Giugno 22, 2025

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana trionfa anche sullo Spezia ed abbandona momentaneamente la zona play-out

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La Reggiana non si ferma più: battuto 2-1 lo Spezia allo Stadio Giglio. Decisive, per i Granata, le reti di Portanova e Gondo, che ribaltano il punteggio dopo il gol di Lapadula in fase di avvio.

“Neanche il tempo di festeggiare che dobbiamo già preparare un’altra partita” – Le parole di Dionigi in sala stampa

Il mister della Regia, in una lunga e approfondita conferenza stampa, ha trattato diversi temi importanti, rispondendo a parecchie domande. Gli è stato chiesto, infatti, come avesse celebrato lo splendido trionfo del Braglia, tuttavia è stato chiaro, affermando che né lui né i suoi ragazzi ne hanno avuto il tempo. Ha speso anche delle bellissime parole all’indirizzo dei tifosi, dichiarando che, secondo lui, è giusto che siano loro a godersi questo successo. Inoltre, ha aggiunto:”Penso che il derby ce l’abbiamo fatto vincere loro. La spinta è stata grossa”. Per quanto riguarda la lista degli indisponibili, Dionigi ha messo in luce come la situazione sia effettivamente un po’ migliorata. Oltre al recupero di Meroni, è avvenuto quello di Reinhart – “E’ arruolabile”, ha detto il mister -, senza trascurare la possibilità di tornare a convocare Vergara, che ha scontato la giornata di squalifica saltando la gara con i Canarini. L’allenatore dei Granata, peraltro, ha dovuto rispondere a quella che è ormai una domanda di rito, ovvero la possibilità di vedere Mattia Destro in campo per almeno qualche minuto. “A Modena, se fossimo rimasti sul 2-2, avrei aggiunto un attaccante”, ha fatto sapere. E i candidati per questa sostituzione erano proprio l’ex centravanti della Roma e Maggio. Per concludere, il direttore d’orchestra della Reggiana ha sottolineato come lo Spezia sia una squadra davvero pericolosa sui calci piazzati – i suoi ragazzi lo hanno imparato nel match di andata, quando ancora erano guidati da Viali -.

5 pareggi nelle ultime 5 trasferte – Analizziamo l’avversario

I Granata, dopo essersi regalati un successo di lusso nel Derby del Secchia, tornano a giocare davanti al proprio pubblico, affrontando lo Spezia, attualmente 3° in classifica con 63 punti racimolati. I Bianconeri stanno vivendo un momento abbastanza positivo, tant’è che non perdono una partita dal 28 marzo, contro il Brescia. Ma ciò che più colpisce di questa squadra è la rocciosità del suo fortino: con appena 27 reti incassate, i Liguri vantano la difesa più solida del torneo. E questa non è l’unica peculiarità del calcio delle Aquile, le quali, tralasciando la spietatezza che nutrono sui calci piazzati, come anticipato, dispongono anche di un attacco particolarmente prolifico. Davanti, infatti, gioca Francesco Pio Esposito, classe 2005 che ha gioito per una sua rete 15 volte dall’inizio del campionato. Per non parlare del fratello Salvatore, un 2000 che ha già timbrato il cartellino in 7 occasioni. E bisogna tenere d’occhio altri ragazzi promettenti, nel 3-5-2 di mister D’Angelo. Uno di questi è il 2003 Bertola, un difensore centrale che si è rivelato una grande certezza per le Aquile, ma anche il 2000 Aurelio sulla fascia e il 2002 Kouda in mezzo al campo. Per la Reggiana, dunque, sarà un’altra partita davvero complicata, dunque bisognerà dare continuità alle due brillanti prestazioni maturate contro Cittadella e Modena, poiché siglare un terzo successo consecutivo sarebbe una bella spallata alla classifica e, seppur non archivierebbe il discorso salvezza, potrebbe permettere di vivere le ultime due gare con un briciolo di ansia in meno. I Granata, inoltre, lo scorso anno sono riusciti a battere, all’inizio della loro avventura in Serie B, i Bianconeri: fu decisiva una doppietta dell’approdato da poco tempo a Reggio Cedric Gondo, che ci auguriamo possa ripetersi dopo la bella prova del Braglia.

Le formazioni

Reggiana: Mister Dionigi conferma il 3-5-2 come schieramento e non riserva particolari sorprese. In difesa Libutti e Lucchesi agiscono accanto alla colonna portante Paolo Rozzio. Il burattinaio del gioco granata è Reinhart, affiancato da Ignacchiti e Portanova. Sulla corsia di destra gioca Fiamozzi, mentre dalla parte opposta Marras. Gondo e Vergara si condividono il palcoscenico davanti.

