La Reggiana espugna il Braglia con una clamorosa rimonta e mette nel mirino lo Spezia
14 min read
La Reggiana sbanca Modena e conquista tre punti d’oro. I Granata realizzano il gol del vantaggio con Portanova, tuttavia i Canarini prima pareggiano, poi Cauz propizia un autogol di Bardi, che vale il rovesciamento del punteggio. Nella ripresa, tuttavia, i ragazzi di Dionigi non escono mai dalla gara e, anzi, si rendono più pericolosi. Il 2-2 arriva al 70′, grazie ad una rasoiata di Girma; 16 minuti più tardi Gondo infila Gagno e consegna un successo storico ai suoi compagni. Domenica la sfida contro lo Spezia.
“Il Modena è una squadra con un’identità ben precisa” – Le parole di Dionigi in sala stampa
L’infermeria continua a non riservare novità incoraggianti purtroppo, come messo in luce dallo stesso tecnico dei Granata:“Purtroppo siamo in emergenza da due settimane, quindi non abbiamo notizie positive”. Scendendo nel dettaglio, ha poi fatto sapere esplicitamente che la lista degli indisponibili non si è accorciata, fatta eccezione per Girma. All’allenatore della Regia è stato inoltre chiesto di introdurre la partita, che per il tecnico granata rappresenta certamente qualcosa di speciale. Cresciuto nelle giovanili gialloblu, infatti, è riuscito ad approdare in prima squadra, collezionando ben 20 presenze dal 1990 al 1992. “Sono cresciuto lì”, ha detto, sottolineando che “Il passato non va rinnegato”. Dionigi, tra l’altro, ha aggiunto che i suoi ragazzi e il Modena hanno degli obiettivi diametralmente opposti, tuttavia il derby del Braglia andrà giocato con il coltello tra i denti. Il direttore d’orchestra dell’undici della Città del Tricolore ha parlato così del suo prossimo avversario:”Una squadra con un’identità ben precisa, costruita, per investimenti e per i giocatori che ha, per i quartieri altissimi”.
Una squadra che insegue il sogno dei play-off – L’avversario
Come anticipato, le ambizioni delle due compagini che battaglieranno sul prato verde del Braglia sono ampiamente diverse, con i Canarini che, reduci da un successo al San Nicola di Bari, vogliono conquistare un posto in zona play-off, mentre la Reggiana, dopo la boccata di ossigeno presa con il trionfo sul Cittadella, spera in una salvezza difficile ma non impossibile. Una gara, dunque, dal coefficiente di difficoltà particolarmente elevato per i Granata, non soltanto perché bisognerà rendere cara la pelle e giocare con grande agonismo, ma perché la squadra di Mandelli ha vinto tre degli ultimi quattro incontri, perdendo solamente – e senza demeritare particolarmente – contro il Sassuolo. La stagione dei Gialloblu, tornando indietro nel tempo, è stata particolarmente movimentata, con la società che, dopo l’esonero di Bisoli, ha messo al timone il nominato un attimo fa Mandelli. In tanti erano scettici in merito a questa decisione, in quanto, per l’attuale allenatore del Modena, questa è la prima esperienza tra i grandi, tuttavia ha smentito tutti, rimanendo imbattuto dal 9 novembre al 29 dicembre. I suoi ragazzi si dispongono abitudinariamente tramite un 3-4-2-1, ricco di giocatori temibili. Tra questi sicuramente c’è Palumbo, che ha delle doti tecniche davvero niente male, ma che, probabilmente, non sarà al 100% in questa partita. E non è l’unica pedina dello scacchiere del tecnico milanese da tenere d’occhio, poiché figurano anche diversi giovani talentuosi, come il 2005 dalla mostruosa fisicità Beyuku, ma non solo. Bozhanaj, infatti, sarà sicuramente un osservato speciale della retroguardia granata, qualora dovesse scendere in campo, visto il gol capolavoro dello scorso derby al Braglia. Altri ragazzi interessanti sono il 2001 Ponsi, il 2004 Kamate e l’altro 2005 Idrissi. Attenzione, inoltre, all’attacco, poiché la staffetta Defrel-Mendes potrebbe rivelarsi davvero letale – il primo nominato ha trovato il gol nell’ultimo match, mentre il secondo ha deciso la gara di andata allo Stadio Giglio -.
