Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Un rigore di Moncini nel finale punisce i Granata: 1-1 tra Reggiana e Brescia

15 min read

La Reggiana conquista un punto dalla partita con il Brescia: a segno Girma per i Granata, pareggia i conti su rigore Moncini

Grande beffa per l’undici di Nesta, che, dopo una lunga partita molto complessa, era riuscita a portarsi in vantaggio, ma ha poi visto il sogno dei tre punti sgretolarsi, in seguito ad un rigore causato da Antiste verso il tramonto della gara e trasformato da un freddo Moncini. Va a segno Girma per l’undici di casa, che, però, più tardi viene anche espulso e lascia la squadra in 10. Prossimo impegno sabato in casa contro la Sampdoria.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

Lo Stadio Giglio ha ospitato il convegno nazionale “Non è solo un gioco”. Si tratta di un progetto organizzato dalla società granata in collaborazione con Assocalciatori e Lega Serie B. Proprio da questo evento è partito l'”Intergrity Tour”, progetto che coinvolgerà tutte le società iscritte al campionato in cui militano i Granata. Presenti all’evento diversi dirigenti e giocatori del club, oltre che Mauro Balata, presidente appunto della Lega B, e Umberto Calcagno, presidente di AIC.

La Reggiana ha poi partecipato alla raccolta fondi per la struttura oncologica dell’ospedale Santa Maria Nuova. La società ha donato una maglia da gioco all’associazione “Il Giorno Dopo”, che sarà messa all’asta per raccogliere ulteriori risorse da destinare al Dottorato di Ricerca di Unimore sui tumori femminili presso la SOC di Oncologia.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Il tecnico della Reggiana ha rilasciato una lunga serie di dichiarazioni particolarmente interessanti in conferenza stampa, alla vigilia di questa partita, analizzando i problemi del proprio undici e parlando della gara complicata che dovrà affrontare con i suoi ragazzi. Innanzitutto, facendo riferimento al derby con il Modena in particolare, ha parlato dell’atteggiamento con cui la sua Reggiana scende in campo:“Stiamo ragionando su come cercare di avere un impatto sulla partita diverso”. Dopodichè, parlando soprattutto – immagino – di giocatori come Romagna, Cigarini, Crnigoj e Vido (gente che ha giocato anche in A), ha detto:“Dobbiamo ricostruire un gruppo di giocatori esperti”. Ha inoltre speso due parole sulle condizioni fisiche dell’appena citato Romagna, reduce da un infortunio che l’ha tenuto ai box per un bel po’:“Romagna è a disposizione, adesso vediamo come sfruttarlo”, aggiungendo, però, che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Oltre a sottolineare i problemi del reparto offensivo, ha rilasciato un paio di dichiarazioni sull’organico, come già detto, in parte, prima:“Tante volte avremmo bisogno di più giocatori per metter giù soluzioni diverse” (sono tanti, infatti, i calciatori che non sono a disposizione in questo momento), seguito da:“In questo momento abbiamo bisogno di un gruppo di giocatori esperti che tengano su la baracca”.

Le formazioni

Reggiana: Nesta cambia modulo e passa ad una difesa a 3, capace di evolversi in una retroguardia a 5 con gli abbassamenti degli esterni. A difesa della porta di Bardi ci sono Marcandalli, Romagna – finalmente tornato a disposizione, seppur non giocherà circa un’ora – e Sampirisi. Sulle fasce Libutti e Fiamozzi, in mezzo Melegoni, Nardi e Bianco. Alle spalle di Antiste, unica punta in questo 3-5-1-1, Portanova. 
Brescia: I lombardi rispondono con uno schieramento molto simile, ovvero un 3-4-2-1. Lezzerini tra i pali, Mangraviti, Cistana e Adorni compongono il reparto arretrato. Sul lato sinistro Jallow, dalla parte opposta Dickman. In mezzo al campo De Looi e Bisoli, più avanti Galazzi e Bjarnason. In attacco Borrelli.