Spezia: 3-5-2 per le Aquile. Gori in porta, protetto da una retroguardia composta da Wisniewski, Hristov e Aurelio. Sulle fasce Vignali ed Elia, in mezzo Cassata, Salvatore Esposito e Nagy. In attacco Francesco Pio Esposito e l’ex Milan Lapadula.

La partita

Comincia l’incontro con la Reggiana che gestisce il primo possesso, in una meravigliosa atmosfera: ogni settore (escluso quello destinato agli ospiti) si colora di granata, grazie a migliaia di bandierine che sono state distribuite in tutto lo stadio. Fantastica coreografia eseguita dai supporters di casa, una bella dimostrazione di affetto verso i propri colori e appartenenza. La gara impiega pochissimo tempo ad avere uno spartito ben preciso, con i Liguri che si rendono protagonisti di una partenza arrembante, schiacciando gli avversari e rendendosi particolarmente pericolosi sulle corsie laterali. Al minuto 7, la squadra di Dionigi tenta, per la prima volta dal fischio d’inizio, di farsi minacciosa. Gondo prende la mira dalla lunga distanza e fa partire la conclusione, ma questa termina docile tra le mani di Gori. Risponde all’11’ lo Spezia, con Cassata che tenta la conclusione da dentro l’area di rigore, ma centra la sagoma di Ignacchiti. La sfera schizza dalle parti di Vignali, il cui controllo è da rivedere; il centravanti ivoriano avversario tenta dunque di impossessarsi della sfera, ma viene ostacolato in maniera irregolare. Cartellino giallo sacrosanto, visto che c’era la possibilità di ribaltare fronte. Continua a premere la compagine ospite pochi giri di lancette in seguito: Lapadula, pescato in area di rigore, dopo un bel dialogo con Francesco Pio Esposito, cerca la porta, ma Lucchesi si oppone in calcio d’angolo con una chiusura provvidenziale. Dalla bandierina va Salvatore Esposito, che, con una traiettoria stretta e velenosa, richiama all’intervento Bardi. Dopo la risposta del portiere livornese, Lapadula corregge da due passi, infilando lo 0-1.

Provano a rientrare in partita sin dal primo istante in seguito alla rete subita i padroni di casa, che conquistano un calcio d’angolo al 20′, tuttavia il traversone di Vergara, sugli sviluppi di questo piazzato, è facile preda dei guantoni di Gori. Non demorde, però, la squadra della Città del Tricolore, che, pochi attimi più tardi, si distende. Vergara allarga per Reinhart, propostosi sulla sinistra, il quale prova a proporre al centro, ma l’estremo difensore avversario, smanacciando, riesce ad intervenire in anticipo su Ignacchiti. Pochi istanti più tardi, il nominato un attimo fa Vergara riesce ad insinuarsi sul lato destro dell’area di rigore e a conquistare un nuovo corner, che vede Rozzio arrivare a colpire di testa, ma Vignali respinge e la retroguardia spezzina libera l’area, seppur solo per qualche secondo. La Regia, infatti, torna a strappare un angolo negli attimi seguenti, senza però ottenere gli esiti desiderati. Ad ogni modo, la squadra sembra decisamente più vispa rispetto al primo quarto d’ora di gara. Al minuto 25 ecco un’altra chance dalla bandierina, ma stavolta è a favore dei liguri. Esposito dipinge una traiettoria che è quasi un copia e incolla di quella da cui è scaturito il gol del vantaggio, ma stavolta Bardi è più attento e prolunga, concedendo l’ennesimo corner di questa fase embrionale di partita. Allontana senza problemi la difesa granata, ad ogni modo. Pochi frangenti dopo, Marras scippa la sfera ad Elia a centrocampo e prova a mettere il piede sull’acceleratore, ma il giocatore bianconero lo ferma con le maniere forti e finisce sulla lista dei cattivi. Al minuto 33, per poco non si rivela letale il tandem Pio Esposito-Lapadula, con il primo che trasmette per il secondo, il quale perde l’equilibrio dopo una spinta di Libutti, che favorisce l’intervento di Bardi. Non protesta più di tanto l’attaccante bianconero e l’arbitro decide di fare correre. La posizione sembrava regolare. Ad ogni modo, al 40′ torna a farsi sentire la Reggiana: Gondo apre il compasso e trasmette per Fiamozzi, il quale, con un traversone splendido, trova la testa di Portanova, che indirizza verso il bersaglio. Gori disinnesca con una bella parata, tuttavia, negli istanti successivi, il direttore di gara fischia, facendo ruggire lo stadio: l’estremo difensore dei liguri ha toccato la sfera quando questa aveva già superato la linea di porta! Torna in bilico la sfida. Incredibile l’incisività di questo ragazzo in ogni gara. Da ammirare anche l’assist al bacio confezionato dall’ex terzino destro dell’Empoli.

