Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

West Ham: alla ricerca dell’Europa che conta- Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti

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Fondato a Londra da un gruppo di operai, il West Ham United Football Club, semplicemente conosciuto come West Ham, è una squadra inglese che attualmente milita in Premier League. La squadra non vanta, ad oggi, moltissimi trofei, avendo vinto “solamente” tre FA Cup ed un Community Shield, oltre ad una Coppa delle Coppe ed una Coppa Intertoto in ambito europeo. L’attuale allenatore degli Hammers è lo scozzese David Moyes, arrivato alla diciannovesima stagione da manager in Premier League e alla quarta consecutiva con gli Irons dopo averli allenati anche nel 2017-18. Lo stadio di casa del club è il London Stadium, un impianto da 60.000 posti, costruito appositamente per le Olimpiadi del 2012 e riconvertito successivamente nella nuova dimora del West Ham, il quale aveva abbandonato lo storico Boleyn Ground nel maggio 2016.

Le origini

La squadra è stata fondata nel 1895 da Arnold Hills, all’epoca direttore di un cantiere navale inglese. Nata con il nome di Thames Iron Workers Football Club, la squadra era stata pensata originariamente come uno svago post-lavoro per gli operai del cantiere. Dopo la vittoria della London League nel 1898, però, gli Irons furono iscritti alla Southern League, prediligendo così più l’aspetto competitivo su quello ludico. Inaspettatamente, arrivò un’ulteriore vittoria in campionato e la squadra poté dunque giocare in First Division, categoria per la quale si rese necessario l’acquisto di giocatori professionisti. Nel giugno 1900 venne quindi sciolto il Thames Iron Workers F.C, e nacque il West Ham United FC, il quale decise di adottare il bordeaux e il celeste (il famoso claret and blue) come colori sociali. La prima vittoria ufficiale del nuovo club arrivò il 1° settembre 1900, con un rotondo 7-0 sul Gravesend. Nel 1919, dopo la Prima guerra mondiale, per via dell’allargamento della seconda divisione da 18 a 22 squadre scelto dalla lega, la squadra si ritrovò in Second Division. Gli Hammers conclusero quella stagione al settimo posto e, poco dopo, cedettero inoltre il loro miglior marcatore, Syd Puddefoot, agli scozzesi del Falkirk per la cifra record di 5.000 sterline. Il 23 aprile 1923, la squadra giocò la sua prima finale di FA Cup, nel vecchio stadio di Wembley, dove si stimava che per l’occasione ci fossero circa 200.000 spettatori. Davanti ad una delle folle più imponenti mai registrate nella storia del calcio, il West Ham venne però sconfitto dal Bolton (0-2) e dovette così rimandare l’appuntamento con il primo titolo nazionale da aggiungere alla propria bacheca. Come consolazione però, gli Hammers vinsero la Second Division, riuscendo a tornare in First DIvision come prima della guerra.

Una foto di Arnold Hills, il principale fondatore del club

La storia recente

Nei primi anni 2000, dopo una serie di stagioni deludenti, la società decise di cambiare allenatore. Uscirono diversi nomi per la panchina degli Hammers, per esempio Alan Curbishley, ex giocatore del West Ham, che aveva ricostruito il Charlton da quando ne era diventato il manager, oppure Steve McClaren, che era stato il vice di Alex Ferguson nel periodo d’oro dello United. Alla fine, arrivò Glenn Roeder, che però non convinse la maggior parte dei tifosi.

Nella stagione 2001-02, nonostante le lamentele dei tifosi per via della partenza lenta della squadra, Roeder venne riconfermato, raggiungendo il settimo posto. Nell’annata successiva, invece, la squadra si ritrovò a lottare per non retrocedere. Con Sunderland e West Bromwich già matematicamente salve, la lotta per non retrocedere fu tra West Ham e Bolton (come nella famosa finale di FA Cup del 1923). Anche grazie alla vittoria dello scontro diretto da parte dei Trotters, il West Ham, nonostante i 42 punti totalizzati, si ritrovò retrocesso in First Division (quella che di lì a poco sarebbe diventata la Championship).

Nonostante le cessioni dei pezzi più pregiati dopo la retrocessione (come per esempio Jermaine Defoe e Frédéric Kanouté al Tottenham), la squadra di Roeder cominciò il campionato da favorita. Dopo una serie di brutti risultati ad inizio stagione, però, Roeder venne esonerato e, temporaneamente, il suo posto venne preso da Trevor Brooking, leggenda del Club con il quale, da giocatore, aveva collezionato la bellezza di 528 partite. Il 29 settembre di quella stagione la squadra giocò inoltre per la prima volta dopo dieci anni il derby contro il Milwall, terminato 1-1. La squadra cercò, per sostituire Brooking, di mettere sotto contratto Alan Pardew, che era però in carica al Reading. La Lega impose a Pardew di rimanere al Reading almeno fino ad ottobre e così il futuro manager degli Hammers poté esordire sulla panchina del West Ham soltanto il 22 ottobre 2003. A fine stagione, la squadra riuscì ad arrivare in finale dei playoff, che venne però persa 2-1 contro il Crystal Palace.

