la appoggia per Ignacchiti, con una giocata davvero pregevole. Sulla destra si dà da fare e perde pochi palloni.
Portanova 6: Nel primo tempo, scocca un tiro violento e rasoterra dopo una triangolazione con Vido, che però non è sufficiente per impensierire Pigliacelli. Spinge tanto su quella corsia, ma risulta più impreciso del solito in fase di rifinitura.
Vido 7: Non lascia scampo al portiere avversario e firma la rete del vantaggio granata. Peccato solo che in alcune occasioni sarebbe potuto essere ancora più cattivo, anziché tirare alto sopra la traversa. Ad ogni modo, questo giocatore, se dovesse proseguire con questa scia di prove davvero positive, potrebbe risultare cruciale per la causa granata.
La panchina:
Gondo 5,5: Entra in campo e rimedia un cartellino nel giro di pochi istanti – era pure diffidato -. Un po’ sottotono anche in chiave offensiva.
Vergara 6: Si fatica a credere che fosse nello stato di forma migliore, tuttavia prova a ritagliarsi qualche spazio con delle azioni individuali lodevoli.
Girma 5,5: Entra davvero male in campo: non riesce a creare scompiglio e perde diversi palloni.
Viali 7: Bisogna davvero fare i complimenti al mister per la preparazione eccezionale della partita. In conferenza stampa aveva dichiarato che i suoi ragazzi avevano lavorato molto bene in settimana e in questa partita hanno raccolto quanto seminato. Ottimo primo tempo, in cui i suoi atleti riescono ad andare a segno con una delle poche – ma letali appunto – occasioni avute, grazie ad una rapida combinazione di passaggi. Nella ripresa, il castello difensivo crolla al minuto 75, tuttavia bisogna davvero ammirare la sua Reggiana per la prova di grande carattere e per il gioco messo in mostra.
