Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La Reggiana riacciuffa il pareggio in rimonta: 2-2 contro il Catanzaro

16 min read

Tanto spettacolo allo Stadio Giglio: Reggiana-Catanzaro termina 2-2. I Granata chiudono la stagione con un pareggio contro un avversario di altissimo livello.

La Reggiana conclude la stagione pareggiando contro il Catanzaro, squadra che ha dominato il Girone C. Dopo la brutta prova di Salò, i Granata riescono a realizzare una buona partita e a fermare un avversario molto forte. La partita comincia in salita, con la compagine calabrese che mette a segno due reti nella prima metà dell’incontro, ma i Granata riescono a reagire e, grazie ai sigilli di Pellegrini, infallibile dagli undici metri, e Rosafio, autore di un tiro deviato terminato in rete, a riacciuffare il pari. Purtroppo neanche un successo in questo torneo, ma non bisogna essere delusi, poiché questa squadra ha pur sempre interrotto il cammino di un undici formidabile come quello di Vivarini.

Onore al Genoa

Negli ultimi giorni la città di Genova si é dipinta di rosso e di blu, in occasione della meritata promozione ottenuta dal Grifone. La formazione di Gilardino é infatti riuscita a tornare in Serie A dopo aver scontato un’anno di purgatorio nella divisione inferiore e adesso potrà godersi la massima serie, piazza che merita davvero. La festa é stata probabilmente ancor più sentita dalla tifoseria Genoana, poiché gli eterni rivali della Sampdoria stanno attraversando un periodo burrascoso. I Blucerchiati hanno infatti subito la matematica certezza della retrocessione in B e adesso rischiano davvero il fallimento. Una situazione societaria simile, in Italia, non si vedeva da un bel po’. E, ricordando il sostegno fantastico dei tifosi rossoblù, i quali, nelle settimane scorse, hanno appeso uno striscione con su scritto La festa é anche qui per la Regia in Serie B, adesso facciamo anche noi i nostri più sentiti complimenti per questo meraviglioso traguardo ottenuto da questa fenomenale squadra, che vanta un fascino unico nel nostro calcio. Onore al Genoa e grazie per il supporto.

La festa promozione del Genoa

I giorni prima della partita

I festeggiamenti del popolo granata non sono di certo giunti al termine e, anzi, proseguono anche al di fuori della città di Reggio Emilia. Infatti, Andrea Ruini, amministratore del top sponsor EA Group, nonché fedele sostenitore della Regia, ha celebrato il trionfo della squadra allenata da Diana nel ristorante milanese Iyo Resturant.

Obbligatorio poi condividere questo stupendo filmato pubblicato dalla Reggiana sui suoi profili social, che racchiude tutte le emozione vissute sulla propria pelle dai giocatori e dai tifosi negli ultimi anni.

Le formazioni

Reggiana: Diana stupisce tutti e opta per uno schieramento molto differente rispetto al solito, dando la possibilità a diversi giocatori che hanno trovato poco spazio nel corso di quest’annata di esprimersi in quest’ultimo incontro. E dunque niente 3-5-2, che é stato utilizzato per tutta la stagione (e, probabilmente, anche se dipenderà dagli assesti che la società applicherà alla formazione, sarà anche il modulo della prossima stagione in B), bensì 4-3-3. Venturi in porta. Purtroppo, potrebbe essere la sua ultima partita in granata (si spera ovviamente di no). La retroguardia é formata da Luciani, che oggi gioca nel ruolo di laterale destro, Rozzio, Cauz e Fiamozzi, con quest’ultimo che si abbassa nel ruolo di terzino sinistro in seguito ad un’annata in cui ha ricoperto la posizione di esterno (a tutta fascia). A centrocampo la “novità” é Luca Cigarini, che vince il ballottaggio con Rossi. Al suo fianco Muroni e Vallocchia, dunque Sciaudone non trova spazio dal primo giro di lancette. In attacco tridente formato da Capone, che ha avuto un minutaggio piuttosto basso, e Rosafio, altro calciatore in cerca di conferme. Prima punta Pellegrini.

Catanzaro: 3-5-2 per la compagine calabrese. Fulignati tra i pali, Martinelli, Brighenti e Scognamillo in difesa. A centrocampo Sounas, Ghion e Verna. Sulle fasce Brignola e Vandeputte. In attacco Biasci e Iemmello.

