Reggiana: ecco i primi innesti. Domani comincia il ritiro di Toano
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La Reggiana ha ripreso due giorni fa ad allenarsi al centro sportivo di Via Agosti e si appresta a vivere una ventina di giorni ad alta intensità sul nostro Appennino. Nonostante il calciomercato abbia ancora tantissimo da raccontare, si sono già intravisti diversi volti nuovi, anche per quanto riguarda la dirigenza. Analizziamo, pertanto, le prime mosse della società, chiamata a conquistare la terza salvezza consecutiva, con l’auspicio di raggiungerla con qualche giornata d’anticipo e non agli sgoccioli del torneo, come accaduto lo scorso anno.
Dove eravamo rimasti?
Come molti avranno modo di ricordare, i Granata sono riusciti a conquistare il mantenimento della categoria, nella scorsa Serie B, grazie ad uno sprint finale davvero eccezionale – 4 vittorie consecutive, tre delle quali contro formazioni ampiamente più attrezzate -. Dionigi ha esibito quasi sempre una retroguardia a tre, la cui colonna portante è stata ovviamente Paolo Rozzio – confermato anche per quest’anno, ma ne parleremo più tardi -. Ad ogni modo, la bravura del mister è stata quella di sapersi adattare agli avversari, preparando tutte le partite in maniera impeccabile dal punto di vista tattico. L’unica partita in cui i suoi ragazzi hanno tenuto per più tempo dell’avversario la sfera tra i piedi è stata quella con il Pisa. In tutte le altre – tralasciando la gara di Brescia, le cui statistiche parlano comunque di 48% di possesso -, la Regia ha avuto di meno la sfera rispetto all’undici opponente. Bisognerà vedere, pertanto, lo stile di gioco che vorrà adottare quest’anno il tecnico, visto che avrà modo di guidare i suoi ragazzi già a partire dal ritiro, dunque con più tempo e meno pressione rispetto al momento in cui ha ereditato la squadra da Viali. La filosofia del club, ad ogni modo, non cambia ed è frutto di un budget moderato e di un regolamento che di fatto obbliga gli allenatori a schierare giocatori giovani, nati dal 2004 in poi. Il mister dovrà quindi comporre un dipinto con tutti i colori che avrà a sua disposizione. E a fornirli sarà il direttore sportivo, un volto nuovo che approfondiamo subito.
Chi è Domenico Fracchiolla, il nuovo DS della Reggiana?
La società, come noto già da tempo, ha deciso di non confermare Marcello Pizzimenti come Direttore Sportivo. Allievo di Goretti, ha realizzato tutto sommato un buon calciomercato, tuttavia la squadra non ha reso al meglio per gran parte della stagione – parte delle responsabilità sono state sicuramente anche di Viali e della società -. Ad ogni modo, bisogna sottolineare il fatto che su Dionigi ci avesse visto lungo, perché senza questa mossa i Granata sarebbero probabilmente in Serie C in questo momento. Il suo posto è stato ereditato da Domenico Fracchiolla, profilo che combacia alla perfezione con quelle che erano le caratteristiche desiderate dalla dirigenza: qualcuno che conoscesse molto bene non soltanto il mercato di B, ma anche di C, e che soprattutto avesse esperienza con i giovani. Ha mosso i suoi primi passi come direttore dello scouting – e successivamente è stato nominato anche responsabile del settore giovanile – del Bari, ormai una decina di anni fa. Ha vissuto uno splendido periodo, tra l’altro, a Lecco. Inoltre, una curiosità che è emersa dalla conferenza stampa di presentazione è che Sersanti, uno dei giocatori più interessanti messi in vetrina nella scorsa stagione dalla Reggiana, era già stato visionato proprio da Fracchiolla ai tempi dei Blucelesti. E’ reduce, per di più, da una brillante esperienza con il Giugliano, nel Girone C di Serie C, che ha visto la squadra da lui costruita in buona parte ottenere l’accesso ai play-off. Il curriculum, insomma, non è niente male. E non sembrano niente male neanche i ragazzi arrivati a Reggio Emilia in questi giorni. Vediamo chi sono.