La partita

Al Giglio di Reggio Emilia arriva il Brescia, compagine di quasi metà classifica – in una graduatoria che vede un folto numero di squadre raccolte in pochi punti -, reduce da una schiacciante vittoria per 3-1 contro la Sampdoria. I Biancazzurri hanno aperto la stagione sconfiggendo per 1-0 il Cosenza, cominciando il proprio cammino in B in ritardo (la famosa vicenda che ha portato il campionato ad iniziare senza ancora conoscere tutte e 20 le squadre partecipanti). Quest’undici, che aveva, inizialmente, al timone Gastaldello, ha avuto un approccio positivo al torneo, restando imbattuto fino a fine novembre, quando è arrivata la prima caduta, contro il Modena. Questo insuccesso è stato seguito da serie di partite deludenti e cocenti disfatte contro Bari, Cittadella, Palermo e Cremonese. Ha poi ereditato il comando di questa formazione Maran, allenatore particolarmente esperto, che sta, pian piano, raddrizzando la situazione, ha infatti pareggiato contro Pisa e Sudtirol e vinto, come detto in apertura, contro i Blucerchiati.

I bambini che accompagnano i giocatori nel tunnel prima dell’ingresso in campo, foto: AC Reggiana

Le due formazioni si dispongono sulla classica fila orizzontale per l’entrata, foto: AC Reggiana

Saluto tra i capitani, foto: AC Reggiana

Si parte con il primo possesso che viene gestito dagli ospiti. Al 3′ i Biancazzurri conquistano il primo giro dalla bandierina, grazie ad un errore di Romagna, impreciso in un retropassaggio complicato. Da questo angolo ne scaturisce un altro, in seguito ad una contesa della sfera tra Nardi e Van de Looi, che ha premiato il secondo citato. Non riesce, però, a rendersi pericoloso il Brescia. Al minuto 8 prova la soluzione individuale Galazzi, Bardi interviene e devia, Borrelli fa scudo attorno alla sfera e porta a casa un nuovo corner. Non accade nulla di degno di nota neanche sugli sviluppi di questa situazione. Pochi minuti più tardi Borrelli arriva a colpire di testa in area di rigore, in seguito ad un traversone disegnato da Jallow. Il portiere della formazione della Città del Tricolore si trova il pallone tra le braccia, c’era però fallo in attacco. Poco dopo il quarto d’ora si iscrivono definitivamente alla partita i padroni di casa con un tentativo da fuori di Bianco, che viene murato, la sfera torna dalle sue parti, così abbozza un’altra conclusione, anch’essa respinta. Al giro di lancette numero 19 interessante chance su calcio di punizione per gli ospiti. Sul punto di battuta c’è il citato poco fa Galazzi, scatenato in questa fase di partita, che scavalca la barriera con un mancino tagliente, ma non riesce a centrare lo specchio, scavalcando la traversa, seppur non di molto, e spedendo sul fondo. La gara non si accende e non riesce a farsi interessante, entrambe le formazioni optano per la prudenza, senza mai affondare il colpo e continuando a studiarsi. Primo tempo privo di grandi emozioni. Al 27′ Nardi premia un inserimento di Melegoni e gli offre una palla interessante, il 72 cerca il tiro verso il bersaglio, ma impatta malissimo: sarà addirittura rimessa laterale per gli ospiti. Lodevole, comunque, questa manovra offensiva eseguita dalla Regia. A 10 dal terzo quarto d’ora di partita Nardi si fa soffiare la sfera da Borrelli ed è costretto a spendere il cartellino per evitare la ripartenza lombarda. Al minuto 43 grande chance per i Granata, con un contropiede orchestrato da Bianco, che percorre tutto il corridoio centrale a gran velocità, per poi proporre al nominato poco fa Melegoni, che tenta il passaggio di ritorno. Il 42, probabilmente sfinito in seguito alla lunga cavalcata con la sfera incollata al piede, non riesce ad andare al tiro, ostacolato anche da De Looi, spazza poi Bisoli. Sfuma una grande occasione, forse la più ghiotta di questi primi noiosi 45 giri di lancette. Poco più tardi vengono annunciati i minuti di recupero: saranno 2. Nemmeno in questi ultimi istanti, nell’extra time, accade qualcosa di entusiasmante, si va a riposo con la partita che non si smuove dal risultato di partenza. Meglio i Biancazzurri all’inizio, che hanno manifestato, almeno a tratti, la propria superiorità, costruendo un maggior numero di occasioni, seppur non tutte realmente pericolose. Della banda di Nesta si può sicuramente premiare una volontà di assumere un’identità di gioco precisa, in un primo tempo in cui si è vista una squadra governare i palloni a propria disposizione con una certa cautela. Manca però qualcosa negli ultimi metri: troppe poche opportunità, i tiri sono un evento raro e manca qualcosa che inneschi Portanova e il nostro 72 ex Genoa, che non sono riusciti a fungere da collante tra un centrocampo attivo e un attacco – Antiste, unica punta – un po’ ad intermittenza, a causa anche delle già citate scarse possibilità avute a propria disposizione.

