Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Atlético Madrid: dalle origini umili alle finali di Champions League – Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti

6 min read

L’Atletico Madrid è uno dei club più famosi ed importanti di Spagna. Grazie ad una cultura vincente, i Colchoneros si sono guadagnati l’ammirazione di tanti amanti del mondo del calcio, oltre che dei propri sostenitori. La bacheca è infatti piena di titoli: undici campionati di massima divisione vinti, dieci Coppe del Re, due Coppe di Spagna, due Coppe Eva Duarte, una Coppa Presidente della RFEF, una Coppa delle Coppe, tre Coppe UEFA/Europa League, tre Supercoppe UEFA e una Coppa intercontinentale. La casa del Club è l’Estádio Metropolitano, conosciuto fino alla scorsa stagione come Wanda Metropolitano per motivi di sponsorizzazione, un impianto stupendo costruito nel 1994 e rammodernato nel 2017, proprio per ospitare le partite dell’Atléti, capace di ospitare fino a circa 68 mila spettatori. L’allenatore è il “Cholo” Diego Pablo Simeone, che svolge quest’incarico dal 2011 e che sta facendo un lavoro niente male, come dimostrano i tanti successi accumulati nelle ultime stagioni. Tra l’altro, prima di lavorare per questo Club dalla panchina, ha avuto un’esperienza da calciatore da non dimenticare sempre con gli Indios

Le origini

L’Atlético Madrid, una delle squadre più famose della Spagna, è stata fondata il 26 aprile del 1903 da tre studenti di ingegneria baschi, con il nome di “Athletic Club”. I più attenti noteranno che quel nome, in realtà, si rifà all’omonima compagine di Bilbao; i tre ragazzi, infatti, fondarono il Club proprio con l’intento di farne una società satellite della squadra basca. Il nome Madrid-Bilbao rimase in vita fino al 1913, poi la squadra divenne indipendente e cominciò quel lento processo di trasformazione che l’ha portata ad essere l’Atlético Madrid che conosciamo oggi. La storia dell’Atléti è sempre stata piena di situazioni precarie, come quella vissuta nel 1939: la guerra civile toglie ben otto giocatori alla squadra che, infatti, viene costretta a fondersi con l’Aviación Nacional. Il Club diventa così Athletic Aviación de Madrid e può partecipare alla Primera División. Negli anni seguenti, con l’imposizione del regime franchista, il club assume la nominazione attuale, ovvero Club Atlético de Madrid, dovendo rinunciare alla “H” presente nel nome che, come nel caso del Bilbao, ricordava le antiche origini di quegli immigrati, che come abbiamo visto nell’articolo sui Leones, sono stati fondamentali per la diffusione del calcio in Spagna. 

La storia recente

Nella stagione 2009-2010, dopo essersi piazzato terzo nella fase a gironi di Champions League, l’Atlético si afferma nella seconda competizione europea. Il club guidato da Quique Sánchez Flores, dopo un avvio disastroso in campionato, elimina Galatasaray, Sporting Lisbona, Valencia e Liverpool approdando così in finale, dove sconfigge il sorprendente Fulham (che in semifinale aveva eliminato la Juventus) grazie ad un gol di Diego Forlán a quattro minuti dallo scadere dei tempi supplementari. Il 27 agosto 2010 la squadra si aggiudica la prima Supercoppa europea della propria storia, battendo per 2-0 l’Inter (quella del Triplete di José Mourinho) nella gara disputata allo Stadio Louis II di Montecarlo. Nel corso della stagione 2011- 2012 avviene una svolta per la storia recente del Club: il 23 dicembre 2011 l’argentino Diego Pablo Simeone viene nominato allenatore della compagine madrilena in sostituzione dell’esonerato Gregorio Manzano, che lascia la squadra al decimo posto nella Liga. I primi anni del Cholo sulla panchina dei Colchoneros sono a dir poco esaltanti: nel maggio 2011 il Club solleva la sua seconda Europa League nel giro di tre anni (imponendosi a Bucarest contro l’Athletic Bilbao); l’anno dopo realizza il doblete vincendo sia la Coppa del Re (la decima della storia del Club) che la Supercoppa UEFA; e, come se non bastasse, nel 2013-14, i biancorossi si aggiudicano anche la Liga, chiudendo l’annata con 90 punti e soltanto 26 gol subiti. Nella stagione 2014-2015 l’Atlético si aggiudica anche la Supercoppa di Spagna, sconfiggendo nella doppia sfida i “cugini” del Real, completando così la bacheca a disposizione del Cholo. Tra il 2014 e il 2016, però, i tifosi dei Colchoneros ricordano anche due, dolorosissime, finali di Champions League perse contro i rivali di sempre, i Blancos del Real Madrid. Con un duplice scherzo del destino, l’Atléti, in entrambe le partite, si dovette arrendere dopo i 90 minuti regolamentari, venendo prima ripresi da un gol allo scadere di Sergio Ramos (dal quale poi il Real prese il largo e vinse la finale di Lisbona 2014 addirittura per 4-1) e poi puniti dallo scivolone dell’uomo-simbolo Juanfran ai calci di rigore (nella finale di Milano 2016). La stagione 2018-2019 si apre con la vittoria della Supercoppa UEFA contro i concittadini del Real Madrid per 4-2 dopo i tempi supplementari. L’Atlético risulta così l’unica squadra ad aver vinto tutte e tre le edizioni che ha disputato in questa coppa e Diego Costa, proprio nella sfida coi Blancos, realizza il gol più veloce nella storia della competizione. Con questo successo Simeone diventa il tecnico più vincente nella storia dei Colchoneros.Il 3 gennaio 2019 il Club viene premiato ai Globe Soccer Awards come “Miglior squadra dell’anno” e prolunga il suo periodo di splendore fino alla fine della stagione 2020-21 quando, dopo aver inanellato ventuno risultati utili consecutivi in campionato e non aver mai perso in casa, si impone, in rimonta, nell’ultima giornata di campionato per 2-1 contro il Real Valladolid, mantenendo il distacco sul Real Madrid e vincendo l’undicesima Liga della sua storia.