Le formazioni
Modena: E’ un 3-4-2-1, come detto, lo schieramento adottato dai Canarini. Gagno tra i pali, protetto da una difesa composta da Magnino, Zaro e Cauz. A centrocampo Gerli e Santoro, mentre sulle corsie laterali Beyuku e Idrissi. Sulla trequarti spazio per l’inventiva di Palumbo e Caso, a supporto di Defrel, unico centravanti.
Reggiana: I Granata scendono in campo indossando come abito tattico un 3-5-1-1, o 3-5-2 se preferite – dipenderà dai movimenti di Portanova, giocatore che avrà libera iniziativa su tutto il fronte d’attacco -. La retroguardia a 3 è costituita da Libutti, Rozzio e Lucchesi. Sulla corsia di destra sfreccia Fiamozzi, mentre a sinistra Marras. L’impostazione è affidata al solito Reinhart, coadiuvato da Sersanti ed Ignacchiti. Il nominato un attimo fa Portanova agisce alle spalle di Gondo.

Gli undici scelti da Dionigi. Sullo sfondo tutto il calore dei sostenitori granata (Foto AC Reggiana)
La partita
L’incontro comincia con il primo calcio al pallone che viene dato dai Granata. Splendida cornice di pubblico al Braglia, che oggi arriva a superare le 13.000 presenze – sono quasi 2400 i tifosi approdati dalla Città del Tricolore -. Dopo appena 30 secondi, proprio gli ospiti strappano una chance dalla bandierina, in seguito ad un retropassaggio da dimenticare eseguito da Cauz. I ragazzi di Dionigi non riescono a rendersi minacciosi da corner, tuttavia si renderanno protagonisti, nei giri di lancette seguenti, di una fase embrionale di gara piuttosto propositiva. Al minuto 14, Fiamozzi si insinua in area di rigore, penetrando dal lato destro e scoccando persino il tiro, deviato però in calcio d’angolo da Cauz. Il traversone di Reinhart è profondo e Lucchesi, all’altezza del secondo palo, realizza una splendida torre per Portanova, il quale vince un rimpallo con Gerli, poi va alla conclusione, trafiggendo Gagno! Esplode il settore ospiti! Granata avanti al Braglia!

Portanova condivide la gioia del gol con i suoi tifosi (Foto AC Reggiana)

Il gol di Portanova illustrato da un disegno di Simone Ferrarini
La squadra di Dionigi viaggia sulle ali dell’entusiasmo e, pochissimi giri di lancette in seguito, torna a gettarsi all’attacco. L’autore della rete del vantaggio serve Gondo con una splendida imbucata, ma il tiro dell’ivoriano viene disinnescato, seppur non nel migliore dei modi, dal portiere avversario. Alla mezz’ora, i Canarini hanno una chance su calcio da fermo. La battuta è di Palumbo, che disegna un cross particolarmente profondo. Libutti, nel tentativo di allontanare, alza di testa un campanile; Bardi prova a catturare la sfera in presa alta, ma non vi riesce, poiché viene disturbato da Magnino. Rozzio, involontariamente, spedisce il pallone in fondo al sacco, sancendo il pareggio dei padroni di casa. Protestano e non poco i giocatori di Dionigi, ma il direttore di gara, dopo anche un colloquio con gli assistenti in sala VAR, decide di non tornare sui suoi passi. Ha pareggiato il Modena, ma la scelta presa dalla terna arbitrale desta più di qualche dubbio.