Un’immagine del primo tempo, foto: AC Reggiana

La ripresa, nella speranza che possa assumere un copione maggiormente avvincente rispetto alla prima metà, prende il via con la squadra di casa che dà il primo calcio alla sfera. Ci sono novità per quanto riguarda proprio la formazione della Reggiana: fuori Melegoni, dentro Girma. Inizio arrembante da parte dell’undici di Nesta, che, dopo poco più di un minuto, si è già proposto nella metà campo avversaria. Sampirisi riesce, infatti, tramite un suggerimento profondo sulla corsia di destra, a trovare Antiste, che serve Nardi, il quale ricambia il favore, restituendo. Il centravanti in casacca 28 si accentra, poi trasmette a Bianco, che mette al centro con un traversone intrigante. Portanova e l’appena nominato Girma quasi bisticciano per chi debba andare al tiro, alla fine calcia l’80, che colpisce il palo. Ad un passo dal vantaggio i Granata! Chance poco più tardi per il Brescia su calcio d’angolo, con un cross velenoso di Galazzi, allontana con i pugni Bardi. Al minuto 52 ci prova anche Jallow, che sprigiona un tiro innocuo, che viene pure sporcato e termina tra i guantoni dell’estremo difensore classe 1992. Nel frattempo giungono pessime notizie dal terreno di gioco: Marcandalli accusa un problema fisico e si accascia per terra. Per fortuna si rialza e dà l’impressione di poter restare sul manto erboso del Giglio. Al 55′ Romagna lotta a centrocampo per la conquista della sfera prima con Bjarnason poi con Borreli, un intervento scorretto ai danni di quest’ultimo gli costa il giallo. All’ora di gioco anche Nardi, rispolverato in questa gara dal mister della Regia, lascia il campo assieme allo staff medico, non si sa se potrà riprendere il suo match. Ci prova poco più tardi dalla bandierina la banda di Maran, con un’incornata di Adorni, dopo una sfera scodellata nella zona calda da Dickman, che, però, non inquadra lo specchio. Nel frattempo Nesta corre ai ripari e sostituisce gli acciaccati Marcandalli e Nardi, già nominati in precedenza, ereditano i loro posti in campo Szyminski e Da Riva. Reggiana a trazione offensiva per questa mezz’ora scarsa rimanente: si accomoda in panchina anche Romagna, non in grado di sostenere una partita intera, come anticipato, effettua il suo ingresso Varela. Il Brescia aspetta circa 5 minuti per rispondere con delle modifiche al proprio undici: iniziano le partite di Olzer e Bertagnoli, giungono al termine quelle di Jallow e Galazzi. Al settantesimo giro di lancette Antiste serve proprio uno dei subentrati, ovvero l’attaccante ex Gladiator, ci troviamo sulla fascia destra, il 7 cerca di superare Adorni, che lo ferma irregolarmente. Reclamano un rigore i giocatori della squadra di casa, che sostengono che il contatto tra i due sia avvenuto in area, o quantomeno sulla linea che delimita essa (ricordiamo che, se il fallo avviene appunto sulla linea, dovrebbe venire assegnato il penalty). L’arbitro fischia un calcio di punizione, ma deve ancora avvenire il confronto con il VAR. Un check da parte di quest’ultimo conferma la decisione di campo, dunque niente tiro dal dischetto per la squadra della Città del Tricolore. Si occupa della battuta Portanova, che calcia sul primo palo, superando il muro eretto da Lezzerini, il quale sfodera un grande riflesso e mantiene il risultato ancorato allo 0-0. Si gioca due carte interessanti Maran subito dopo: lascia il campo Borrelli, al suo posto Moncini, out anche Bjarnason, spazio per Bianchi. Altro cambio in casa Reggiana negli istanti successivi: Gondo rileva Fiamozzi, il tecnico della Regia vuole trovare la via del gol. Al 76′ Bianco pesca, con una sventagliata, Varela, largo sulla destra, che prova una sgasata delle sue sulla fascia, con Bertagnoli che non riesce ad arginarlo. Il giocatore dell’undici di casa poi mette un pallone teso in area di rigore e, da un rimpallo tra Dickman e Girma – tocca per primo il giocatore del Brescia, per secondo quello in maglia granata -, scaturisce la rete che vale il vantaggio dei padroni di casa!

