Novembre 3, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Reggiana 1-0 Virtus Entella, la speranza non muore e la Regia ci crede

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Una partita che non scorderemo mai. Una Regia che la sblocca verso la fine con la rete di Rosafio, che condanna una Virtus Entella capace di mettere in difficoltà la formazione granata, ma non di capitalizzare tutte le occasioni avute, anche se va detto che la Reggiana ha fatto una bella partita difensivamente. Non la migliore partita dei Granata in stagione, ma sicuramente una delle più belle dal punto di vista emotivo, perchè quel gol, che difficilmente scorderemo, ha scatenato un’adrenalina fantastica sia ai giocatori che ai tifosi. Ora si pensa alla trasferta di Teramo, che non si può sbagliare e che ha una grande importanza, si può continuare a sognare nonostante sia complicato terminare il campionato da primi in classifica.

Il pre-partita

Il pre-partita è il solito: fuori dallo Stadio Città del Tricolore, i tifosi sono numerosi e attendono soltanto che si possa entrare per prendere posto e sedersi, raccogliendo le riviste che vengono, come al solito, appoggiate vicino alla statua di Severino Taddei.

Statua di Taddei
La rivista

Dopo aver preso la rivista vicino alla statua del fondatore della Reggiana, i tifosi entrano allo stadio in seguito ai soliti controlli e, dopo essersi fatti perquisire le tasche dagli steward, prendono un altro giornalino appoggiato su un tavolo, giornalino su cui, come in quello precedente, ci sono scritte le probabili formazioni della partita e tante altre notizie sulla Regia.

L’altra rivista

Dopo aver svolto i soliti controlli e dopo aver raccolto le riviste, arriva il momento di fare le solite gradinate, per poi arrivare nel tunnel che porta ai posti a sedere. Una volta salite le scale, si trova una specie di piazzetta sulla destra, con davanti un muro che, molto spesso, viene fotografato dai tifosi, dato che comunica ad ogni sostenitore che si trova in Curva Sud nello Stadio Città del Tricolore e che quella è la zona più granata dello stadio.

Andando avanti e proseguendo il proprio cammino nel tunnel, si vede sulla propria destra un’altra parete che si collega a quella della scritta “Curva Sud Reggio Emilia” ma stavolta la firma è delle Teste Quadre.

Proseguendo il proprio cammino, si trova sulla destra il bar, che, di routine, si riempie qualche decina di minuti prima che l’incontro cominci e all’intervallo. Bar che si riconosce per via del cartello che si trova sopra esso, che ricorda, per chi se lo fosse dimenticato, dove si trova.

Fotografia del bar (scattata a settembre in occasione della partita tra Italia e Lituania, non la sera di Reggiana-Virtus Entella)

E’ un tunnel che trasmette emozioni grazie a tanti elementi, attraversarlo assieme ai supporters della propria squadra, accompagnati dai murales citati prima, da tutto quello che accade prima con tutti i tifosi che aspettano fuori dallo stadio l’inizio della partita e la spinta anche delle tribune ai lati della curva fa sentire chiunque a casa propria ed è un qualcosa di magnifico. Il momento che fa venire più adrenalina, brividi, grinta e altre magnifiche emozioni si verifica quando la camminata proprio per questo tunnel finisce e davanti si ha soltanto il campo, che si incomincia a vedere appena si finisce di fare gli scalini dopo i controlli, ma, quando si arriva lì, sembra davvero di essere dentro al terreno di gioco e non sai se guardare il riscaldamento dei giocatori o se farti coinvolgere dal pubblico rumoroso, sono due cose diverse ma che si ricordano e che tutti, tranne i capi ultras, fanno contemporaneamente. Molto bello come, nonostante sembrasse e tutt’ora sembri, anche se di meno, che la Reggiana non abbia più possibilità di guadagnarsi la promozione in Serie B senza dover giocarsi i play-off, il tifo non fosse meno del solito. Lo stadio, ieri, ha raggiunto i numeri che raggiunge anche per le sfide di ogni domenica ed è molto bello come la tifoseria sia legata alla squadra nonostante la situazione in classifica. E a Teramo nulla cambierà, i sostenitori granata saranno moltissimi come al solito e si faranno sentire.

Il terreno di gioco visto dalla fine del tunnel che porta i tifosi ai posti a sedere

Una volta preso posto, si possono vedere i giocatori delle due formazioni, l’arbitro e i suoi assistenti, svolgere i soliti esercizi di riscaldamento. Nella Reggiana ci sono i titolari da una parte e gli altri giocatori che poi non sono scesi in campo dal primo minuto dall’altra, come ad esempio Scappini.