La Reggiana tenta di reagire dopo il grave torto subito e lo fa al minuto 38, quando Portanova prende iniziativa sulla sinistra, con la sfera che sgorga poi dalle parti di Sersanti, la cui conclusione non termina particolarmente distante dall’incrocio dei pali. Al 43′, i Canarini si fanno nuovamente avanti e sfruttano ancora una volta un traversone: stavolta è uscente dal mancino di Idrissi, che imbecca la testa di Cauz; Bardi, con un balzo felino, riesce a deviare sulla traversa, tuttavia la sfortuna lo punisce, poiché il pallone gli sbatte sulla schiena e termina in rete. Rimonta completata dai Canarini. Granata che vedono quanto di positivo seminato ad inizio match andare in fumo, tuttavia c’è ancora tempo per tornare in carreggiata. Entriamo nel recupero – 60 secondi extra – con i Gialloblu che si esaltano e vanno ad un passo dal tris. Santoro premia uno scatto di Caso, che si infiltra sul lato sinistro dell’area di rigore, poi prova il tiro, ma Rozzio – era uscito dai pali anche l’estremo difensore granata – sporca in corner. Niente di particolarmente preoccupante dalla bandierina per la retroguardia di mister Dionigi. Tutti a riposo con i padroni di casa che conducono per 2-1. Prima dell’intervallo, tra l’altro, viene espulso un collaboratore proprio del tecnico reggiano.
Il secondo tempo comincia senza che nessuno dei due mister apporti alcuna modifica al proprio undici. Primo calcio al pallone dato dalla squadra che si trova in questo momento in vantaggio. I Granata tentano sin da subito di mettere in chiaro le proprie intenzioni e lo fanno al 49′, quando Ignacchiti scodella un pallone intrigante in area di rigore; la retroguardia dell’undici della città ad est del Secchia respinge, dunque Reinhart prende la mira ed esplode un colpo, ma questo viene ribattuto. C’era, tra l’altro, una posizione di offside. Pochi istanti in seguito, tra l’altro, viene ammonito, tra le file degli ospiti, Marras, autore di un fallo ai danni di Beyuku. Va ad ogni modo apprezzata ed ammirata la prova di grande sacrificio messa in mostra dall’ex Cosenza finora, perché ha visto poco la porta ma si è dato da fare parecchio in fase di ripiegamento – e il cliente che ha da gestire ha un fisico nettamente più imponente tra l’altro -. Nulla di pericoloso sugli sviluppi di questo calcio piazzato. Reagisce poco più tardi la compagine proveniente dalla Città del Tricolore, quando una conclusione da fuori del citato poco fa Marras viene offuscata in calcio d’angolo, facendo crescere il volume della voce nel settore ospiti. La battuta è corta e il successivo traversone di Reinhart è a dir poco rivedibile. Libera senza fatica la difesa del Modena. Continua, ad ogni modo, a spingere la compagine guidata da Dionigi, che aumenta i giri del motore e guadagna due giri dalla bandierina nell’arco di pochi minuti, senza però creare pericoli. A ridosso dell’ora di partita, il tecnico della formazione ospite capisce che è arrivato il momento di rendere più tagliente l’artiglieria ed inserisce Girma al posto di Sersanti; nel frattempo un dolorante Reinhart ha passato il testimone a Kabashi. L’ingresso in campo dell’albanese, tuttavia, non è dei più felici, poiché è costretto a stroncare un’iniziativa di Caso, venendo ammonito a pochissimi istanti dall’inizio della sua partita. Al minuto 64, Mandelli, che probabilmente ha visto un Modena troppo poco frizzante in questa prima parte della ripresa, tenta di dare una defibrillata e manda dentro Bozhanaj, che sostituisce il nominato in precedenza Caso. Si avvera anche la staffetta di cui parlavamo all’inizio: Mendes eredita il posto in attacco di Defrel. Pochi istanti in seguito, Palumbo frana su un avversario e finisce sulla lista dei cattivi; era diffidato, pertanto salterà la prossima gara. Continua ad in inseguire il gol la squadra della Città del Tricolore: Lucchesi cerca Gondo con un tocco morbido, ma l’ivoriano perde l’equilibrio dopo un contatto con Cauz. Per il direttore di gara non ci sono gli estremi per assegnare il penalty. Rumoreggia il pubblico proveniente da Reggio Emilia. Non demorde, tuttavia, la banda di Dionigi, che, al 69′, sfiora il 2-2: Girma, dopo un bel dialogo con Kabashi, sfodera una conclusione rasoterra e anche abbastanza angolata. Il portiere avversario si distende e prolunga in calcio d’angolo. Sugli sviluppi di questo piazzato, Fiamozzi fa partire una saetta dal lato destro dell’area di rigore, tuttavia trova la respinta di Zaro. Il pallone, però, diventa buono per il nominato in precedenza Girma, che, con una conclusione fulminea, lo indirizza alle spalle di Gagno! Ha pareggiato la Reggiana! Gol meritato per quanto prodotto dall’inizio di questo secondo tempo, in cui la banda di Dionigi è risultata nettamente più intraprendente.

