Luglio 10, 2025

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

L’impresa è compiuta: la Reggiana sbanca anche Castellammare e conquista la salvezza!

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La Reggiana è salva con addirittura una giornata di anticipo! I Granata espugnano Castellammare grazie ad una doppietta di Girma, per poi resistere fino all’85’, quando Adorante riapre la partita, seppur in vano, poiché la banda di Dionigi riesce a stringere i denti fino al triplice fischio, per poi godersi con il proprio pubblico la conquista di un obiettivo che un mese fa sembrava un’utopia.

“Non facciamo calcoli” – Le parole di Mister Dionigi in sala stampa

E’ stato chiesto al tecnico dei Granata come abbia fatto a svoltare la stagione dei suoi ragazzi, passati da un periodo di oltre due mesi senza vittorie a conquistare tre successi consecutivi. La risposta di Dionigi è stata molto interessante:”Io sono un allenatore che punta molto sul lavoro. Per me è fondamentale l’applicazione maniacale sui particolari, dal punto di vista fisico, mentale e tattico”. Successivamente ha anche detto:“Penso che il gruppo faccia la differenza e che la tattica e il resto vengano dopo”. Passando all’infermeria, l’allenatore ha dichiarato che Meroni potrà essere della partita e che, nel frattempo, si stanno valutando le situazioni di altri atleti non al top della forma. Il mister, tra l’altro, è stato molto chiaro per quanto riguarda le situazioni in graduatoria delle dirette concorrenti. Le parole che ha detto sono state: “Non ti puoi permettere di fare calcoli: ci sono troppe combinazioni”.

6 vittorie nelle ultime 7 partite in casa – L’avversario

La Reggiana, come detto, approda a Castellammare con l’obiettivo di ottenere il massimo della posta in palio, tuttavia non sarà affatto facile, poiché si tratta di una partita dall’elevato coefficiente di difficoltà. La Juve Stabia, infatti, attualmente si trova in quinta piazza e ha raccolto ben 54 punti – niente male per una neopromossa -. Il calcio espresso dalle Vespe, tra l’altro, è davvero particolare, in quanto nelle prime undici posizioni della graduatoria solamente un undici ha realizzato meno sigilli, tuttavia la retroguardia campana sembra piuttosto solida, tant’è che non ha incassato nemmeno una rete negli ultimi due match. Non bisogna dimenticarsi, però, che i Gialloblu possono fare affidamento su un attaccante del calibro di Andrea Adorante, un classe 2000 che ha fatto centro ben 14 volte da quando è cominciato il campionato. E non è l’unico calciatore dalle grandi prospettive, poiché in difesa spicca il 2002 Baldi, pari età dal centrocampista – capace di giocare anche sulla fascia – dalle grandi qualità Pierobn, senza sottovalutare il 2006 Fortini sulla sinistra. A rendere particolarmente complicato questo incontro, però, sarà il fattore campo. Tralasciando che Castellammare è una piazza caldissima ed è sempre scomodo andare a giocare al Menti, il “manto erboso” – se così si può definire – è sintetico e, tra l’altro, particolarmente stretto, altro che il nostro Stadio Giglio. La compagine campana, tra l’altro, è rimasta imbattuta in 6 delle ultime 7 gare tenutesi tra le mura amiche, perdendo solamente con il Cittadella nel mese di marzo. I ragazzi di Dionigi, pertanto, dovranno esibire l’ennesima prova convincente, per provare a portare a casa quantomeno un punto.

Le formazioni

Juve Stabia: E’ un 3-4-2-1 l’abito tattico portato dai ragazzi di Pagliuca. Tra i pali Thiam, protetto da una difesa costituita da Ruggero, Peda e Bellich. Sul binario di destra sfreccia Pierobon, mentre dalla parte opposta Rocchetti. I due centrocampisti sono Leone e Mosti. Sulla trequarti, Piscopo e Maistro giocano alle spalle di Adorante.

Reggiana: Dionigi adopera uno schieramento speculare a quello dei suoi avversari, dunque gioca con un trequartista in più rispetto al suo abitudinale 3-5-2. La difesa è composta dal recuperato Meroni, Rozzio e Lucchesi. Libutti viene dunque impiegato sulla fascia e non più come braccetto, mentre a sinistra trova ancora spazio Marras. A centrocampo carta bianca per l’inventiva di Reinhart e la qualità di Ignacchiti. In attacco Gondo, supportato dall’immancabile Portanova e da un particolarmente in forma Girma.

