Ottobre 3, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Sassuolo 2-2 Roma

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Il 13 febbraio, al Città del Tricolore di Reggio Emilia, si sono affrontati Sassuolo e Roma, in un incontro molto divertente e ricco di colpi di scena. La partita di ieri ha evidenziato, ancora una volta, i problemi che i Giallorossi hanno nel gioco e ha invece fatto vedere come i Neroverdi giochino splendidamente a calcio (non che sia una novità). Un Sassuolo dal gioco veloce, bello da vedere e produttivo, che si scatena in contropiede quando la Roma concede, la squadra dello Special One gioca troppo spesso in orizzontale e fatica a costruire, senza cercare mai giocare in verticale e facendo tanti errori tecnici, spesso non riuscendo neanche a costruire grandi occasioni da gol.

L’atmosfera è molto piacevole, i tifosi di casa iniziano a cantare per la propria squadra già da prima del riscaldamento, i duemila venuti da Roma rispondono a tono, non vogliono lasciare sola la squadra che deve agganciare la Lazio in classifica per continuare a sperare in un quarto posto.

La prima occasione della partita la crea il Sassuolo in contropiede, con Maxime Lopez che va avanti palla al piede, poi decide di allargare per Berardi, il 25 si accentra e si mette la palla sul sinistro, poi arriva l’attesa conclusione a rientrare con il mancino, il tiro è forte e angolato, Rui Patricio si tuffa per cercare di toglierla dall’incrocio dei pali, ma è un compito troppo arduo, il portoghese non ci arriva, ma, per sua fortuna, la palla va soltanto vicina al lego ed esce, brivido per i Giallorossi che non iniziano al meglio il match. Nonostante la Roma non abbia approcciato inizialmente al meglio la partita, riesce a rendersi molto pericolosa grazie ai suoi attaccanti, che hanno caratteristiche complementari: Abraham il fisico e Felix la velocità, attaccando la profondità, con Rui Patricio che lancia lungo, Abraham stacca di testa e anticipa molto facilmente Chiriches, prolungando per Felix, che avanza palla al piede e si prende tutto il campo a sua disposizione, saltando facilmente Ferrari, neanche Muldur riesce a stare al passo, la sua progressione palla al piede si rivela veramente pericolosa, entra in area di rigore, davanti a lui c’è solo Consigli, che esce meravigliosamente e ipnotizza l’attaccante ghanese, parando il tiro rasoterra del giovanissimo giocatore della Roma, che, qui, forse, avrebbe potuto provare il tocco sotto a cercare di scavalcare l’intervento del portiere. Il club capitolino ha un’altra occasione di rendersi pericoloso quando Vina spinge sulla sinistra, vede all’interno dell’area di rigore, anche se non in una zona in cui si ha la possibilità di calciare, Felix, il ghanese viene incontro e restituisce di prima il pallone al giocatore uruguaiano, l’esterno arrivato nella sessione estiva di calciomercato mette in mezzo, ma la corsa del pallone viene interrotta nel momento in cui sbatte sul braccio di Chiriches, che è largo e, secondo le ultime regole “aumenta il volume corporeo”, il direttore di gara fischia ed indica il tiro dal dischetto, il VAR compie il solito controllo, nell’attesa, Tammy Abraham si prende l’incarico di calciare il rigore, un incarico arduo visti i precedenti dagli undici metri in casa Roma, il check conferma la prima decisione arbitrale, i Giallorossi hanno un’opportunità gigantesca dal dischetto. La Roma, in questa stagione, ha sbagliato diversi rigori, abbiamo visto diversi calciatori prendersi la responsabilità di andare al tiro da posizione ravvicinata, come Veretout, Pellegrini o Sergio Oliveira, ma non è sempre andata bene, non è facile mantenere la concentrazione, gli errori sono stati tanti, stavolta è l’ex giocatore del Chelsea, vincitore inoltre della Champions League, a voler tirare, sembra molto convinto, prende subito in mano il pallone, non sembra voler sentire gli altri, vuole calciare e basta, inoltre, per Consigli, non è facile intuire dove potrà direzionare il pallone perchè non conosce le sue preferenze nei tiri dal dischetto, il portiere neroverde si tuffa alla sua sinistra, ma viene spiazzato, visto che la palla si insacca centralmente, un rigore neanche chissà quanto forte, ma calciato con estrema freddezza, è 1-0 per la Roma a non tanto tempo dalla fine della prima metà di gioco. La Roma inizia disastrosamente il secondo tempo, per la terza volta nella sua stagione, si può dire che sia avvenuto un blackout totale, dopo quelli avvenuti contro Juventus e Empoli (anche se, nella trasferta toscana, la vittoria è arrivata