Il gol di Portanova rappresentato da Simone Ferrarini in uno dei suoi disegni

L’esultanza di Manolo Portanova (Foto AC Reggiana)

Dopo un paio di minuti di grande tensione, l’arbitro conferma la validità del gol realizzato dal numero 90, dunque si festeggia per una seconda volta sia in campo che sugli spalti. Scorre il tempo sul cronometro e finalmente scopriamo l’entità del recupero: due giri di lancette. Quando mancano poco più di 30 secondi al tramonto di questa prima frazione di gioco, i Granata continuano ad insistere: Gondo scocca la conclusione, ma questa viene respinta, diventando buona per il tentativo al volo di Vergara, il quale spedisce alto però. Termina la prima frazione di gioco con il punteggio di 1-1. La banda di Dionigi ha, man mano, carburato sempre di più, rimettendo in sesto un match che non era cominciato per il verso giusto. Adesso ci sono altri tre quarti d’ora per provare ad uscire dal rettangolo verde con il massimo della posta in palio.

Al via la seconda frazione di gioco con il primo calcio al pallone che viene dato dai Bianconeri. Nessuna sostituzione né da una sponda né dall’altra. Si fa pericoloso dopo poco più di 2 minuti lo Spezia: Nagy, su invito di Lapadula, esplode una cartuccia dalla distanza, puntando il cecchino sull’incrocio dei pali. Il tiro si dissolve, per fortuna, sul fondo, ma qui Bardi se l’era vista brutta. Negli istanti seguenti, la Reggiana conquista palla nella sua metà campo e prova a ripartire in contropiede, con un’azione orchestrata da Gondo. L’ivoriano mette il piede sull’acceleratore, poi offre a Libutti, che restituisce con uno splendido servizio in profondità. L’attaccante in maglia numero 11, con un tocco delicato, supera Gori e firma il 2-1! Rimonta completata! Meravigliosa azione di gioco imbastita dai Granata. Anche qui è difficile stabilire se sia più bello l’assist o la rete, tuttavia ciò che conta è che la banda di Dionigi sia in vantaggio.

Il gol di Gondo raffigurato da Simone Ferrarini

La felicità di Gondo dopo la rete del 2-1 (foto AC Reggiana)