La partita

L’incontro prende il via con i padroni di casa che danno il primo calcio al pallone. La Reggiana ha la sua prima chance per fare crollare il fortino avversario dopo 4 minuti, su calcio piazzato. Ignacchiti disegna un traversone interessante e la vita della sfera viene prolungata probabilmente da Adorante. Il pallone diventa dunque buono per Gondo all’altezza del secondo palo, ma il suo tiro al volo viene respinto da Ruggero. Evapora così la prima grande opportunità avuta dai ragazzi di Dionigi, ma probabilmente non si poteva chiedere di meglio come inizio. Nei minuti successivi non accade nulla di particolarmente avvincente, fatta eccezione per una conclusione di Piscopo al 20′, schermata. Ancora Juve Stabia più tardi: Rocchetti dipinge una traiettoria panoramica e cerca sul secondo palo Adorante, ma il tiro di prima intenzione di quest’ultimo si dissolve sul fondo e non di poco – non era semplice -. Negli istanti seguenti, il centravanti ivoriano dei Granata frana su Pierobon e inaugura il taccuino del direttore di gara. Dopo 29 giri di lancette, la Reggiana prova a farsi pericolosa in contropiede. Ignacchiti cerca con un suggerimento profondo Gondo, il quale, accentrandosi, si libera di Peda e Ruggero. Successivamente, serve Girma, che esplode il tiro, ma Thiam gli dice di no con un intervento miracoloso. Marras tenta poi di correggere in rete, ma Pierobon si oppone. Il pallone, tuttavia, carambola dalle parti del nominato un attimo fa Girma, che di testa spinge in fondo alla rete e rompe il ghiaccio! La Reggiana è avanti anche a Castellammare di Stabia! Esplode il settore ospiti!

Il gol del vantaggio granata raffigurato da Simone Ferrarini in uno dei suoi disegni

I padroni di casa non ci stanno e provano immediatamente a cercare il gol del pareggio. Al minuto 38 l’occasione capita su calcio d’angolo: la traiettoria è stretta, perfetta per il colpo di testa di Piscopo, che per poco non fulmina Bardi, il quale mantiene la partita ancorata allo 0-1 con una parata fantastica! Pierobon prova poi a controbattere, ma manca l’appuntamento con la sfera, dunque evapora così l’opportunità gialloblu. Ma qui va davvero apprezzato l’intervento del portiere della Regia. Miracoloso. Gli ospiti si gettano all’attacco negli attimi successivi, con Portanova che trasmette per Gondo, il quale riesce a resistere alla carica di ben tre avversari e a fare partire un timido tiro, che non desta problemi a Thiam. Al 40′ il nuovo squillo è invece dello Stabia: Bellich, con una sventaglia, serve il nominato poco fa Pierobon, che esegue una bella sponda Mosti, ma la conclusione di quest’ultimo viene sporcata. Il pallone diventa poi buono per Rocchetti, ma il suo tiro viene offuscato in corner da Meroni. Dalla bandierina, la retroguardia granata respinge come può. Leone raccoglie, prende la mira e calcia verso la porta. Una deviazione per poco non beffa il portiere granata, che però è attento e, con un riflesso felino, salva nuovamente i suoi compagni. Ne scaturisce un corner a favore dei Gialloblu: Maistro mette un pallone teso in area di rigore, dove si trova ancora una volta Pierobon, che prolunga sul secondo palo. Bardi smanaccia ed allontana, conquistando peraltro un calcio di punizione, poiché disturbato da Ruggero. Al minuto 45 prova a farsi pericolosa la compagine ospite. Gondo, di testa, prolunga per Portanova, che mette il piede sull’acceleratore e si rende protagonista di una splendida galoppata sulla corsia di sinistra. Brucia in velocità prima Bellich e poi Rocchetti, successivamente suggerisce al centro per Girma, che ruba il tempo a Ruggero e infila il raddoppio granata! Splendida doppietta dello svizzero, che continua a brillare e solidifica il vantaggio granata. Ancor più bello, tuttavia, l’assist confezionato dall’ex Genoa, autore di un’azione personale spettacolare sulla fascia.

