Ottobre 3, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Disastro granata al Giglio: il Cosenza domina e vince 0-4

17 min read

Il Cosenza rifila 4 reti ad una Reggiana pessima e la condanna ad un finale di stagione complicato, visto anche il calendario. I Granata scendono in campo con il piglio sbagliato e subiscono la prima rete dopo appena 6 giri di lancette, per poi incassare il raddoppio proprio prima di andare a riposo. Nel secondo tempo la reazione fatica ad arrivare e i Rossoblù archiviano la pratica con la doppietta nel finale del subentrato Forte.

Tutte le notizie dei giorni antecedenti alle partite

La società granata, nei giorni antecedenti alla partita, ha annunciato quale sarà la partita fuori abbonamento. E bene, per il proseguimento dell’iniziativa “Giornata Granata”, realizzata con lo scopo di donare in beneficienza parte dell’incasso derivante dai biglietti, è stato scelto il Derby del Secchia, contro il Modena di Bisoli. Gli abbonati potranno, ovviamente, godere della prelazione fino al 22 aprile.

Altro splendido progetto diventato realtà, organizzato dal Club, sempre molto attento anche all’ambito del sociale. Già nella sfida casalinga con la Ternana i giocatori hanno sfoggiato delle divise con i loro nomi scritte su di esse in Braille. La gara con il Cosenza fungerà da test per un altro bel proposito della Reggiana, ovvero far sentire parte integrante della partita anche le persone cieche o ipovedenti. Tutto avverrà grazie al supporto dell’azienda partner granata GIS Air Compressors, molto legata a questo tema anche al di fuori del contesto sportivo, e di CMT Translations, realtà specializzata nel rendere fruibile il processo comunicativo tra codici diversi e per questo ideatrice di “Connect Me Too”. Chiaramente, per rendere partecipi tutti coloro che soffrono di questi gravi problemi fisici, verrà fornita una telecronaca piuttosto dettagliata, con il fine di ricostruire fedelmente non soltanto quello che accade sul terreno di gioco, ma anche sugli spalti.

La conferenza stampa di Mister Alessandro Nesta

Nesta, in conferenza stampa, è stato piuttosto chiaro:”Dobbiamo vincere”. Tra l’altro, ha aggiunto una dichiarazione piuttosto interessante:“Devono venire fuori le persone, più che i calciatori”. La Regia, tuttavia, potrebbe non avere a disposizione Marcandalli in questa gara. Fortunatamente, l’ex mister del Frosinone ha fatto intendere che il problema sia meno grave del previsto: l’ex Pontedera, nel giorno del match, farà una prova per vedere se potrà prendere parte alla gara. Di positivo, comunque, resta il fatto che sarà convocato e che non si tratta di un problema alla tibia – come pensava l’allenatore – bensì di una “semplice” distorsione. Il tecnico è poi tornato sulle sfide con Lecco e Cittadella, definendole due partite diverse: nella prima citata, secondo lui, i suoi ragazzi hanno giocato con poca convinzione, mentre nella seconda nominata si è creato tanto, ma capitalizzato poco. Rientra a disposizione Kabashi, che potrebbe dunque ritrovare una maglia da titolare. Il protagonista di questa intervista sembra non voler più dare, giustamente, un grande peso alla squalifica rimediata dall’albanese, poichè ha speso soltanto parole positive. Infatti, ha affermato:”Kabashi si è adattato molto e ha avuto vantaggi”, ricordando quando, a Toano, alcuni pensavano che non avrebbe potuto reggere il livello della Serie B. Nesta ha poi escluso la possibilità di fare riposare Rozzio, giocatore insostituibile e necessario, vista, tra l’altro, la tagliente artiglieria degli avversari.

Le formazioni

Reggiana: Un paio di pedine inattese all’interno dello scacchiere – 3-4-2-1 – di Nesta. Satalino tra i pali, in difesa Sampirisi, Rozzio e Marcandalli, come sempre. Sulle corsie laterali Fiamozzi e Pieragnolo, mentre, in cabina di regia, ritrova la maglia da titolare Kabashi, affiancato da Cigarini (ricordiamo che, purtroppo, Bianco è squalificato). Sulla trequarti la grande novità è Antiste, che fa reparto con Melegoni, confermato dopo il match di Lecco. Debutto da titolare per Okwonkwo, con Gondo che si accomoda in panchina.

Cosenza: Schieramento speculare per l’undici ospite. In porta Micai, salvaguardato da una retroguardia composta da Meroni, Camporese e Venturi. Sul binario di destra Marras, su quello opposto D’Orazio, in mezzo Zuccon e Calò. Davanti Antonucci e Mazzocchi supportano il bomber Gennaro Tutino.