lo stesso, del resto, il vantaggio era di 4 reti e subirne 2 non ha cambiato l’esito dell’incontro) la rete arriva quando Kyriakopoulos vede la corsa di Hamed Traorè e lo serve con uno splendido filtrante, gran cross del giocatore del Sassuolo, ma ancora più grande il pasticcio difensivo dei Giallorossi, visto che il traversone viene deviato da Smalling, il suo tocco inganna Rui Patricio, il portiere mette le mani per bloccare ma si scorda il pallone, lasciando che finisca in rete, errore gigantesco sia il suo che quello dell’inglese, ora la squadra di Mourinho deve rifare tutto da capo. E’ una Roma che si è spenta completamente e che lascia fare agli Emiliani quello che vogliono, un’altra gigantesca occasione arriva poco dopo, quando Berardi serve l’autore del cross che ha portato al pareggio, anche se fortuito, che è completamente solo, può anche dare uno sguardo alla porta e calciare completamente indisturbato, poi vede l’inserimento di Frattesi, che Vina si è perso completamente, la palla è sulla corsa per il 16, c’è solo il portiere davanti a lui, calcia ad incrociare, ma si divora completamente il gol del vantaggio neroverde, un errore imperdonabile. Dopo diversi minuti di dominio sassolese, arriva l’atteso gol del 2-1, ancora una volta troppo facile: Berardi mette in mezzo una palla tesa per Hamed Traorè, Karsdorp va a contrasto nella maniera più superficiale possibile, mettendo la gamba con neanche troppa cattiveria e posizionandosi in maniera pessima con il corpo, il giocatore del Sassuolo controlla con una facilità incredibile e poi calcia letteralmente un rigore in movimento, superando senza grandi difficoltà un incolpevole Rui Patricio. Mourinho sembra molto nervoso e, soprattutto dopo le ultime parole dette alla squadra, si vede che è molto arrabbiato e deluso dai suoi, decide quindi di mandare in campo i giocatori più offensivi a sua disposizione, oltre a centrocampisti come Cristante e Veretout, oltre all’esterno Maitland-Niles, l’ex Atalanta si mette a fare il regista come sa fare e dimostra, ancora una volta, quanto sia importante nell’impostazione, la sua palla in verticale, abbastanza tesa, anche se rasoterra, finisce sui piedi di Abraham, che deve giocare spalle alla porta, Ferrari, già ammonito, mette la gamba e va a contrasto cercando di ostacolarlo, ma commette fallo e allora arriva la sanzione più grave, dopo un altro cartellino giallo: l’espulsione, l’inferiorità numerica costringe il Sassuolo a giocare incatenato dietro nel finale di partita. La punizione viene battuta da Pellegrini, il numero 7 sembra essere consapevole che calciare a scavalcare la barriera e fare scendere il pallone in tempo sia abbastanza complicato, così la piazza sul palo di Consigli, cercando di dare forza, ma il portiere in maglia numero 47 non si fa impensierire e blocca. I Neroverdi cercano di proteggere il risultato e di tornare a casa con i 3 punti, tentando di far passare più tempo possibile, ma la squadra della capitale ha lo stesso qualche minuto e qualche manciata di secondi per preparare un assedio finale. Una delle ultime opportunità per portarsi in parità è dalla bandierina, con Veretout che mette in mezzo un cross teso sul primo palo, là dove si trova Cristante, il numero 4 la gira di testa e scavalca Consigli, tenta di salvare Maxime Lopez, sembra riuscirci, il pallone viene calciato e messo fuori dall’area di rigore, tutti i giocatori della Roma alzano le braccia e si girano verso l’arbitro, sembrano convinti che la palla abbia superato la linea di porta, il direttore di gara sente l’orologio vibrare, è gol, ha pareggiato la squadra di Josè Mourinho. Questa sfida è stata molto divertente, ma, alla fine, non ci ha mostrato nulla di nuovo, continuiamo a vedere un Sassuolo che sta compiendo un progetto straordinario (specialmente lavorando sui giovani) e che gioca a calcio benissimo, mentre la Roma continua ad avere i suoi problemi, tanti errori tecnici, una squadra che continua a palleggiare male e meno dell’anno scorso con Fonseca, il punto sa più di consolazione che di altro. Questa è una bella squadra, il progetto della società è straordinario, Mou è al centro e non è minimamente a rischio esonero, ha bisogno dei suoi interpreti semplicemente, bisogna dargli ancora più tempo, inoltre è difficile pensare che non avvenga neanche una minima svolta nel gioco da oggi all’ultimo giorno di campionato, è pur sempre uno dei migliori allenatori della storia del calcio e si è sicuramente reso conto dei problemi che ha la sua squadra.

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