La partita

E’ una partita contro un avversario che ha realizzato un cammino strepitoso, conquistando la vittoria del campionato con largo anticipo, dopo aver infranto ogni tipo di record e dopo aver dominato con una facilità estrema l’intero campionato. La Reggiana ha davanti a sé un avversario di spessore, che adesso può mettere la ciliegina sulla torta portando a casa un altro trofeo: la Supercoppa Serie C. I Granata sono consapevoli che mettere le mani sul trofeo non sarà per nulla semplice, poiché sarebbe necessario trionfare con un margine piuttosto ampio. Tuttavia é un’occasione molto speciale per la formazione di Reggio Emilia, la quale vuole salutare il suo pubblico con una prestazione degna di nota e magari con un successo che coronerebbe una stagione splendida, ricca di successi e terminata con il meritato raggiungimento dell’obiettivo. Inoltre, purtroppo, questa partita sarà l’ultima occasione di vestire il granata per diversi giocatori in scadenza di contratto, che rinnoveranno o meno in base alla loro volontà e alle decisioni di una società ambiziosa che ha intenzione di fare un grande campionato l’anno prossimo, anche nella categoria superiore.

L’ingresso in campo e i due capitani, foto: AC Reggiana

L’incontro prende il via con la squadra di casa che gestisce il primo possesso. Dopo poco più di un giro di lancette si fanno sentire i sostenitori di casa, che cantano Ovunque noi andrem’ per sempre canterem’ “Alé alé alé la Regia alé”! E la compagine ospite si rende protagonista di un inizio di partita piuttosto scoppiettante, con Venturi che, senza faticare più di tanto, in realtà, viene chiamato in causa dopo appena 2 minuti e poco più. La risposta granata arriva con il mancino radente di Vallocchia, innescato da Capone, che però non é in grado di impensierire Fulignati. Rinvio dal fondo per la formazione di Vivarini. Al 12′ il Catanzaro si rende pericoloso sugli sviluppi di una manovra offensiva. Scognamillo, nella metà campo avversaria, ha spazio e conduce la sfera, per poi offrirla a Vandeputte, largo sulla sinistra. Il 27 mette al centro un pallone invitante per Iemmello, che sfugge ad un disattento Cauz e trova la deviazione aerea di testa, non inquadrando però lo specchio della porta. Al quarto d’ora piccola occasione su calcio d’angolo per i Granata, con Cigarini che tocca corto per Vallocchia, quest’ultimo scodella un pallone al centro, prontamente respinto dalla retroguardia calabrese. La sfera schizza dalle parti di Fiamozzi, che sprigiona un tiro, la realizzazione non é però un granché. Al 17′ Rozzio, l’uomo che meno ti aspetti di vedere in quella zona del campo, conquista palla sulla trequarti, per poi andare al tiro di sinistro dalla distanza. Alto sopra la traversa. E al minuto 20 la compagine di Vivarini riesce a realizzare un’azione di una bellezza unica. Martinelli si occupa della battuta di un “innocuo” fallo laterale e offre a Sounas, che gioca al compagno il pallone di ritorno. Il 5 va nuovamente dal 24 con un tocco morbido ed elegante. L’azione prosegue con un altro suggerimento del centrocampista del Catanzaro, il quale restituisce la palla al difensore che si era occupato della rimessa in gioco un attimo prima. Quest’ultimo, indovinate cosa fa… altro passaggio per Sounas, che, con un colpo di tacco meraviglioso, serve Brignola, largo sulla destra. Il 17 propone al centro con un traversone rasoterra e Biasci trafigge Venturi con una conclusione da distanza ridotta. Ma qui c’é poco da dire: azione clamorosa del Catanzaro. Sembrava il Barcellona. Hanno mosso il pallone con una precisione ed una rapidità davvero impressionante e non hanno fatto vedere neanche per un istante la sfera agli avversari. Gol da