Il gol della Reggiana in un disegno di Simone Ferrarini

Il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Girma celebra il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

L’autore del gol si gode il momento con Varela e Antiste, foto: AC Reggiana

Si unisce anche Sampirisi, foto: AC Reggiana

Festa per la Regia, foto: AC Reggiana

La reazione dei Bresciani è, però, immediata: il nominato in occasione del gol Dickman invita ad andare al tiro Bianchi, con un passaggio al volo molto interessante, ma il tiro del 9 si esaurisce sulla sagoma di Portanova, che respinge. Poco dopo gesto piuttosto antisportivo da parte del 24 della compagine ospite, che spinge l’autore dell’1-0 nei pressi dei cartelloni pubblicitari, finisce addirittura fuori dal campo l’80, giallo inevitabile. Viene inspiegabilmente ammonito anche il trequartista della squadra della Città del Tricolore, sanzione che peserà parecchio, come vedremo. Questo cartellino, però, non ha senso. Al minuto 80 Gondo prolunga di testa una palla arrivatagli da una rimessa laterale, il giocatore andato a segno poco prima, in qualche modo, fa scorrere, ne approfitta Varela, che si lancia verso la porta, che è spalancata davanti a lui. Purtroppo, però, si allunga il pallone, interviene Dickman e, a sua volta, il giocatore della Guinea Bissau entra in scivolata, commettendo fallo e finendo sulla lista dei cattivi. Questa era la palla del raddoppio, grave errore non aver colto quest’opportunità. Maran si fruga tra le tasche e trova Ferro: qualche minuto per lui in questa fase finale di gara. Si tratta di un 2004 all’esordio in cadetteria, esce Adorni. All’84’ ruvido duello per l’ottenimento della sfera tra Cistana e Da Riva, ha la meglio il primo citato, che poi salta anche Girma, il quale affonda il tackle e commette fallo, secondo giallo per lui, Reggiana in inferiorità numerica in questi ultimi giri di lancette. A circa 3 e mezzo dal minuto 90 finisce sul taccuino dell’arbitro anche De Looi. All’89’ Olzer, circondato da maglie granata, si lascia cadere in area, per il direttore di gara è tutto buono, la sfera viene raccolta da Bianchi, che viene steso da Antiste ed è calcio di rigore. Il VAR, dopo un’infinita revisione, decide di non richiamare al monitor il direttore di gara e di non cambiare la scelta presa sul terreno di gioco. Dal dischetto va Moncini, che calcia alla sua sinistra, indovina l’angolo Bardi, ma non basta. Pareggio Brescia. La Regia vede il sogno dei tre punti smaterializzarsi. In questo interminabile extra time – 8 giri di lancette – il Brescia acquisisce la supremazia del gioco, che non aveva avuto in tutta la seconda metà di partita, e cerca addirittura la rete del vantaggio. Granata che sono rintanati nella propria metà di campo e che devono difendere con un uomo in meno. Verso lo scadere del tempo aggiuntivo Bertagnoli soffoca un’accelerazione di Varela sulla corsia di destra, cartellino per lui. L’ultima occasione della partita ce l’hanno i Granata. Libutti, con un lancio, trova Sampirisi, che, di testa, offre a Portanova, il quale non riesce a ritagliarsi lo spazio per girarsi, così decide di restituire al 31, che va alla conclusione, che viene però murata. La sfera rimane lì, così, da terra, l’ex Frosinone propone al centro per Da Riva, che non riesce, però, ad indirizzare verso il bersaglio.

