“Giocare a Campagnola è un onore per me” – La nostra intervista a Manuel Previato
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Abbiamo chiesto a Manuel Previato, uno dei grandi protagonisti della cavalcata del Campagnola nel campionato appena terminato, di raccontarci l’emozione della promozione in Eccellenza. Il centrocampista rosanero classe 2001, pedina insostituibile all’interno dello scacchiere di Mister Mattia Manfredini, non solo ci ha descritto i momenti più belli di questa stagione, ma ci ha anche detto qual è stato il segreto che ha permesso a lui e ai suoi compagni di tagliare questo storico traguardo.
Sei a Campagnola da tanti anni. Cos’ha di speciale questa società?
“Non ho giocato sempre qui, perché ho fatto due anni a Reggiolo, in Prima Categoria. Ad ogni modo, io abito a Campagnola, quindi è un piacere ed un onore quello di poter vestire questi colori. Vivere questa realtà è bello: c’è un’atmosfera diversa rispetto ad altre parti e si sta bene. Merito anche della società, che ci fa sentire così senza metterci pressioni. E’ un ambiente fantastico in cui crescere e vincere, come accaduto quest’anno”.
A proposito della stagione appena terminata, sei stato un titolare inamovibile e hai ottenuto la conferma in vista del prossimo campionato. Come ti fa sentire ciò?
“Sono contentissimo di fare questo salto di categoria con il Campagnola. Ho giocato tante partite, ma è anche grazie ai miei compagni e all’allenatore: senza di loro ciò non sarebbe potuto accadere. E’ un traguardo molto importante e sono entusiasta di poter proseguire quest’avventura in rosanero”.
All’inizio di questo percorso, in pochi avrebbero pronosticato una vostra promozione, in quanto avete rimediato un pareggio e due sconfitte nelle prime tre giornate. Vi siete poi riscattati travolgendo il Baiso per 4-0: cos’è scattato dentro di voi in quella partita?
“Dopo il disastro di Castelnuovo ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti cosa volessimo fare: condurre un campionato di alta classifica o rimanere nell’ignoto come in tanti si attendevano. In spogliatoio ci siamo dati l’obiettivo dei play-off. Abbiamo sistemato le cose che tatticamente non funzionavano e che per qualche nuovo arrivato non erano chiarissime. Ci è voluto un po’ di tempo, però abbiamo poi trovato la quadra e siamo riusciti a fare un filotto lunghissimo di risultati utili consecutivi”.
Hai avuto modo di affrontare anche degli ex professionisti, come Nazzareno Belfasti e Nicolas Bovi. Cosa si prova a giocare contro atleti di questo calibro?
“E’ un onore scendere in campo e trovarsi davanti calciatori così forti, che hanno fatto categorie importanti. Quando uno è capace di giocare lo vedi subito dal tocco di palla, dal posizionamento e da altre qualità. Nelle loro squadre hanno fatto la differenza anche quest’anno: sono atleti fortissimi che è sempre un piacere poter incontrare, per avere modo di misurarsi con la loro bravura e la loro esperienza”.
Rimanendo sul tema dei giocatori, c’è un tuo compagno di squadra che ti ha colpito particolarmente?
“Lollo Rivi è un giocatore incredibile: ha fatto dei gol impressionanti, infatti ha vinto la classifica cannonieri. Ma non è l’unico, perché mi hanno stupito anche Mattia Vezzani e il nostro portiere Vlas – il più forte del torneo secondo me -. Merita ovviamente una menzione anche il nostro capitano Barilli, con cui giocavo già l’anno scorso. Davvero tanti ragazzi fortissimi, con una grande fame”.
La Sanmichelese vi ha dato del filo da torcere per tutto il campionato, poi però l’avete battuta ai play-off e avete ottenuto il salto in Eccellenza. Cosa puoi dirci di quella gara?
“La Sanmichelese in questo campionato è stata una squadra tostissima. Sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto tantissima fatica contro di loro, che giocavano con dei giovani che andavano forte e altri calciatori di esperienza abili nel gestire i momenti della partita. Ai play-off ovviamente è diverso, in quanto è una gara secca. Noi siamo stati un po’ agevolati disputando la semifinale in casa, perché abbiamo tolto un po’ di quella pressione che loro invece si sono trovati. Probabilmente questo è stato ciò che ci ha permesso di vincere. E trionfare in trasferta è stato fantastico: abbiamo coronato un’annata faticosissima, perché siamo stati dietro alla CDR Mutina, al Castellarano e alla Sanmichelese stessa. Non abbiamo mollato mai, lavorando davvero duramente”.
In più di un’occasione si è visto il Campagnola arrivare a segnare almeno tre reti. Certe volte avete realizzato delle vere e proprie goleade: da cosa deriva questa vostra particolarità?
“Gran parte del merito è del nostro allenatore, che ci ha insegnato – quasi obbligato – a giocare sempre a calcio, senza buttare via il pallone ed esibendo un gioco più entusiasmante. Siamo stati la miglior difesa del torneo appunto perché avevamo sempre la palla noi – la tenevamo il più possibile – e tutto ciò è stato possibile grazie al mister e alle sue idee”.
E proprio Mister Mattia Manfredini è stato confermato in vista della prossima stagione. Sei contento? Ti aspetti che cambierà qualcosa visto che il livello si alzerà?
“Sono contentissimo. E’ stato un fattore determinante anche per la mia permanenza. Sicuramente ci serviranno dei giocatori di categoria, in quanto la difficoltà crescerà e i calciatori stessi saranno più preparati, ma penso che non ci snatureremo più di tanto, conservando i principi tattici di cui ti parlavo prima”.
Immagino che l’obiettivo sarà quello della salvezza, tuttavia hai qualche ambizione a livello individuale? Cosa ti aspetti da compagni, allenatore e dirigenti?
“Ci porremo certamente un traguardo più umile rispetto a quello tagliato quest’anno, poiché la categoria è diversa. Dal Campagnola in generale mi aspetto una forte unitarietà, perché sicuramente arriveranno momenti difficili – nella stagione appena terminata non sono stati tantissimi per fortuna, ma in Eccellenza ce ne saranno eccome -. Per quanto riguarda me, cercherò di farmi trovare sempre pronto, giocando il maggior numero di partite possibile, ad un livello parecchio alto. Spero di togliermi delle soddisfazioni e farò di tutto affinché questo possa accadere”.
Chiudiamo con uno sguardo al passato: c’è un momento – che non sia la promozione – che porterai sempre con te dell’ultimo campionato con il Campagnola?
“La striscia di risultati utili consecutivi ha rappresentato per tutti noi un periodo bellissimo. Eravamo in uno stato di forma davvero positivo e me lo porto dentro con grande piacere. Non saprei dirti una partita in particolare, però un così lungo lasso di tempo senza perdere rimane impresso”.
Ringraziamo Manuel Previato e l’U.S. Campagnola per la grande collaborazione e la bella opportunità concessaci.

Fotografia di Sara Magnanini