play-station. Se la Reggiana avesse avuto questa fluidità nel manovrare il pallone negli ultimi 30 metri di campo avrebbe vinto il campionato con un anticipo maggiore. Davvero complimenti alla banda di Vivarini per la realizzazione di questo capolavoro. I calabresi dimostrano così per l’ennesima volta di avere un sopraffino bagaglio tecnico e la Reggiana incassa nuovamente una rete nella fase iniziale di partita. La cosa positiva, però, é che, a differenza della scorsa settimana, sul campo della Feralpi, i ragazzi allenati da Diana stanno disputando, tutto sommato, un incontro positivo, non c’é assolutamente un blackout, per ora, e questo é un segnale positivo. Qui bisogna soltanto riconoscere la bravura dell’avversario, che ha tirato fuori dal cilindro qualcosa di straordinario. Peccato perché i Granata non meritavano di subire un colpo così presto. E, purtroppo, non finisce qua. La grande voglia di inclinare la partita verso la propria sponda manifestata dal Catanzaro sfocia in un’altra interessante manovra offensiva da parte dei Giallorossi. Biasci, in possesso sulla corsia di sinistra, offre al centro per Iemmello, che riceve dopo il velo di Verna. Il centravanti della squadra ospite prende la mira e sprigiona un tiro di destro fantastico. La palla si insacca alla sinistra di Venturi, che non può fare niente. Tiro alto, forte e angolato. Non esiste portiere che possa intervenire su una conclusione così prodigiosa. Raddoppio ospite. Questa squadra é davvero impressionante. Quello che più mi sorprende non é proprio il calcio affascinante che realizza, bensì le giocate dei singoli. Quest’undici ha personalità da vendere e ogni giocatore, dal portiere alla prima punta, ha un carattere unico. Nessuno ha paura di azzardare una giocata individuale e nessuno esita nell’andare al tiro o nel cercare il passaggio complicato. Grandissima formazione. Speriamo che l’anno prossimo possa fare uno sgambetto al Modena o al Parma se non dovessero salire. Congratulazioni ad una squadra che realizza un gioco splendido. E la Reggiana pecca dove il Catanzaro é forte: la fiducia nei propri mezzi. Il nostro problema, rinnovatosi più volte nel corso della stagione, é la testa. Purtroppo spesso si accusa troppo il colpo (Fiorenzuola, Cesena in casa)… e quindi si rischia di buttare le partite perché si stacca la spina. Qui non si é staccata la spina, però indubbiamente ai Granata manca quella personalità che invece gli ospiti hanno. La reazione della Regia é però immediata. Siamo alla mezz’ora e Muroni innesca Vallocchia tra le linee con un passaggio preciso. Quest’ultimo si sposta il pallone e tenta una conclusione affilata dalla distanza. E’ un tiro di mancino abbastanza insidioso, che innesca la risposta di Fulignati, il quale respinge. La sfera resta in area di rigore e Pellegrini prova la respinta da due passi, ma l’estremo difensore del Catanzaro si supera e sfodera un grandissimo riflesso, tenendo ancora immacolata, almeno per qualche istante, la porta. Attenzione però perché l’assedio della Regia non é finito qui. Il centravanti in maglia numero 11 va infatti a raccogliere il pallone in seguito alla grande risposta del portiere avversario, poi serve Rosafio, che, dopo essersi addentrato in area di rigore, subisce l’intervento falloso di Vandeputte e conquista il calcio di rigore. L’ex Sassuolo, Pellegrini, posiziona il pallone sul dischetto. Conclusione di destro, rasoterra, alla sua sinistra. Estremo difensore spiazzato e Reggiana che torna meritatamente in partita. Realizzazione impeccabile del centravanti granata! Rigore battuto perfettamente. Partita riaperta. Ed é festa sugli spalti, con i tifosi della Regia che cantano Ovunque sarai non ti lascerò mai!