La seconda rete dei Granata in uno schizzo di Simone Ferrarini

Siamo entrati, intanto, nel recupero: concessi tre giri di lancette. Nulla di avvincente accade in questo finale di primo tempo. Si va negli spogliatoi con la banda di Dionigi che conduce per 0-2!

Comincia la ripresa con i Granata che gestiscono il primo possesso. Nel frattempo Pagliuca ha mandato dentro Candellone; fuori Pierobon. Partenza arrembante dei padroni di casa, che hanno la loro prima vera occasione al 49′: Maistro delinea un cross tagliente in area di rigore, ma trova l’opposizione di testa di Lucchesi, che poi respinge anche la ribattuta del nominato un attimo fa Candellone. Bravissimo qui il talento maturato nel settore giovanile della Fiorentina. E già da questo avvio di secondo tempo si può aver intuito quale sarà lo spartito di questa ripresa, ovvero una Reggiana rintanata e intenzionata a provare ad affacciarsi nella metà campo avversaria solamente in contropiede, ed una Juve Stabia giustamente propensa a cercare di pareggiare i conti. I padroni di casa continuano a ronzare attorno alla porta avversaria e, al minuto 54, un altro traversone di Maistro si rivela insidioso: Adorante gira di testa verso il bersaglio e sfiora la traversa, con la sfera che si spegne sul fondo. Al 58′, lo Stabia ha un’opportunità dalla bandierina, ma Meroni sale in cattedra e libera all’altezza del primo palo, conquistando anche un calcio di punizione. Rimane per terra a lungo l’ex Cosenza e la panchina di Pagliuca non gradisce. Ci pensa il direttore di gara a riportare la calma con un “democratico” cartellino rosso nei confronti di un componente della panchina. Riprende il gioco, ma si interrompe nuovamente una manciata di secondi più tardi: espulso stavolta il direttore sportivo delle Vespe Lovisa. Da queste lunghe perdite di tempo ne trae vantaggio solamente la Reggiana, quindi meglio così in un certo senso. Quando è passata da poco l’ora di gioco, i Gialloblu hanno la possibilità di tornare in parità da calcio d’angolo: Bellich svetta di testa ed indirizza verso la porta, ma Bardi risulta monumentale ancora una volta, rispondendo alla grande con un intervento sensazionale! Tenta poi la ribattuta Candellone, ma la retroguardia della Regia fa scudo e spazza. Al 67′ prosegue l’assolo dei campani, con Maistro che, pescato sul secondo palo, cerca la porta con un’incornata, ma manda abbondantemente alto, disturbato da Libutti. Nel frattempo è stato ammonito Bardi per perdita di tempo. Nuovamente minacciosi con un traversone i campani poco più tardi: Ruggero arriva a colpire di testa e a spedire verso la porta, senza però trovarla. Bel brivido per Bardi. Non molla però lo Stabia, che torna all’attacco un attimo più tardi: Rocchetti pesca all’altezza del legno più lontano Piscopo, che per poco non trafigge l’estremo difensore della Regia, come sempre attento. Fortunatamente, i ragazzi di Dionigi riescono pure a prendere una boccata di ossigeno poco più tardi, quando Girma viene schermato in calcio d’angolo. I Granata battono con una calma disarmante ovviamente e il cross sembra buono per Gondo, che pizzica ma non riesce a spingere verso lo specchio. Il pallone diventa dunque buono per Lucchesi, che cerca la porta con un’altra incornata, ma spedisce alto di poco. Negli istanti seguenti, Maistro prova la soluzione da distanza siderale, con una conclusione particolarmente violenta. Fortunatamente quest’ultima è centrale e Bardi riesce ad opporsi senza particolari difficoltà. I padroni di casa continuano a premere al 75′ su calcio corner. Tenta di allontanare la retroguardia ospite, ma la sfera si impenna, dunque Rozzio prova a porre fine all’azione offensiva avversaria, ma la sfera diventa buona per il tenativo del solito Piscopo, che però è stropicciato e termina sul fondo. Negli attimi successivi Pagliuca corre ai ripari: sono Dubickas e Morachioli i giocatori da lui scelti per provare a rimettere in equilibrio la gara. Escono Maistro e Rocchetti. Ordina una sostituzione a sua volta Dionigi un paio di giri di lancette pià tardi: abbandona il terreno di gioco stremato Portanova, così come Meroni; dentro Kabashi e Nahounou. Al minuto 81, lo Stabia ci riprova con un cross: stavolta il colpo di testa è di Leone, ma si rivela innocuo, in quanto il pallone termina abbondantemente largo. Al minuto 84 Dionigi inserisce nuova linfa: Kumi prende il posto di Girma, comprensibilmente stanco. Negli attimi seguenti, Piscopo inventa un traversone splendido e trova Adorante sul secondo palo, che mette alle spalle di Bardi e condanna i Granata ad un finale piuttosto ansiogeno. Meritato, nulla da dire. Lo Stabia ha avuto il pallino del gioco per tutta la seconda metà di gara e il gol è una ricompensa più che giusta. Dispiace per la retroguardia granata, che stava resistendo con le unghie e con i denti, compiendo un ottimo lavoro.