Un’immagine di quest’azione, foto: AC Reggiana

Nient’altro da riportare per quanto riguarda quest’intensa conclusione della partita. Dopo oltre 100 minuti di incontro arriva il triplice fischio: Reggiana-Brescia finisce 1-1.

I giocatori salutano i tifosi, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Commento e opinioni personali

E’ davvero un peccato non essere riusciti a conquistare i 3 punti. All’inizio, dopo aver visto un po’ di occasioni costruite dal Brescia, pensavo che non saremmo mai riusciti a vincere, tuttavia, in seguito ad un cambio di atteggiamento – si è vista una squadra più motivata nella ripresa -, siamo riusciti a farci sentire, a fare la partita. Lì, dopo un paio di opportunità di segnare alquanto allettanti, ho iniziato a capire che, in qualche modo, ce l’avremmo potuta fare. Ciò non nasconde di certo, però, il fatto che la fase offensiva non vada per niente bene. Abbiamo fatto fatica ad arrivare negli ultimi 20-25 metri, abbiamo tirato pochissime volte e, alla fine dei conti, abbiamo creato meno azioni pericolose di loro. Tuttavia, il mantenimento della porta inviolata per la stragrande maggioranza della partita sottolinea il fatto che la fase difensiva, tornata sotto il controllo dell’esperienza di Romagna, è stata quasi impeccabile. Ogni partita si evolve in maniera diversa, ma, se non fossimo così sterili là davanti, forse non dovremmo nemmeno stare a discutere del rigore che gli hanno dato o di quel fallo subito da Varela al limite dell’are di rigore. Se riuscissimo a ritrovare Portanova e un altro centrocampista che sia in grado di valorizzare i movimenti di Antiste, allora seriamente potremmo chiudere la partita. La Reggiana di inizio anno, con una rosa completa, secondo me, sarebbe potuta andare all’intervallo in vantaggio di una rete. Poi, magari, avrebbe chiuso l’incontro nella seconda metà e successivamente avrebbe amministrato la partita. Purtroppo, però, adesso, ci ritroviamo in una situazione di grande emergenza, con tanti giocatori non indispensabili, ma quantomeno utili, che ci vengono a mancare e, di conseguenza, i risultati non sono più quelli di un po’ di tempo fa. E, purtroppo, perdiamo pezzi di continuo: ogni settimana c’è un infortunato nuovo. Gente come Pajac, Crnigoj e Melegoni non è ancora al top della condizione e siamo a dicembre. E il fatto che abbiano riportato problemi a partita in corso sia Marcandalli che Nardi (quest’ultimo forse maggiormente esposto a guai di natura muscolare visto il lungo periodo senza scendere in campo al Giglio o in trasferta) mi fa pensare che la situazione non sia cambiata più di tanto.