Pellegrini infallibile dal dischetto, foto: AC Reggiana

L’esecuzione del centravanti della Regia, foto: AC Reggiana

L’esultanza dell’attaccante granata, foto: AC Reggiana

Nel frattempo il GV grida Via il Sassuolo da Reggio Emilia! Al minuto 42 tornano a minacciare la porta di Venturi gli ospiti. Dopo una serie di scambi tra Ghion e Brignola, la sfera giunge dalle parti di Scognamillo, che trova Vandeputte largo sulla sinistra. Il 27 prova lo spunto e salta Rosafio, successivamente mette in mezzo un pallone morbido. Sounas, completamente libero, sfodera una conclusione al volo di destro che fa venire i brividi al popolo granata. Pallone sul fondo, Catanzaro vicino al tris con un tiro pregevole di Sounas, che non riesce tuttavia a centrare il bersaglio. Avrebbe potuto marcare molto meglio la retroguardia di casa. E intanto sugli spalti si canta E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato! E dopo Ovunque sarai non ti lascerò mai… e… la Reggiana alé! Al minuto 44 proprio il giocatore in maglia numero 24 che aveva sfiorato il gol poco prima finisce sulla lista dei cattivi, primo ammonito della partita. Negli attimi successivi ecco l’assegnazione del recupero: due minuti. In questa manciata di secondi supplementari, però, nessuna squadra riesce a rendersi pericolosa. Tutti negli spogliatoi. E’ una bella Reggiana quella che stiamo vivendo, poiché comunque, nonostante il risultato, é sotto gli occhi di tutti la grande volontà di questa squadra di realizzare una grande partita. Purtroppo, però, non basta, perché, come già detto, la compagine opponente ai Granata ci ha messo carattere, precisione ed ha espresso un calcio frizzante. Giallorossi meritatamente in vantaggio, con i Granata che non demeritano assolutamente, tuttavia.

Le due squadre si apprestano ad iniziare la seconda frazione di gioco senza nessun cambio. Sono i calabresi a muovere il primo pallone. Al 3′ della ripresa fallo degno del migliore difensore centrale di seconda categoria da parte di Muroni. Cartellino giallo per lui. Al minuto 53 Rosafio, in possesso del pallone lungo il corridoio centrale del campo, tra le linee, disegna un passaggio splendido e trova, con una sventagliata incantevole, Pellegrini, che, con un taglio da centravanti puro, attacca la profondità e arpiona la sfera all’interno dell’area. Dopo il controllo, però, deve fare i conti con l’uscita di Fulignati, che lo ostacola sul più bello con un grande intervento. Reggiana vicina al secondo gol. Passaggio straordinario del numero 7 granata.

Pellegrini ostacolato dall’uscita del portiere avversario, foto: AC Reggiana

L’undici di Diana é in partita: sta facendo un gioco piacevole alla vista del pubblico, sta cercando di ristabilire l’equilibrio e si sta rendendo pericoloso con continuità. A due giri di lancette dallo scoccare dell’ora di gioco la Regia prova a minacciare la porta avversaria. Cigarini scambia con Capone, poi muove la palla orizzontalmente, innescando Vallocchia. Il 6 della squadra di casa offre, in seguito ad un prestigioso gioco di gambe, a Rosafio, largo sulla destra. Quest’ultimo riceve, si accentra e poi sprigiona una conclusione di mancino, che viene deviata da Brighenti, il quale beffa il suo stesso portiere e rimette in carreggiata la squadra di casa. I Granata ristabiliscono l’equilibrio: é 2-2 al Giglio! Che bella partita! E comunque é una gioia personale importante per il centravanti della Reggiana, che, dopo essere stato assillato dalle asfissianti critiche, sta realizzando una partita degna di nota e si sta prendendo la sua rivincita. In tanti mettono in discussione il suo futuro, io continuo a restare dell’idea che, per caratteristiche (non necessariamente per incisività), sarebbe una soluzione di discreto valore per la squadra dell’anno prossimo. Non é una punta: gioca ovunque. Va a prendere il pallone tra le linee, imposta, fa salire, ha l’uno contro uno… purtroppo non é stato decisivo come lo scorso anno e non l’ha certamente aiutato il fatto che diversa gente abbia dubitato di lui dopo delle prove al di sotto delle aspettative, ma resta un calciatore di grande utilità, anche per via della sua duttilità.

Rosafio esulta assieme a Rozzio dopo aver trovato la via del gol, foto: AC Reggiana