I padroni di casa, dopo il gol segnato, provano immediatamente a siglare il pareggio. Il cross è ancora una volta di Piscopo: Candellone cerca di sorprendere Bardi con un’incornata, ma l’estremo difensore della Regia disinnesca nuovamente con un intervento straordinario! Parata clamorosa, che vale più di una rete segnata!

Il riflesso dell’estremo difensore granata in un disegno di Simone Ferrarini

Al minuto 87, prima della battuta del calcio d’angolo scaturito in seguito al prodigio di Bardi, Pagliuca manda dentro Meli, che sostituisce Leone. Il portiere della compagine ospite smanaccia ancora e subisce fallo. Ossigeno puro per la banda di Dionigi. Entriamo, intanto, nel recupero: concessi 4 giri di lancette supplementari. Durante il primo minuto c’è spazio per una galoppata di Kumi, che allarga probabilmente per Ignacchiti, il quale prova a chiudere il triangolo suggerendo a centro area. Il passaggio è però troppo profondo e la manovra offensiva si conclude con un nulla di fatto, ma quantomeno i Granata hanno fatto declinare un po’ il tempo sul cronometro dell’arbitro tenendo gli avversari lontani dal bersaglio. Continua a premere la compagine di casa, con Piscopo che progetta l’ennesimo traversone, ma Bardi legge bene e fa suo il pallone in presa alta, per poi accartocciarsi su di esso. Passa inesorabile il tempo ed ecco che, quando lo Stabia prova ad organizzare un ultimo sussulto offensivo, arriva il triplice fischio! E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato, si canta nel settore ospiti! La Reggiana è SALVA! Una rimonta storica quella dei Granata, arrivati a toccare persino la penultima piazza della classifica, per poi risorgere con 4 successi consecutivi!

Considerazioni sparse

Questa partita è soltanto la ciliegina sulla torta di un cammino fantastico realizzato da Dionigi e i suoi ragazzi. Quando la società ha cambiato allenatore, non ero convinto, in quanto le ultime due esperienze dell’attuale tecnico dei Granata non mi erano sembrate particolarmente felici e, soprattutto, pensavo che fosse troppo tardi per passare da un mister ad un altro – era poco il tempo per plasmare la squadra, specialmente in una situazione del genere -. La scelta del club è stata azzardata sì, ma estremamente azzeccata – ed è inutile dire che Dionigi abbia impiegato poco tempo a farmi ricredere -. Avere un allenatore reggiano al timone della Reggiana è un lusso. Si è visto proprio il suo orgoglio nel rappresentare la città, in quanto sin dalla sua prima partita sulla panchina del Giglio i suoi giocatori hanno dato il massimo e, tolta la parentesi con il Pisa – squadra nettamente superiore -, hanno combattuto con grandissima tenacia in ogni partita. Il trionfo di Modena è stato uno spartiacque vero e proprio: da lì la fiducia si è moltiplicata infinitamente e la squadra non ha più mollato. Contro la Juve Stabia, i Granata hanno fatto una partita di carattere, l’ennesima. Come ci si poteva aspettare, i padroni di casa hanno avuto il pallino del gioco per la stragrande maggioranza dell’incontro – 79% di possesso palla -, arrivando a schiacciare gli avversari, che, però, già nel primo tempo sono stati maggiormente cinici. Nella ripresa il copione non poteva che essere quello che poi ha preso vita per davvero, con la compagine ospite rintanata nella propria metà campo e lo Stabia che assediava la porta di Bardi. Qui però si è vista tutta la fame di portare a casa la partita, perché i giocatori hanno difeso il punteggio lottando su ogni singolo pallone. Prendere gol dopo 85 minuti condotti così è più che normale. Adesso tutti a Brescia a festeggiare, perché una Reggiana così non si vedeva da tanto tempo.