Tra rinnovi e nuovi arrivi: ecco le prime mosse della società
Come detto, il modo di muoversi che adotterà la società durante il calciomercato lo conosciamo bene. E’ giusto tuttavia sottolineare un aspetto: i giocatori giovani non vengono ingaggiati soltanto perché schierarli è un obbligo, ma poiché, come ha sottolineato il Presidente Salerno, in questi anni si sono rivelati i calciatori più bravi. Fracchiolla ha calato già una serie di assi importanti, con una peculiarità: sono tutti calciatori di proprietà. Anche questo, dunque, è un aspetto estremamente positivo in vista del futuro, perché, da quando disputa il campionato cadetto, la società ha dovuto rivoluzionare l’organico ogni estate. Essere detentori dei cartellini di pedine che possono essere estremamente utili all’interno dello scacchiere del mister – con contratti inoltre a lungo termine – è dunque un vantaggio non da poco. Il primo giocatore particolarmente promettente selezionato dal Direttore Sportivo è stato Damiano Basili, 2004 che andrà in scadenza nel 2027. Centrocampista dalle grandi qualità, è cresciuto nei vivai di Chievo e Parma, per poi approdare in C, alla Pro Sesto. Dopo una stagione in cui non è stato molto fortunato in termini di continuità, è passato alla Pergolettese. Qui si è rivelato un titolare inamovibile, disputando 35 partite e vantando un bottino di 5 gol e 5 assist. E’ quindi qualcosa di più di una scommessa: è un ragazzo dalle enormi prospettive che potrebbe sbocciare in questa stagione. Il secondo ragazzo che ha deciso di vestire la maglia granata per questo campionato è Francesco Vallarelli. Parliamo di un altro ragazzo del reparto intermedio – in passato ha trovato impiego anche come esterno sinistro -, classe 2005 – tre anni di contratto per lui -. Dopo una lunga e positiva esperienza nel settore giovanile dell’Empoli, ha trascorso circa 4 mesi a Trento, spesso subentrando, ma facendo comunque bene. Ha terminato il campionato con la maglia del Giugliano – ragione per cui Fracchiolla lo conosce bene – collezionando 8 presenze. Insomma, un ragazzo alle prime esperienze tra i grandi su cui è difficile esprimersi: bisogna fidarsi del direttore sportivo, che ha voluto portarlo con sé. Le qualità di certo non mancano. La Reggiana, inoltre, si è assicurata Oumar Conté, un 2007 che l’anno scorso ha timbrato tre volte il cartellino nella Primavera della Spal. In passato ha militato anche nel Pisa: è un ottimo prospetto che farà comodo alla formazione di Turrini – e chissà che non collezioni anche qualche convocazione in prima squadra -. Per concludere, il club ha riportato nella Città del Tricolore Simone Bonetti. Difensore centrale nato nel 2004, capace di giocare anche come terzino sinistro, dal 2021 ad oggi ha collezionato oltre 70 presenze con il Lentigione, in Serie D. Non si esclude la possibilità che la dirigenza lo giri in prestito per un’annata per poi riportarlo a Reggio più maturo successivamente. Il mercato della Regia, pertanto, è partito a gonfie vele, con una serie di innesti interessanti, ma soprattutto due rinnovi fondamentali. Stiamo parlando di Paolo Rozzio, bandiera che non ha bisogno di presentazioni – è il decimo anno in granata per lui -, e Lorenzo Libutti, altro ragazzo estremamente legato a questa realtà – oltre 150 presenze con la Regia -. Sono diversi, però, anche i ragazzi che non indosseranno più questa maglia.
Gli addii e le trattative in corso
Bisogna innanzitutto premettere che la società non ha assolutamente intenzione di cedere nessuno dei giocatori che meglio si sono espressi in questi anni, come detto dal presidente Salerno: Portanova, Girma e Gondo resteranno a Reggio Emilia. Bisogna, però, fare i conti con una serie di ragazzi che l’anno scorso si sono messi in mostra, ma che erano in prestito da altre società e che dunque andranno rimpiazzati. Parliamo, ovviamente, in particolar modo di Lucchesi, Sersanti, Ignacchiti e Vergara. I contratti di diversi calciatori, peraltro, sono scaduti pochi giorni fa. Fracchiolla sta valutando un possibile rinnovo per quanto riguarda Fiamozzi – francamente sembra che il club sia più propenso a dare spazio ad un ragazzo più giovane -, mentre altri sono certi che la loro esperienza in granata sia giunta al capolinea. Sicuramente fa male dover dire addio a Bardi, portiere strepitoso che non verrà mai dimenticato dai tifosi granata, ma i 33 anni ed uno stipendio non da poco sembrerebbero aver convinto la società a lasciarlo andare. Allo stesso modo, è brutto dover salutare Cigarini e Kabashi, due calciatori con il granata cucito sul cuore, devastanti nel campionato di Serie C, ma che non sono riusciti a ritagliarsi lo spazio che desideravano in B. Bisognerà, tra l’altro, ricostruire l’attacco, in quanto Vido, Destro e Pettinari non faranno parte della rosa del prossimo anno. Sembra, inoltre, tutto fatto per la cessione a titolo definitivo di Varela all’Arezzo, dopo una stagione in prestito alla Torres. Sono tanti, quindi, i reparti da rimpolpare. I nomi in orbita Reggiana sono, come sempre, parecchi: vediamone qualcuno. Per quanto riguarda la porta, Dionigi dovrà decidere se promuovere Motta a primo portiere. Fracchiolla, ad ogni modo, è stato chiaro, affermando che uno dei due estremi difensori dovrà avere maggiore esperienza. Si vocifera un possibile ritorno di Satalino, ma non vanno escluse altre opzioni. Per quanto riguarda la fascia destra, piace molto Missori, altro ragazzo di proprietà del Sassuolo – una “collaborazione” che potrebbe tornare a verificarsi come accaduto nell’era Nesta -, con alle spalle anche qualche gettone in Serie A – Mourinho lo schierò più di una volta in prima squadra ai tempi della Roma -. Per quanto riguarda la corsia opposta, invece, piace molto Andrea Bozzolan, 2004 di proprietà del Milan che l’anno scorso si è fatto le ossa in C. La società, oltretutto, vuole mettere le mani su un paio di giocatori che lasceranno il Brescia dopo il fallimento. Uno di questi è il classe 1999 Massimo Bertagnoli, centrocampista con alle spalle oltre 130 partite nel campionato cadetto. L’altro nome è Andrea Papetti, difensore centrale del 2002 che ha già racimolato qualche gettone nella massima categoria e che è sceso in campo in oltre 90 occasioni in B. E’ un nome che però piace a molte squadre, quindi bisognerà superare una concorrenza non da poco. Chiudiamo con l’attacco: Fracchiolla sta monitorando da tempo Giacomo Corona, 2004 di proprietà del Palermo che lo scorso anno è arrivato in doppia cifra a Pontedera.