Mister D’Angelo corre ai ripari al 58′: Kouda rileva Cassata; lo stesso fa Mateju con Vignali. Circa 4 minuti più tardi, Dionigi decide di affidarsi alla cavalleria pesante: Girma subentra a Vergara, mentre Sersanti eredita il posto di Ignacchiti nel reparto intermedio. Pochi istanti più tardi, lo Spezia tenta nuovamente di pungere dalla bandierina, ma il traversone innesca la risposta di Bardi, mentre il successivo controcross di Kouda si dissolve sul fondo. Bianconeri che sembrano aver accusato il colpo: l’avvio di questa seconda frazione di gara non è di certo stato al livello di quello del primo tempo. Al minuto 67, le Aquile hanno ancora un’opportunità su calcio d’angolo. E’ l’ennesima beffarda battuta velenosa, con la sfera indirizzata nell’area piccola. Nessuno riesce a spingerla in fondo al sacco, tuttavia Lucchesi la tocca, rischiando di siglare un goffo autogol. Per fortuna il portiere della Regia si esibisce in una grande parata e mantiene il match ancorato al 2-1. Nei secondi successivi, altri cambi in casa Spezia: Lapadula passa il testimone a Colak; l’ammonito Elia fa lo stesso con Candelari. Quest’ultimo tenta di entrare subito in partita con una conclusione da dentro l’area di rigore, che viene però assorbita da Sersanti. Lo Spezia, ad ogni modo, prova a piantare le tende nella fetta di campo avversaria, tuttavia la Regia guadagna il possesso e cerca di ribaltare il fronte. Gondo si mette in mostra con una splendida incursione sulla sinistra, poi tira il fiato – è visibilmente stanco – e allarga per Fiamozzi, dunque Girma. Lo svizzero premia un meraviglioso taglio del nominato un attimo fa Gondo, che prova a suggerire al centro per Portanova, ma Gori dice di no, distendendosi e respingendo. Negli istanti seguenti, Dionigi richiama l’autore della rete dell’1-1 granata in panchina, poiché è comprensibilmente sfinito: spazio per Kumi, con il tecnico che continua con questa sua filosofia di dare spazio a chi finora non ne ha trovato molto. Al 75′, l’arbitro ammonisce Pio Esposito in seguito ad un duello con Rozzio. Tra i due non stava scorrendo buon sangue già da parecchio tempo. Continua, ad ogni modo, a non regalare particolari emozioni questa ripresa, con i padroni di casa che sembra abbiano congelato il punteggio e anche il gioco sul manto erboso dello Stadio Giglio. D’Angelo, come rimedio al sonnifero somministrato dai Granata, propone Di Serio. Abbandona il terreno di gioco Nagy. Al minuto 84, Marras si rende autore di una brillante serpentina nel cuore del campo, per poi cercare Gondo con un filtrante. L’ivoriano, visibilmente stanco, finisce per commettere fallo, probabilmente per un tocco con il braccio. E intanto proprio il giocatore che gli aveva fornito questo bel suggerimento si accomoda in panchina. Dioingi irrobustisce la retroguardia schierando Meroni. Pochi secondi in seguito, ad ogni modo, Sersanti rimedia un cartellino per un intervento ruvido. Era diffidato, dunque salterà la gara contro la Juve Stabia. Pessima notizia. All’88’, uno Spezia anonimo tenta di trovare la scossa e lo fa con un tiro di Di Serio, che però si esaurisce in Curva Nord. Negli istanti seguenti, tuttavia, i Granata hanno l’opportunità di chiudere la partita in contropiede. Guida l’azione il nominato in precedenza Sersanti, che poi suggerisce al centro, ma lo stop di Kumi è difettoso. Ringrazia Gori che blocca. Peccato perché c’era Girma – probabilmente il vero destinatario del suggerimento dell’ex Lecco – completamente solo alle spalle dell’ex Sassuolo. Ad ogni modo, il tempo declina sempre più sul cronometro dell’arbitro ed ecco l’extra-time: 5 giri di lancette. Il copione di questo finale di gara è intuibile. I liguri provano a mettere tutte le energie che hanno risparmiato in un secondo tempo incolore in questo finale, mentre la Reggiana rimane rintanata nella sua metà campo e adesso si affida anche ai fischi del suo pubblico per difendersi dalle minacce avversarie. Nell’ultimo minuto accade l’impensabile. Su un traversone di Kouda, in seguito a diverse deviazioni, la sfera giunge all’altezza del secondo palo, con Mateju che propone nuovamente al centro. Nessuno riesce a convertire in rete, dunque Rozzio spazza come può. Successivamente, Hristov disegna un traversone intrigante. Vanno a saltare sia Colak che il citato un attimo fa Mateju, i quali si ostacolano a vicenda. Bardi cattura il pallone e il pubblico di casa esulta come se i Granata avessero appena segnato un gol. Dopo il rinvio profondo dell’estremo difensore della Regia, passa qualche secondo ed ecco il tanto atteso triplice fischio: terza vittoria consecutiva per l’undici della Città del Tricolore, che si porta, almeno per una giornata, fuori – ma non per questo motivo lontano – dalla zona playout.

Tutta la gioia dei Granata (foto AC Reggiana)