La partita

Dopo due gare deludenti, la Reggiana ospita il Cosenza con l’obiettivo di ritrovare un successo che manca da Pasquetta. Granata che, peraltro, hanno l’arduo compito di rompere questo insopportabile tabù delle partite casalinghe: soltanto Lecco e FeralpiSalò hanno raccolto meno punti della formazione di Nesta in casa. I Rossoblù sono attualmente in 14° piazza, ad un solo punto dalla zona play-out, e si sono resi protagonisti di un cammino non del tutto lineare, che, infatti, li ha visti pure cambiare un allenatore. Per 29 giornate, sulla panchina dei calabresi, si è seduto Caserta, che, nonostante abbia collezionato parecchi pareggi e sconfitte, ha ottenuto vittorie davvero prestigiose contro Palermo e Venezia. Tra l’altro, i Silani hanno fermato i bagoli sia nella gara di andata che in quella di ritorno. Tuttavia, questa compagine è ricaduta in un momento alquanto complicato, poichè l’ultimo successo è datato 17 febbraio – terzultima squadra per punti raccolti nelle ultime 5 sfide -. Questa formazione, però, non va assolutamente ritenuta inferiore, non soltanto perchè gare come quella con il Lecco e non solo ci hanno fatto capire quanto ogni partita non sia scontata, ma anche per via del fatto che i Lupi in trasferta stanno avendo un andamento più prolifico rispetto a quello casalingo. Solo una sconfitta negli ultimi 6 incontri disputati lontano dalle mura amiche, accompagnata da 2 successi e 3 pari. La squadra che oggi sarà ospite, peraltro, può sempre contare su un attaccante fenomenale come Gennaro Tutino: ha timbrato il cartellino 14 volte in 30 occasioni quest’anno e ha partecipato a quasi la metà dei gol della sua squadra.

Qua sotto una presentazione maggiormente dettagliata della partita, fatta in collaborazione con i ragazzi di Dodicesimo Granata

L’ingresso in campo delle due squadre, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Dopo un doveroso minuto di silenzio per ricordare Mattia Giani, giovane giocatore scomparso in seguito ad un malore accusato in campo, comincia il match.

Il minuto di silenzio, foto: AC Reggiana

Primo possesso che viene gestito dai padroni di casa, sostenuti da un calorosissimo pubblico – oggi sfiorate le 10.000 presenze -. Primo squillo dei Granata con Pieragnolo, innescato da una splendida pennellata di Cigarini, sull’out di sinistra: prova ad insinuarsi in area di rigore e a suggerire al centro, ma viene ostacolato sia da Marras che da Meroni, ne scaturisce un corner. Battuta corta da parte dei padroni di casa, con l’ex Atalanta che coinvolge Kabashi, il quale offre al laterale sinistro in prestito dal Sassuolo, che torna dal regista nato a Montecchio: è lui a scodellare il pallone nella zona calda. La traiettoria viene allungata da un colpo di testa Camporse, Sampirisi invita poi, usando anche lui il capo, Melegoni a provare una conclusione. L’esecuzione non è delle migliori, Rozzio tenta di correggere in porta con il tacco, ma il suo tentativo viene ribattuto da un avversario, ci prova una seconda volta il capitano della Regia, ma gli esiti sono gli stessi. Al 6′ entra definitivamente in partita la compagine ospite con un’azione individuale di Zuccon. Il centrocampista albanese della Regia gli porta via la sfera per un attimo, ma gliela sradica dai piedi Mazzocchi, che trova Tutino. Il centravanti dei Rossoblù punta il numero 3 avversario, lo disorienta con una serie di finte e delinea un traversone all’altezza del secondo palo, con cui pesca D’Orazio, che sovrasta Fiamozzi e firma il vantaggio ospite. Inizio terrificante dei ragazzi di Nesta, che adesso devono tentare di riportarsi in carreggiata.