Immagini del riscaldamento dei giocatori, dell’arbitro e dei suoi assistenti

I giocatori di Diana compiono il solito riscaldamento facendo qualche corsa, un po’ stretching, un esercizio in cui i giocatori sono divisi in due squadre dalle casacche e devono passarsi il pallone con le mani cercando quindi di farsi vedere smarcandosi e di girare la palla nella miglior maniera possibile, poi qualche esercizio di tecnica, i classici tiri in porta dopo l’uno due con un membro dello staff del mister che si occupa del riscaldamento e qualche altro esercizio.

Riscaldamento
Esercizi di stretching
Riscaldamento dell’arbitro e dei guardalinee. Scappini in mezzo al campo che palleggia
Altre immagini del riscaldamento
immagine del campo e dello stadio dalla Curva Sud
Immagini del pubblico presente allo stadio

Lo speaker dello stadio annuncia qualche minuto prima dell’inizio della gara le formazioni e nella Reggiana ci sono tante novità, molti dei giocatori che erano in ballottaggio ma che sembravano in svantaggio hanno invece cominciato la gara dall’inizio, come ad esempio Cauz e Libutti, ma nessuno dei due ha deluso.

Virtus Entella (4-3-1-2): Borra; Cleur, Chiosa, Sadiki, Pavic; Karic, Paolucci, Palmieri; Schenetti; Magrassi, Merkaj. 

La partita

L’incontro comincia dopo la solita entrata, con le due squadre e gli arbitri disposti sulla solita fila orizzontale. E’ stata molto bella l’accoglienza dei tifosi della Reggiana nei confronti dei loro giocatori, visto che li hanno applauditi e acclamati con uno splendido calore appena messo piede sul terreno di gioco, senza che l’arbitro avesse ancora decretato l’inizio della partita. Come ogni volta, i tifosi della Regia hanno cantato proprio qualche istante prima dell’inizio della sfida il solito coro Ed ovunque sarai, non ti lascerò mai, che è uno dei più famosi dei sostenitori granata ed è celebre proprio perchè viene cantato in questo momento, a secondi di distanza dal fischio d’inizio gara. E’ una partita di grandissimo valore per la stagione e ha la particolarità che si gioca in contemporanea alla sfida tra Gubbio e Modena e, di conseguenza, i tifosi della Regia danno ogni tanto un occhio al telefono controllando il risultato dell’altra sfida, sperando in un passo falso canarino e, in momenti come l’intervallo o in generale momenti in cui il gioco è fermo, si trovano in due stadi diversi dando appunto uno sguardo al risultato della sfida del Barbetti.