Considerazioni sparse

Una vittoria importante perché testimonia che i successi contro Cittadella e Modena non sono stati un caso, ma che sono frutto di un grande lavoro da parte di Dionigi e dei suoi ragazzi, i quali hanno capito che bisognava dare una svolta a questa stagione, per cercare di mantenere questa categoria. Ovviamente, l’obiettivo non è stato ancora raggiunto, perché sarà fondamentale racimolare almeno due punti dalle prossime due gare, però questi 9 ottenuti nelle ultime 3 gare sono stati indubbiamente una bella botta per la classifica. Questa prestazione – secondo me non c’è neanche bisogno di particolari statistiche per dimostrarlo – è stata un crescendo estremamente piacevole. Dopo l’avvio di gara, in tanti avevano pensato che sarebbe stato davvero duro uscire dal campo con almeno un punto. Lo Spezia stava sfoggiando la sua supremazia tecnica, ma poi è venuto fuori l’orgoglio dei padroni di casa, che hanno aumentato i giri del motore a distanza di nemmeno 5 minuti dal gol subito. Pian piano, i ragazzi di Dionigi hanno preso fiducia e imbastito sempre più palle gol, fino a trovare appunto la rete del pareggio, un’azione offensiva congegnata molto bene tra l’altro. Mantenere questa determinazione nella ripresa ha sicuramente inciso, perché il 2-1 è arrivato all’alba della della seconda frazione di gioco appunto e da lì è stato tutto abbastanza in discesa. Sinceramente mi aspettavo una reazione da parte dei Bianconeri, i quali hanno creato veramente poco, sia per mancanza di freschezza, sia per mancanza di inventiva proprio. Tuttavia, se la Regia è riuscita a congelare la partita è anche merito di Rozzio, un leader davvero carismatico che fa davvero la differenza, senza nulla togliere a Meroni. I Granata avrebbero potuto anche calare il tris e questo indubbiamente è stato un peccato, tuttavia è un errore che, per stavolta, si può perdonare, perché il gruppo si è poi compattato nel finale e ha difeso con le unghie e con i denti il risultato.

Le pagelle

Bardi 6: Non proprio impeccabile sulla rete del vantaggio dello Spezia, tuttavia, a lungo andare, si fa perdonare con degli interventi importanti.

Libutti 7: Impacchetta il gol dell’1-1 con un illuminante suggerimento per Gondo. Nessuno svarione in fase di contenimento, tanta corsa e contributo importante.

Rozzio 7: Festeggia con una vittoria il gettone numero 200 in maglia granata. Francesco Pio Esposito, uno degli attaccanti più temibili del torneo, viene completamente cancellato dalla bandiera granata. Il leader della Regia si fa trovare pronto in ogni circostanza, specialmente nel gioco aereo.

Lucchesi 6,5: Buonissima prova da parte del giovane difensore scuola Fiorentina, che garantisce solidità e gioca con grande concentrazione.

Fiamozzi 7: Il gol del pareggio nasce da un suo cross panoramico davvero meraviglioso. In entrambe le fasi si distingue mettendoci tanta personalità.

Ignacchiti 6: Solita prova non esaltante ma ordinata, semplice e priva di errori. Amministra con qualità e dialoga bene con i compagni.

Reinhart 6,5: Tornano a vedersi le sue qualità sopraffine. Eccellente lavoro in fase di impostazione, gioca con grande personalità in mezzo al campo.

Portanova 7: Pazzesco come in ogni vittoria ci sia il suo zampino. Bellissimo il gol di testa, così come altre sue iniziative, che lo portano a lasciare il campo nella ripresa stremato. Speriamo che a Castellammare possa ripetersi.

Marras 6,5: Anche stavolta è costretto a disputare una partita di maggior ripiego difensivo, ma se la cava piuttosto bene. Si propone anche in avanti con qualche guizzo.

Gondo 8: Altra prova monumentale dell’ivoriano. Incredibile lo scatto che ha avuto in questo finale di stagione: da giocatore più criticato a più ammirato. Fa valere il fisico, tiene la squadra alta e battaglia parecchio. Bellissima la sua rete, frutto di un’interminabile progressione, ma deve anche ringraziare un immenso Libutti.

Vergara 6: Periodo non particolarmente semplice per l’ex Napoli, che rientra dalla squalifica ma, nemmeno stavolta, riesce a rivelarsi pungente.

La panchina:

Girma 6,5: Bell’impatto sulla partita: entra e fa vedere le sue doti tecniche, mettendo in difficoltà gli avversari, vistosamente stanchi.

Sersanti 6,5: Molto pimpante anche lui, sale in cattedra con delle giocate tipiche del suo repertorio. Da una sua sventagliata, per poco non nasce il terzo gol della Regia. Peccato per l’ingenuità di Kumi.

Kumi 5,5: Come anticipato, per una sua leggerezza i Granata non riescono a chiudere la partita. Sbaglia diverse altre giocate. Sembra ancora acerbo, ma è comprensibile visto che sta tornando a trovare spazio solo ora.

Meroni s.v.

Dionigi 7,5: Da cancellare solo il primo quarto d’ora. Dopodiché i suoi ragazzi disputano una partita quasi perfetta, giocando con carattere, propositività e voglia di strappare i tre punti. Con Viali non si era mai visa una squadra così cattiva agonisticamente parlando. I cambi, tra l’altro, portano i loro frutti. Fondamentale continuare su questa scia.

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