La rete di Girma in uno dei soliti schizzi di Simone Ferrarini

La rete di Girma (Foto AC Reggiana)
Corre ai ripari Mandelli: fuori Cauz e Idrissi, dentro Vulikic e Cotali. I padroni di casa provano a rovinare il momento di gioia dei Granata e lo fanno pochi giri di lancette in seguito alla rete incassata con Pedro Mendes, che punta il cecchino sotto l’incrocio dei pali, ma non trova lo specchio per pochissimo. Brivido per Bardi. Al minuto 79, la lista dei cattivi si allunga: sanzionato il trequartista svizzero degli ospiti per uno sgambetto. Negli attimi seguenti Mandelli si gioca la carta Kamate; giunge al termine la gara di Palumbo. Rozzio e compagni non sembrano voler accontentarsi del pareggio e, all’alba dei 10 giri di lancette antecedenti alla segnalazione del recupero, ottengono due giri dalla bandierina a pochi attimi di distanza l’uno dall’altro. Nessun problema, però, per i Canarini, in entrambe le occasioni. Ammonito, tra l’altro, Lucchesi, per aver ostacolato in modo irregolare il rinvio di Gagno. All’86’ la Reggiana insiste: Girma si mette in proprio e, dopo un doppio passo, una finta di corpo ed una veronica, trasmette per Gondo, che si gira e calcia, bucando la rete di Gagno con un destro repentino! Vanno in visibilio gli oltre 2300 sostenitori granata! Straordinaria rimonta della Regia! Ma qui è stato fantastico il lavoro del nominato un attimo fa Girma, che si è preso gioco di diverse maglie gialloblu, fornendo poi il passaggio decisivo per l’ivoriano. Indescrivibile la gioia degli ospiti. Tutti sotto la Curva, compresi i giocatori presenti in panchina e qualche membro dello staff tecnico. Ammutolito il pubblico di fede gialloblu.

Il gol decisivo di Gondo raffigurato da Simone Ferrarini n uno dei suoi disegni

Il tiro di Gondo (foto AC Reggiana)
L’autore del sigillo del sorpasso viene ammonito per essersi tolto la maglia, ma ovviamente sembra interessargli ben poco. Cerca di ristabilire immediatamente la parità il Modena: Kamate riceve al limite dell’area di rigore, ma si attarda troppo a calciare verso il bersaglio, dunque il suo tiro viene assorbito dalle maglie granata. I Canarini rimangono tuttavia in attacco e Magnino, provando a liberarsi di Portanova, viene messo giù, ma l’arbitro fa correre – decisione forse rivedibile, ma meglio così -. Declina il tempo sul cronometro del direttore di gara e, all’89’, l’arbitro ammonisce Beyuku. Dionigi dà fiducia al giovane Kumi in questo finale e rispolvera persino Stulac; escono Ignacchiti e Portanova. Finalmente entriamo nel recupero: 6 minuti ci separano dal verdetto del campo. Nervi tesi sul rettangolo verde: si accende una mischia e viene espulso Pedro Mendes per condotta violenta. Fatica ad imbastire un’azione ben congegnata la squadra di casa in questo finale, tuttavia i Gialloblu reclamano un rigore per un contatto tra Rozzio ed un avversario, ma non c’è assolutamente niente. Al minuto 97, Bardi, dopo un calcio da fermo ottenuto grazie ad un fuorigioco canarino, va al rinvio profondo… ed ecco il triplice fischio! La Reggiana sbanca Modena e conquista un trionfo storico, oltre che tre punti fondamentali in chiave salvezza!