Rosafio festeggia con la panchina, foto: AC Reggiana

All’ora di gioco Vivarini prova due soluzioni interessanti: Curcio e Tentardini. Biasci e Brignola gli cedono i loro posti in campo. Diana risponde al collega in veste giallorossa optando a sua volta per una duplice modifica al suo undici: dentro Sciaudone e Lanini, fuori Vallocchia e Pellegrini. Al 67′ viva discussione tra Sciaudone e Scognamillo, con il giocatore in maglia granata che quasi si tramuta in un sostenitore del Millwall e, dopo qualche reciproco “complimento”, si arriva anche alle mani. Giallo per entrambi. A poco più di 17 minuti dal 90′ i Granata rischiano in fase di uscita dalle retrovie, con la pressione avversaria che si rivela efficace. Verna riconquista alto il pallone per poi affidarlo a Iemmello, che apparecchia la tavola per la conclusione di Sounas, la quale viene tuttavia deviata dalla difesa della Reggiana. La sfera schizza dalle parti del numero 8 della compagine opponente alla Reggiana, che si era reso autore del precedente recupero del pallone. Propone al centro con un passaggio rasoterra, Cigarini si intromette e, con il piede, interviene, facendo finire la sfera fuori dall’area di rigore. Ghion ci prova dalla distanza e, con un tiro radente, minaccia Venturi. Palla fuori di pochissimo. E adesso si torna a gridare Via il Sassuolo da Reggio Emilia! Al 74′ Diana apporta delle altre modifiche alla sua formazione: escono Rosafio e Cigarini, autori di due prove di ottimo livello, entrano Guglielmotti e Rossi. Nel frattempo, i tifosi della Regia cantano Sei l’unico mio amor! Doppio cambio anche per gli ospiti: dentro Bombagi e Pontissimo, fuori Sounas e Verna. A 14 dal 90′ proseguono le minacce degli ospiti, i quali hanno rinforzato la loro artiglieria tramite le sostituzioni avvenute nel corso della seconda metà di partita. Il numero 10 citato poco fa, Bombagi, serve Vandeputte, che suggerisce al centro per Pontisso, altro calciatore sceso in campo da qualche istante, il quale va al tiro verso lo specchio. Conclusione improvvisa, ma né particolarmente potente, né angolata. Venturi si distende, comoda presa per lui. E’ botta e risposta tra le due formazioni. Ora anche Sciaudone si iscrive alla partita. Siamo al minuto 77 e Muroni trova un guizzo per vie centrali, poi lascia a Capone, che serve magnificamente il numero 88, il quale controlla e azzarda un tiro dalla notevole distanza. E’ una conclusione davvero insidiosa e il pallone si spegne sul fondo dopo aver quasi accarezzato la parte superiore della traversa. Ha provato la soluzione individuale e ha fatto bene. A 11 dal 90′ Vandeputte sottrae la sfera ad un lezioso Capone, poi si dirige minacciosamente verso il bersaglio grande e tenta la conclusione dalla distanza. Tiro alto di pochissimo. Ammonito, un attimo dopo, per proteste, Jack Venturi. All’82’ Diana sostituisce il centravanti in maglia numero 28 con Varela. Al minuto 87 esce Iemmello, che era stato ammonito per perdita di tempo, entra Cianci. Un istante più tardi la Reggiana si affaccia dalle parti di Fulignati. Cauz conduce la sfera, per poi cederla a Lanini, che riceve sulla sinistra. Quest’ultimo tenta la soluzione personale e si accentra, per poi provare una velenosa conclusione di destro, sul primo palo. La palla si esaurisce sul fondo dopo il buono spunto del fantasista della squadra di casa. Al 90′ ecco l’annuncio del recupero: 5 giri di orologio. Negli ultimi giri di lancette nulla di particolarmente saliente accade. Cala il sipario: Reggiana-Catanzaro termina 2-2. La squadra ospite può festeggiare la vittoria della Supercoppa Serie C, riconoscimento meritato che corona un’annata spettacolare. L’undici di Diana può tuttavia ritenersi soddisfatto, dopo aver tenuto testa ad una squadra di cui si é parlato tantissimo negli ultimi mesi, a causa dei grandi risultati ottenuti.

Gruppo Vandelli, foto: AC Reggiana

Una presenza speciale, al Giglio

Allo Stadio Giglio c’era, per celebrare la Festa della Mamma, una persona molto speciale per quanto riguarda il mondo granata: Ada Braghiroli, 102 anni, fedelissima sostenitrice della formazione di Reggio Emilia. Si é goduta la partita e il Direttore Generale Vittorio Cattani, a fine gara, l’ha portata sotto la Curva. Bel gesto da parte della società.