La formazione di casa non riesce a cominciare l’incontro come sa fare e, purtroppo, è costretta a subire gli attacchi della formazione di Chiavari molto presto, ma riuscirà fortunatamente a reagire più tardi. Al 2′ minuto di gioco, l’Entella si rende pericoloso con Schenetti che riesce a dare fastidio alla Regia con una bella incursione palla al piede conclusa poi con un tiro con il destro a giro sul palo alla sinistra di Venturi, è una conclusione potente ed angolata, difficile da leggere per il portiere, che può solo sperare che la palla esca e, per sua fortuna, termina larga a qualche centimetro di distanza dalla sua porta. La Regia è molto brava a rialzarsi e a riuscire e a reagire il prima possibile, cancellando la brutta partenza con un calcio di punizione in una zona abbastanza pericolosa. Sul punto di battuta ci sono Contessa e Lanini, ci troviamo sulla corsia di destra, nella metà campo avversaria, il numero 3 prende la rincorsa ma fa finta di calciare e lascia il compito al 94. A differenza di quella del compagno, la rincorsa dell’ex Como è dritta e fa quindi pensare ad un tiro di potenza e così è, dato che il pallone supera la barriera prendendo molta velocità, ma purtroppo non è molto angolato ed è appena troppo alto, il pallone supera la traversa e finisce sulla parte superiore della rete. La Regia sembra abbia dimenticato quel brutto inizio e si rende nuovamente pericolosa al 16′: Cigarini entra in scivolata in mezzo al campo e, impattando la palla in caduta, riesce a servire Rossi, il numero 5 vede poi Sciaudone che taglia dentro l’area di rigore con uno splendido movimento e infatti gli arriva la palla sulla corsa, il numero 88 dà uno sguardo alla porta e poi calcia ad incrociare con il destro dando potenza al tiro, Borra in tuffo riesce a deviare in corner e a proteggere la sua porta. Al 19′ vuole tornare a farsi sentire la squadra ligure e ci riesce con un buono spunto di Magrassi, che avanza palla al piede sterza, poi vede che c’è la possibilità di cercare la porta con un tiro e sprigiona una conclusione potente e a giro, riesce a respingere Venturi in tuffo, concedendo solamente l’angolo agli ospiti. E’ una partita molto equilibrata, le due squadre riescono a produrre e a farsi male a vicenda, la Regia riesce a rispondere al precedente attacco avversario al 31′: Contessa vede che, nonostante sia un difensore centrale, è salito con uno splendido movimento Cauz e lo serve perfettamente grazie a un tocco morbido ed elegante, il numero 33 stoppa molto bene e riesce incredibilmente ad entrare in area di rigore, ha la possibilità di crossare ed infatti mette un traversone basso al centro dell’area di rigore per Lanini, smanaccia in tuffo l’estremo difensore avversario, ma, involontariamente, fa finire il pallone sui piedi di Libutti, che ha l’occasione di sbloccare il match dato che ha la chance di tirare a porta vuota, ma clamorosamente calcia molto male a non inquadra lo specchio, graziando la squadra avversaria divorandosi il vantaggio. Purtroppo una grande macchia su una grande partita del 17 della Regia. Qualche minuto dopo la mezz’ora di gioco, la squadra di Reggio Emilia si rende pericolosa recuperando palla con Cremonesi su una brutta uscita della formazione allenata da Volpe, l’ex Venezia riesce poi a servire Zamparo, che si trova con le spalle rivolte verso la porta e scarica restituendo al 26, che tocca per Luca Cigarini, il numero 8 controlla e fa partire un tiro potentissimo verso la porta, che termina largo a qualche centimetro dall’incrocio dei pali. Dalla curva sembrava dentro. Al 35′ Altra grandissima opportunità di portarsi in vantaggio per la Regia, con Zamparo che viene accompagnato sul piede destro dal difensore che lo affronta, l’attaccante della Regia prova a liberarsi dell’avversario con un doppio passo e poi mette in mezzo una palla morbida insidiosa per il portiere dei Diavoli Neri, che prova a bloccare ma è complicato e viene ostacolato dalla mischia che si è creata in area di rigore, non riuscendo a fare suo il pallone, lo lascia lì, calcia al volo Lanini ma, purtroppo, manda alto. E’ brutto per lui perchè non è meritato, sta facendo una grande stagione e anche ieri sera è stato uno dei giocatori più difficili da contenere per la difesa avversaria, merita di tornare al gol. Dopo un primo tempo con tante occasioni che meritavano un esito migliore, si va a riposo sul risultato di 0-0. All’intervallo, tutti i tifosi presenti in curva, danno uno sguardo al proprio cellulare e notano con grande piacere che il Gubbio è in vantaggio per 1-0 e che quindi c’è una grandissima occasione di recuperare punti al Modena e di continuare a sognare. La notizia viene celebrata con cori e sfottò nei confronti dei Canarini, che stavano facendo molta fatica su un campo in cui era caduta anche la Reggiana in quel mese di febbraio che ha distrutto il campionato con il suo calendario “leggermente” pieno. Al 57′, la Regia si rende pericolosa per la prima volta nel secondo tempo, grazie alla torre di Zamparo, che è andato a saltare sul secondo palo e ha ricevuto da un cross probabilmente di Rozzio, riuscendo poi a mettere al centro per la testa di Lanini, che prova a spedire il pallone verso la porta avversaria, ma deve fare i conti con un meraviglioso intervento in tuffo da parte di Borra, che lascia lì una palla che la difesa allontana subito prima che qualche giocatore in maglia granata possa arrivarci. Al 60′ minuto preciso, la Regia ha un’opportunità mastodontica di portarsi sul risultato di 1-0 grazie ad un’invenzione straordinaria di Cigarini, che, con un lancio lungo, seve magnificamente sulla corsa Sciaudone, che si trova a tu per tu con il portiere della squadra di Chiavari, ma purtroppo sbaglia lo stop e va quasi a sbattere contro l’estremo difensore della squadra ligure, giustamente, decide di calciare lo stesso sperando disperatamente di scavalcarlo, ma non ci riesce perchè Borra copre molto bene lo specchio e nega l’1-0 ai Granata. Dopo un’altra bella partita, la Regia riesce finalmente e meritatamente a sbloccare la partita al 73′ giro d’orologio: Rossi si trova sul lato sinistro del campo, ma è chiuso, quindi scarica per Contessa, il 3 va al cross di prima e l’esecuzione è perfetta, dato che il pallone spiove nell’area piccola avversaria, Borra stavolta non riesce ad uscire dai pali per respingere, la palla arriva sul secondo palo, dove c’è Rosafio, lo stadio lo invita al tiro ancora prima che possa controllare, il giocatore sterza e si mette il pallone sul sinistro, con un tocco manda a vuoto il tentativo in scivolata di un difensore avversario di murare il suo tiro, poi fa partire il mancino, piazzato, forte e a mezza altezza, la palla termina in rete ed è finalmente in vantaggio la Reggiana! Dopo il gol, Rosafio celebra con una corsa infinita verso la tribuna, con i giocatori che erano seduti in panchina o che si stavano scaldando che entrano in campo per esultare con il compagno. Esplode tutto lo stadio, è un gol pesantissimo, la Reggiana è finalmente avanti contro la Virtus Entella grazie ad un gol di Rosafio che gioca, ancora una volta, una splendida partita, nonostante non sia partito dal primo minuto.