La festa dei ragazzi di Dionigi (Foto AC Reggiana)
Considerazioni sparse
Alla vigilia della partita, in molti avrebbero firmato per un pareggio, in quanto fare punti al Braglia – lo abbiamo imparato – è sempre molto complicato. La Reggiana, però, ha fatto una partita fantastica, giocando con grinta e non mollando mai. Nel primo tempo è partita forte e ha inseguito il gol – trovandolo poi con Portanova -, mostrandosi propositiva per diversi minuti. La rete del pari – anche se rimango dell’opinione che fosse irregolare – ha un po’ tagliato le gambe alla squadra di Dionigi, che stava andando molto bene fino a quel momento. Nei minuti seguenti, i Granata hanno un po’ tirato il fiato, facendo registrare appena un tiro di Sersanti verso il tramonto di questa prima metà di match, che ha visto persino i Canarini ribaltare il punteggio. Nella ripresa, tuttavia, lo spartito è tornato quello dell’inizio della sfida, con i Granata vogliosi di agguantare il 2-2 e capaci di imporre il proprio gioco. Dionigi ha mandato in campo Girma, che non veniva da un momento semplice – l’anno scorso era un titolare quasi inamovibile, mentre quest’anno, complice anche il grave problema fisico che ha avuto, non si è riuscito a ritagliare lo stesso spazio -, ma ha indirizzato significativamente la partita, con diverse iniziative importanti. Il pareggio, arrivato al 70′, è stato assolutamente meritato, in quanto gli ospiti stavano giocando meglio e creando di più. Il sigillo del 2-2 ha poi alimentato la carica che serviva per affrontare il finale, in cui è arrivato persino il terzo gol, con Gondo – e anche qui c’è lo zampino di Girma, perché ha danzato sul pallone bevendosi gli avversari, per poi servire l’ivoriano -. Insomma, la Reggiana, tolto il finale di primo tempo, ha fatto nettamente meglio dei Canarini e conquistato tre punti d’oro. A dimostrazione della grande prestazione dei Granata ci sono le statistiche. Il Modena ha calciato 8 volte, centrando lo specchio in una sola occasione, mentre la Reggiana ha scoccato 14 tiri, colpendo il bersaglio in 5 momenti diversi. I Gialloblu hanno detenuto sì il 57% del possesso – e ci mancherebbe, visto che si tratta di una squadra che lotta per i play-off che affronta un undici che deve salvarsi -, tuttavia ha sollecitato poche volte la difesa avversaria. Due reti, per quello che ha proposto il Modena, sono fin troppe. Una, probabilmente, non sarebbe stata da convalidare, mentre l’altra si poteva evitare, ma anche qui c’è stata di mezzo la sfortuna, perché il pallone è finito in rete dopo aver colpito la schiena di Bardi, già tuffatosi. Ciò che più è stato bello di questa partita, ad ogni modo, rimane il carattere con cui ha battagliato dall’inizio alla fine la Reggiana. Dopo il 2-1, in pochi avrebbero pensato ad una rimonta, invece i Granata hanno tirato fuori l’orgoglio e rimesso in sesto una partita che sembrava persa.