Per l’analisi giocatore per giocatore, parto, come mio solito, da Bardi: ha vissuto partite più complicate, tuttavia ti garantisce sempre una grande sicurezza tra i pali. Sampirisi, Marcandalli e Romagna hanno, secondo me, lavorato molto bene in difesa, concedendo davvero pochi spiragli. E, secondo me, Nesta potrebbe prendere in considerazione più spesso questo tipo di retroguardia. Bene sulle corsie laterali sia Libutti che Fiamozzi (due che avevano già giocato a tutta fascia con Diana), che, secondo me, hanno fatto una partita non ricca di giocate eclatanti, ma comunque di grande sacrificio, di grande interpretazione del ruolo. Hanno sia spinto che difeso molto bene. Nardi mi piace, penso che andrebbe preso in considerazione più spesso. In questo match gli è stata concessa meno libertà, si è dovuto sacrificare un po’ di più nel gioco sporco, esprimendosi meno attraverso la sua creatività: prestazione, comunque, positiva. Bianco è tornato quello di prima. Si era un po’ perso (ed è più che comprensibile, visto che gioca di continuo e che ha avuto pure la Nazionale), ma abbiamo ritrovato quel giocatore tecnico, dalla grande personalità, imprevedibilità e capacità di impostazione. Melegoni non è mai realmente entrato in partita. Ha provato a farsi sentire qualche volta, senza però graffiare. Non si vede molto spesso, non riesce ad attivare l’attaccante. Portanova si è perso, purtroppo. Dov’è finito il giocatore che aveva un impatto devastante su tutte le partite? Quello che tira da fuori, che sulla trequarti ha inventiva, che lega con le punte? Antiste, rigore a parte, non mi è dispiaciuto particolarmente. Secondo me non ha fatto una partita pessima, ovvio è che quell’ingenuità ci è costata 2 punti. Passiamo ai subentrati. Szyminski ha messo ordine e non ha di certo sfigurato. Da Riva deve ancora calarsi nella parte (gli do “senza voto”, perchè, non trattandosi, alla fine, di voti da fantacalcio, ma solo di pagelle, non penso ne valga la pena per quel poco che ho visto). Girma ha cambiato la partita in positivo, peccato poi per il cartellino rosso. Non so se sia stato corretto ammonirlo la prima volta, ma il secondo fallo poteva risparmiarselo. La valutazione è una sorta di media tra il sigillo decisivo e l’errore banale e grave. Molto bene Varela, che ha provato a spaccare la partita e ha portato sconquasso tra le maglie dei giocatori del Brescia. Non ha saputo sfruttare, tuttavia, l’azione che poteva chiudere il discorso. Di Gondo non ho visto tanto, quindi faccio lo stesso discorso fatto con il nostro numero 21. Nesta, secondo me, ha fatto il possibile. Con grandi limiti di organico, ha schierato una squadra competitiva, che ha saputo farsi valere. Inoltre, ha, secondo me, scoperto una soluzione interessante anche per il futuro, ovvero questo modulo con la retroguardia a 3, capace di tramutarsi in difesa a 5 con gli abbassamenti di Libutti e Fiamozzi. Sabato prossimo ci sarà la Sampdoria e sarà importante creare un’atmosfera che possa aiutare la squadra al Giglio, pertanto bisogna arrivare a riempire lo stadio il più possibile.

Bardi 6

L’estremo difensore della Regia si trova la sfera tra le braccia, foto: AC Reggiana

Sampirisi 6

Il 31 dei Granata, foto: AC Reggiana

Romagna 6,5

Marcandalli 6

Il giocatore di proprietà del Genoa, foto: AC Reggiana

Fiamozzi 6,5

Il tanto criticato Fiamozzi ha finalmente mostrato le proprie qualità, foto: AC Reggiana

Bianco 6,5

Il ragazzo scuola Fiorentina, autore di una super partita, foto: AC Reggiana

Nardi 6

Uno dei giocatori rispolverati da Nesta, prestazione positiva la sua, foto: AC Reggiana

Melegoni 5

L’ex Standard Liegi, partita non brillante per lui, foto: AC Reggiana

Portanova 5,5

Non riesce più a brillare il classe 2000, foto: AC Reggiana

Libutti 6,5

“Libu” con il pallone tra i piedi, foto: AC Reggiana

Antiste 5,5

Il centravanti di proprietà del Sassuolo, foto: AC Reggiana

Szyminski 6

Girma 6

Varela 6

L’incontenibile centravanti della Regia, foto: AC Reggiana

Da Riva s.v.

Gondo s.v.

Nesta 6,5

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