Ada Braghiroli, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Ada Braghiroli e Vittorio Cattani sotto la Sud, foto: AC Reggiana

Commento

Una Bella Reggiana. Si é certamente vista una squadra con un piglio diverso rispetto a quella di Salò. Nettamente più determinati rispetto appunto all’ultimo impegno, i Granata hanno realizzato una prestazione davvero importante, ricca di sacrifici da parte di tutti. Abbiamo rimontato due gol ad una squadra formidabile e, secondo me, possiamo essere contenti. Peccato per le due reti subite, ma va riconosciuto il merito dell’avversario. Adesso dobbiamo essere ancor più fiduciosi, perché abbiamo avuto la dimostrazione, l’ennesima dimostrazione, che non ci sono avversari che l’undici di Diana non possa sconfiggere.

Innanzitutto provo a fare una riflessione sul modulo: secondo me ha funzionato molto bene e Diana ha eseguito una scelta importante. Sono dell’idea che questa sia una soluzione niente male in vista delle partite contro squadre offensivamente dotate, mi dà l’impressione che ci sia una maggiore solidità difensiva. L’unica cosa che non mi convince é la scarsità di uno contro uno tentati dagli esterni, che, con questo schieramento, possono esprimere molto di meno le proprie capacità tecniche. Si é sentita parecchio la mancanza di Guglielmotti, che ha meritato un po’ di riposo in seguito alla gara contro la Feralpi. Ha giocato poco, ma bene. Bravo Venturi, che non ha potuto niente sui due gol e, quando é stato interpellato, ha risposto con interventi prestigiosi. Spero con tutto il cuore che questa non sia stata la sua ultima partita a Reggio Emilia. Jack non si tocca. Luciani é stato appariscente: chiamato poche volte in causa, ma ordinato con il pallone tra i piedi. Rozzio solita e solida certezza, che blinda la porta dell’estremo difensore granata con la sua fisicità. Cauz é un gran difensore. Prestazione niente male, non solo per quanto riguarda la fase difensiva, poiché quando si sgancia e sale per andare a rendersi pericoloso coi suoi centimetri sui cross rappresenta una soluzione importante e stabilisce una superiorità numerica nella zona di campo presidiata dalla retroguardia avversaria. Fiamozzi, pian piano, mi ha convinto. Avevo tanti dubbi su di lui, all’inizio, e adesso si é ambientato. Chiude gli spazi e smista correttamente la palla, buona prova per lui. Cigarini? Con lui la squadra ha un volto diverso. Testa, regia, visione di gioco, sia lui che Rossi sono soluzioni importanti per il calcio della Reggiana, ma la sua bravura in fase di impostazione é sbalorditiva. Con lui ed il 5, quando sarà chiamato in causa, il centrocampo della squadra allenata da Diana é in buone mani. Muroni impreciso ma, tutto sommato, autore di una buona prestazione. Niente male Vallocchia, che ha tanta personalità e pulisce i palloni che gli arrivano nella sua zona. Capitolo Capone: é indubbiamente un centravanti molto forte tecnicamente, se avesse trovato fiducia (e minutaggio) prima… resta un oggetto misterioso, ma oggi mi é piaciuto. Rosafio piuttosto bene. Aveva voglia di ribadire quanto ci tenesse alla squadra per cui gioca, indipendentemente da quale sarà il suo futuro. Il gol del pari deriva da un suo brillante spunto e da una sua conclusione sporcata. E continuo a rimanere incantato dal suo stile di gioco e da come si muove. Non é una punta, va a ricevere a centrocampo e poi smista come un regista. Pellegrini, come al solito, non delude. Freddo dal dischetto e particolarmente ispirato, si dimostra nuovamente un calciatore degno di giocare in B. Lanini: tanti sforzi, poca efficacia, purtroppo. Non male Sciaudone, che ha inoltre sfiorato il gol. Rossi sempre al top, come al solito: ordine e precisione a metà campo. Guglielmotti si nota poco visto il ridotto minutaggio, ma tutto sommato bene. Varela senza voto, schierato verso la fine da Diana.

Venturi 6

Luciani 5,5

Foto: AC Reggiana

Rozzio 6

Foto: AC Reggiana

Cauz 6

Foto: AC Reggiana

Fiamozzi 6

Foto: AC Reggiana

Muroni 5,5

Foto: AC Reggiana

Cigarini 6

Foto: AC Reggiana

Vallocchia 6

Foto: AC Reggiana

Rosafio 6,5

Foto: AC Reggiana

Pellegrini 6,5

Foto: AC Reggiana

Capone 6

Foto: AC Reggiana

Diana 6,5

Lanini 6

Sciaudone 6

Rossi 6

Guglielmotti 6

Varela s.v

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