Le pagelle
Bardi 5,5: Ormai conosciamo gli enormi pregi di questo portiere – senza di lui avremmo avuto qualche punto in meno sia in questo che nello scorso campionato -, ma anche i difetti. Uno di questi sono sicuramente le prese alte. Fatica enormemente e lo mette in evidenza sin dall’inizio della partita. Sul gol del vantaggio del Modena viene sì disturbato, tuttavia non interpreta bene la traiettoria. Sul secondo gol poco può, per il resto viene chiamato in causa poche volte.
Libutti 6: Alza il campanile da cui scaturisce l’1-1 canarino, tuttavia, per il resto della partita, non commette particolari sbavature e copre abbastanza bene.
Rozzio 6,5: La difesa, malgrado i due gol presi – già analizzati nel paragrafo precedente -, risulta più solida, grazie anche alla sua leadership. Ad ogni modo, nonostante lo sfortunato autogol, cancella di fatto dalla partita sia Defrel che Pedro Mendes – anche se entrambi non hanno di certo brillato -.
Lucchesi 6,5: In fase difensiva non sbaglia praticamente niente e, anzi, interviene in anticipo più volte. Propizia il vantaggio della Reggiana con una bella sponda per Portanova.
Fiamozzi 6,5: In due dei tre gol realizzati dai suoi compagni c’è il suo zampino. La rete del vantaggio nasce dagli sviluppi di un corner che si era procurato proprio l’ex Empoli, mentre il 2-2 arriva dopo un suo tiro, respinto dalla difesa canarina. Copre bene e si proietta anche sulla fascia.
Sersanti 6: Il suo tiro da fuori area non termina particolarmente largo, tuttavia non riesce a prendere la sua solita supremazia in mezzo al campo, giocando anche in una posizione un po’ insolita, più avanzata.
Reinhart 6: E’ suo il cross sull’azione del vantaggio della Reggiana. Mostra le sue qualità tecniche facendosi valere in mezzo al campo.
Ignacchiti 6: Disputa una partita non particolarmente eclatante, ma non commette alcun errore e fa girare la sfera in modo corretto, mettendo ordine.
Marras 6,5: La sua partita non va assolutamente sottovalutata. E’ vero che in chiave offensiva non risulta particolarmente prezioso, ma, in questa gara, la priorità è contenere un giocatore come Beyuku, nettamente più fisico. Lui ci riesce piuttosto bene, lottando con tenacia.
Portanova 7,5: Un incubo per la difesa del Modena. Quando prende iniziativa, è sempre difficile riuscire a fermarlo. Firma il gol del vantaggio della Reggiana, ma la sua prova non finisce assolutamente lì, in quanto si rende minaccioso altre volte, alimentando le azioni offensive dei compagni.
Gondo 7: Sfrutta la sua stazza per lottare con i difensori e avere la meglio, tuttavia nel primo tempo non convince a pieno. Nel secondo, però, realizza una rete che fa esplodere il settore ospiti e che vale tre punti d’oro. Partita che, nel complesso, si rivela importante non solo per il gol, ma anche per i dialoghi con i compagni.
La panchina:
Kabashi 6: Rimedia un cartellino dopo pochissimi istanti dall’inizio della sua partita, ma imposta abbastanza bene.
Girma 8: Monumentale. Riporta i suoi compagni sul 2-2 con un gol di vitale importanza. Si esalta e si mette in proprio, senza che gli avversari riescano a fermarlo. Il gol che vale il completamento della rimonta passa dai suoi piedi, vista la splendida azione personale da lui realizzata, seguita dal servizio per Gondo.
Kumi s.v.
Stulac s.v.
Dionigi 8: Se c’è un rimpianto che uno dei suoi colleghi precedenti si è trascinato – Nesta -, era quello di aver schierato una formazione che, nel Derby del Secchia, non aveva messo l’agonismo giusto in campo. La sua Reggiana detta il suo gioco dall’inizio e va anche in vantaggio e, nella ripresa, ribalta una gara che sembrava destinata a terminare con un finale amaro. L’idea di mettere dentro Girma si rivela geniale. Secondo successo consecutivo per i suoi ragazzi, ma per la salvezza ne serve almeno un altro.