Lo stadio che festeggia il gol di Rosafio

La Reggiana sta bene, la Reggiana fa il suo calcio, la Reggiana vuole il primo posto. Il gol dona alla squadra di mister Diana una grande adrenalina e una grande voglia di andare a fare il secondo gol per chiudere l’incontro e prendersi, per l’ennesima volta, 3 punti in casa. Al 77′ tornano ad attaccare i Granata, con Contessa che si trova sulla fascia sinistra e vede Lanini al limite dell’area di rigore, riesce a servirlo con un bel passaggio, il numero 94 guarda la porta e poi calcia con il destro, sorprendendo il portiere sul primo palo, ma non riuscendo a segnare il gol del 2-0, peccato, ma azione stupenda della Reggiana che ha mandato l’ex Imolese al tiro.

Il tiro di Lanini e la splendida azione della Reggiana

Un finale di partita molto intenso, c’era chi continuava a controllare se il risultato del match di Gubbio sorridesse ancora alla Reggiana e così è stato fino all’82’, quando “stranamente” su calcio di rigore, il Modena ha pareggiato i conti con Ogunseye, ma è una rete che non cambia gli animi dei tifosi, dei giocatori, della dirigenza e in generale di chiunque lavori per la Reggiana, perchè ancora tutti crediamo nella promozione, nel calcio tutto può succedere, una cosa simile è capitata anche al Liverpool con Gerrard, ma questa volta è chiaramente diversa da quella, dato che il Modena gioca contro una squadra nettamente inferiore. Dopo 94 minuti, arriva il triplice fischio del direttore di gara, la Reggiana porta a casa 3 punti e accorcia sui Canarini grazie ad un’altra grande prestazione di squadra. L’esultanza è ancora più forte quando finisce anche la partita di Gubbio con il risultato di 1-1 e quindi con la Regia che continua a fare paura al Modena.

Triplice fischio dell’arbitro, esultanza dello stadio
Una punizione della Virtus Entella nel secondo tempo
Un’azione dell’Entella

Tutti a Teramo

La cosa più bella del prendere il biglietto in curva è sicuramente l’atmosfera, dato che i tifosi cantano fino alla fine e incitano la propria squadra con cori molto belli. La tifoseria della Regia sembra avere un qualcosa di davvero straordinario nel calore, perchè il pubblico è sempre molto e soprattutto numeroso ovunque si giochi. Il capo ultras della Curva Sud, a fine partita, molto probabilmente anche dopo aver saputo della notizia del passo falso gialloblù, ha fatto partire il coro Tutti a Teramo, una canzone davvero speciale per un’occasione davvero unica, speriamo in un altro errore del Modena. Incredibile come ci siano tifosi che, a costo di non vedersi la partita perchè stanno girati di spalle verso il campo, trasmettano un’energia e un’adrenalina così potenti e invitino tutti quanti a cantare per la propria squadra, questo fa sì che si crei davvero un ambiente caldissimo, dove si sente tantissima adrenalina, accompagnata da una grande energia che è condivisa da tutti i supporters presenti, è un qualcosa di unico e quel tamburo ad accompagnare ogni canzone è davvero difficile da scordare, aiuta anche a ricordare i vari cori. Sembra di stare in casa propria, sembra di essere una specie di famiglia, grande a prescindere dall’avversario, da dove si giochi e da quanto importante sia l’incontro.

Commento

Un’altra bella Reggiana in casa, un’altra bella prestazione, un’altra partita che dimostra come questa squadra voglia e meriti la Serie B. Una squadra cresciuta magnificamente negli ultimi anni e che adesso deve riprendersi ciò che si merita: deve arrivare nella seconda divisione del calcio italiano. Senza parlare di cosa poi potrebbe fare una volta salita, sarebbe un riconoscimento giustissimo per una squadra che ha fatto una stagione meravigliosa e che merita di concluderla al meglio con quello che è stato l’obiettivo sin da subito. Parlando della partita, viene da dire che è stata giocata bene, è stato prodotto tanto e si doveva concretizzare ancora di più, il Modena deve avere paura di noi e sicuramente ne avrà, perchè questa è una squadra con grandissime potenzialità che quest’anno sta esprimendo molto bene. Collettivamente una grande partita anche oggi, una squadra che, anche senza Arrighini, è riuscita a fare una grande partita. Ora si pensa a Teramo e si continua a sognare, con la consapevolezza che potremmo fare benissimo anche ai play-off nel probabile caso in cui dovremo giocarli.

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