Le pagelle

Bardi 8,5: Vede la sua porta assediata dall’inizio alla fine ma risponde sempre con parate spettacolari, come accaduto sui colpi di testa di Bellich e, soprattutto, di Candellone nel finale. Partita straordinaria del portiere della Regia.

Meroni 7: Una sentenza nel gioco aereo: le prende tutte lui. Davvero fondamentale visti i numerosissimi cross provenienti dagli esterni.

Rozzio 7: Si perde Adorante in occasione del gol dello Juve Stabia, ma quello è il primo errore di una partita perfetta – dopo 85 minuti tra l’altro -. Anche lui copre alla perfezione, domina nel gioco aereo e si rivela per l’ennesima volta un leader carismatico. Da quando è tornato la retroguardia ha coperto sempre meglio.

Lucchesi 7: Bravissimo a schermare la conclusione di Candellone ad inizio secondo tempo. Come i suoi compagni di reparto, non commette sbavature e protegge il bersaglio in modo eccellente.

Libutti 7: Eccellente in fase di contenimento. Non commette errori e si protrae anche in avanti qualche volta, seppur senza incidere.

Reinhart 6,5: Amministra la sfera responsabilmente, senza commettere errori. Il campo stretto – ridicolo che sia omologato per la Serie B – gli nega magari qualcuna delle sue solite sventagliate illuminanti, ma ciò non toglie che la sua partita sia stata più che buona.

Ignacchiti 6,5: La partita lo vede più spesso coinvolto in fase difensiva, in cui è bravo a tenere gli avversari girati spalle alla porta. Quando gli capita la sfera tra i piedi, imposta in modo corretto e riporta ordine.

Marras 6,5: Discorso molto simile a quello fatto con i suoi compagni. Arriva davvero raramente a fondo campo – forse mai -, in quanto non ha mai la possibilità di farlo. Ripiega, però, molto bene, non facendosi saltare e difendendo in modo ottimale.

Portanova 8: Senza di lui la Reggiana sarebbe in Serie C. Il gol del raddoppio di Girma nasce da una sua cavalcata da centometrista sulla fascia sinistra. Prende palla, inventa, non si fa mai prendere dai difensori… giocatore formidabile.

Girma 8,5: Prestazione incredibile dello svizzero, che sigla una meravigliosa doppietta. Sul primo sigillo deve solo spingere in rete, mentre nel secondo è davvero bravo ad anticipare il difensore. Spina nel fianco per la retroguardia gialloblu.

Gondo 7,5: Come già detto le ultime volte, la trasformazione che ha avuto in questo finale di stagione è davvero incredibile. La rete del vantaggio arriva dopo una sua bella iniziativa, che lo vede portarsi a spasso la difesa. Ottimo lavoro di fisico, come suo solito, tra l’altro.

La panchina:

Kabashi 6: Scende in campo e dà un contributo importante, guadagnando un paio di falli preziosi.

Nahounou 6: Non viene sollecitato molte volte, ma si fa sempre trovare pronto.

Kumi s.v.

Dionigi 10: Nessuno avrebbe pensato ad una Reggiana salva con addirittura una giornata di anticipo. La squadra, con il suo approdo sulla panchina, ha avuto un cambiamento – in termini di prestazioni e risultati – verticale. Ha trasmesso ai giocatori una fiducia davvero speciale e si è visto sin dal suo esordio con la Cremonese. Anche a Castellammare in tanti avrebbero firmato per un pareggio, ma lui no…

La calorosa accoglienza riservata al mister e ai suoi ragazzi una volta rientrati a Reggio Emilia (Foto AC Reggiana)

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