La scorsa stagione 

La stagione 2021-2022 vede l’85ª partecipazione alla massima divisione spagnola e la 20ª di fila per l’Atlético Madrid, che conferma il tecnico argentino Diego Simeone, secondo allenatore con più panchine in Liga nella storia dei Rojiblancos. La squadra di Madrid, dopo aver vinto il campionato precedente si qualifica direttamente alla fase a gironi della Champions League, nella quale, dopo aver superato a fatica il difficilissimo girone con Liverpool, Milan e Porto, arriva ai quarti di finale dove viene sconfitta, col minimo scarto, dal Manchester City di Pep Guardiola (in un doppio confronto a dir poco infuocato). In Liga, l’Atléti non vive una grande stagione e, anzi, le difficoltà entro le quali si ritrova la squadra nell’inverno fanno storcere il naso a molti tifosi, alcuni dei quali, addirittura, chiedono al presidente Cerezo di esonerare Simeone dopo oltre dieci anni alla guida del Club. Alla fine l’Atlético chiude il campionato al terzo posto, dietro Real Madrid e Barcellona, garantendosi di nuovo la qualificazione alla massima competizione europea per club.

La stagione in corso

Dopo essersi garantito l’ennesima partecipazione consecutiva in Champions League, l’Atlético ha deciso, per la stagione in corso, di rinforzarsi soprattutto puntando sul rientro di giocatori in prestito o, comunque, cercando di contenere le spese. L’acquisto più costoso dell’estate colchonera, infatti, è stato il laterale mancino argentino Nahuel Molina, prelevato dall’Udinese per 20 milioni di euro, ma i due colpi di mercato di maggior effetto sono stati l’acquisto a costo zero di Axel Witsel, svincolatosi dal Borussia Dortmund, e il rientro di Álvaro Morata dopo il prestito alla Juventus. Proprio il numero 9 biancorosso si è reso grande protagonista della prima uscita stagionale in Liga del Club: una rotonda vittoria per 3-0 sul campo del Getafe, nella quale Morata ha segnato una doppietta che si è andata ad aggiungere al gol del “piccolo principe” Antoine Griezmann. La prima uscita al Cívitas Metropolitano, come è stato ribattezzato ora, però, si è rivelata deludente per l’Atléti, sconfitto infatti dal Villarreal di Unai Emery che si è imposto col punteggio di 2-0.

Lo sapevate che?

  • L’Atlético Madrid è la terza squadra in Spagna per numero di sostenitori, dopo Real Madrid e Barcellona. In origine i tifosi dell’Atlético provenivano dalla classe lavoratrice e si contrapponevano a quelli del Real, appartenenti alla classe media;
  • oltre alla celebre squadra di calcio nata nel 1903, l’Atlético Madrid è noto anche per la squadra di pallamano, fondata nel 1947, e per quella di rugby;
  • l’origine del soprannome colchoneros, letteralmente “materassai”, è dovuta al fatto che, nei primi anni del ‘900, il colore e la foggia delle divise della squadra erano analoghi a quelle delle tele che all’epoca rivestivano i materassi.

Lascia un commento