La stagione successiva, nonostante le aspre critiche da parte della tifoseria, la squadra di Pardew riuscì a vincere i playoff, battendo in finale 1-0 il Preston e si conquistò quindi il ritorno in Premier League dopo soli due anni di Purgatorio.

Una foto di Alan Perdaw con due storici acquisti del West Ham, Mascherano e Tevez

Nella stagione 2006-2007, dopo essere stato eliminato dalla Coppa UEFA dal Palermo e non riuscendo a smuovere la squadra dalle ultime tre posizioni, Pardew venne esonerato. Al suo posto subentrò Alan Curbishley, che si occupò di traghettare la squadra per quella stagione, portandola al decimo posto e dimettendosi poi in estate. A sostituirlo arrivò l’ex giocatore italiano Gianfranco Zola, alla sua prima esperienza da allenatore, che fece arrivare gli Hammers al nono posto nonostante a Natale si trovassero ad un solo punto dalla zona retrocessione.

Nella stagione 2009-2010 il club si ritrovò nuovamente a lottare per la salvezza, la quale effettivamente arrivò con due giornate di anticipo, ma che non bastò a Zola per salvare la sua panchina. Nell’annata 2010-11 la squadra fu nuovamente retrocessa, e toccò a Sam Allardyce riportare gli Hammers in Premier. Ci riuscì dopo solamente una stagione, garantendo poi una tranquilla salvezza per le tre annate successive. Alla fine della stagione 2014-2015 il Club annunciò che non sarebbe stato rinnovato il suo contratto e così il posto di Big Sam venne preso dal croato Slaven Bilić, che portò agli Hammers una serie di risultati positivi, come per esempio una vittoria ad Anfield contro il Liverpool per la prima volta da 52 anni.  Alla fine dell’annata, grazie al settimo posto in campionato e alla vittoria dell’FA Cup da parte del Manchester United (già qualificato in Europa), gli Hammers riuscirono a strappare il pass per l’Europa League, salvo poi venire eliminati nella stagione successiva dai rumeni dell’Astra Giurgiu nei preliminari della seconda competizione europea.

Gianfranco Zola al suo arrivo al West Ham

La scorsa stagione

Nella scorsa stagione il West Ham è stata una delle principali sorprese del campionato. Anche grazie agli arrivi del difensore Kurt Zouma per 35 milioni e del trequartista croato Nikola Vlasic (per la stessa cifra), ed ai già presenti in squadra Declan Rice, Jarrod Bowen, Michail Antonio e Tomáš Souček (diventato il capocannoniere della squadra con 10 gol), con Moyes in panchina, gli Hammers sono riusciti ad occupare stabilmente la quarta posizione per buona parte del campionato, chiudendo al settimo posto e qualificandosi così in Conference League. La squadra è arrivata inoltre in semifinale di Europa League, il miglior risultato europeo degli ultimi cinquant’anni, dove è stata poi sconfitta dai futuri campioni dell’Eintracht Francoforte.

Tomáš Souček, uno dei principali gioielli della squadra.

La stagione in corso

Durante questo mercato il Club si è ulteriormente rinforzato, deciso a replicare i buoni risultati della scorsa stagione. L’acquisto principale è stato sicuramente il promettente attaccante italiano Gianluca Scamacca, arrivato dal Sassuolo per 36 milioni di euro. Sono arrivati inoltre Nayef Aguerd, Flynn Downes e Maxwel Cornet, rispettivamente per 35, 12 e 20 milioni, e, da poche ore Thilo Kehrer (dal PSG, dal quale gli Irons hanno anche riscattato il secondo portiere Alphonse Aréola). Dopo un anonimo pre-campionato, la squadra ha esordito abbastanza male in Premier League, perdendo 2-0 in casa contro il Manchester City di Erling Haaland e 1-0, in trasferta, contro il neo-promosso Nottingham Forest. Adesso gli Hammers sperano subito di rifarsi, a partire dalla prossima partita programma stasera contro i danesi del Viborg nell’ultimo turno preliminare di Conference League.

Lo sapevate che…

-Durante la finale della Coppa del Mondo del 1966, portarono alla vittoria l’Inghilterra la tripletta Geoff Hurst, il goal di Martin Peters e Bobby Moore, tutti giocatore del West Ham. Ai tifosi degli Hammers piace pensare che l’abbiano vinta loro quella finale.

-La prima stagione di Slaven Bilic è stata quella in cui il club ha totalizzato il maggior numero di punti nella sua storia in Premier League (62), il maggior numero di gol segnati (65), il minor numero di sconfitte (8) e il minor numero di sconfitte fuori casa in Premier League (5).

-Per ben due anni consecutivi (2015-16 e 2016-17) la squadra è stata eliminata ai preliminari di Europa League dai rumeni dell’Astra Giurgi.

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