Tenta subito di pareggiare i conti la compagine di casa, con Sampirisi che conduce la sfera sulla destra, poi disegna un traversone interessante, con cui trova l’incornata di Pieragnolo, sbucato all’altezza del secondo palo grazie ad uno splendido inserimento. L’esterno sinistro granata non riesce, però, ad inquadrare il bersaglio. Al minuto 11 si rivela interessante una vincente geometria del solito Cigarini, che intravede un bel corridoio percorribile dal citato poco fa Sampirisi. Interviene in scivolata per intercettare Antonucci, ma colpisce in pieno Antiste, che, involontariamente, offre la sfera proprio al compagno cercato precedentemente dall’ex regista del Cagliari. Il numero 31 allora ne approfitta per andare alla conclusione, ma trova la grande risposta di Micai, che gli nega la gioia del gol. Sarebbe, comunque, stato tutto vanno, poichè l’ex Monza – non sono riuscito a capire bene – o si trovava in posizione leggermente irregolare, o si è aggiustato leggermente la sfera con un braccio. Nuovo sussulto dei calabresi al 14′, con Tutino, innescato tra le linee, che offre un invitante pallone al nominato poco fa Antonucci, il quale sfodera una conclusione tagliente all’altezza del primo palo, ma non trova lo specchio. E attenzione perchè in casa Reggiana piove sul bagnato: si accascia a terra Sampirisi, che è costretto ad alzare bandiera bianca. Di positivo, tuttavia, c’è il fatto che è tornato a disposizione Romagna, che dunque eredita il testimone e si posiziona nella linea della retroguardia. Ancora Cosenza dopo 17 giri di lancetta: Marras, con un delizioso passaggio di esterno sinistro, trova il centravanti in maglia numero 9, suo compagno di squadra, che sfodera un tiro insidioso, deviato in corner da Rozzio, ben posizionato. Traversone interessante, allunga la vita della sfera la difesa della Regia, ci prova poi timidamente Camporese e Satalino blocca. Calcio da fermo al minuto 20 per i Lupi, con un bel cross dipinto da Calò, prevale ancora di testa il capitano dell’undici di casa, poi abbozza un tiro il numero 7 ospite, sporcato in corner da Kabashi. Dalla bandierina va lo stesso giocatore che aveva calciato la punizione un attimo prima, che trova la testa Meroni, il quale, per pochissimo, non centra il bersaglio. Formazione di casa che adesso è calata parecchio: nei primi giri di lancette successivi al gol ospite si era vista la buona volontà di cercare di riagguantare il pari, ora dominano i calabresi. Non si fermano i Rossoblù: al 22′ traiettoria panoramica uscente dal sinistro di Marras, che si rivela talmente tagliente da tramutarsi in un tiro, l’estremo difensore della Regia si rifugia in angolo. Pochi giri di orologio più tardi è proprio l’appena nominato Marras ad inaugurare il taccuino del direttore di gara, per essere entrato in scivolata in ritardo sul 77 della Regia. Calcio di punizione sull’out di destra per i padroni di casa all’alba del minuto 29, solito traversone del playmaker in casacca numero 8, ma nessuno riesce a spedire verso la porta ed evapora così una possibilità di fare male ad un insofferente Cosenza. Al 37′ nuova grande invenzione di Cigarini, che trova Melegoni sul lato sinistro dell’area di rigore, il 72 sfida il nominato qualche riga orsono Meroni, nel tentativo di convergere. Fallo del 13 e punizione da posizione ravvicinata per i padroni di casa. Batte, ovviamente, l’ex Siviglia, che decide di mirare la fetta di porta indifesa dalla barriera ma protetta da Micai, colpisce, però, Calò, che concede un angolo ai Granata. Tratteggia il cross Kabashi, che cerca il trequartista ex Standard Liegi all’altezza del primo palo, ma quest’ultimo non riesce ad indirizzare verso la porta, tuttavia la sfera sfila e diventa buona per la frustrata di Fiamozzi, murata da Venturi, palla che si impenna, prova poi ad arrivarci Okwonkwo, coinvolto in un duello con il capitano avversario, ma lo fa illegalmente: fallo in attacco. Al 42′ prova a solleticare la retroguardia avversaria l’undici di casa: sale in cielo Antiste, che prolunga di testa per l’attaccante nigeriano in casacca numero 18. Quest’ultimo tenta il dribbling su Camporese, che, secondo il centravanti granata, tocca la sfera con il braccio. Protesta vivamente l’ex Bologna, ma l’arbitro non è d’accordo. E, qui, l’attaccante della formazione di casa fa la cosa più stupida, perchè, nonostante il pallone fosse ancora lì, giocabile per lui, per provare magari un tiro, decide di fermarsi e di regalarlo agli ospiti. Risposta immediata dei Lupi, con Calò che pesca Tutino con una sventagliata splendida in verticale, il numero 9 entra in area di rigore, si libera agilmente di Marcandalli con una sterzata e calcia a giro, ma scheggia il palo! Pochi istanti più tardi l’undici della Città del Tricolore sperpera un possesso, ne approfittano gli ospiti, che continuano a presidiare la porta avversaria. Stacca bene di testa Romagna su un traversone del solito Marras, poi Kabashi commette una leggerezza, perchè, utilizzando anche lui il capo, offre di fatto un pallone a Mazzocchi. Quest’ultimo si defila, poi offre al bomber che un attimo prima aveva colpito il legno, il quale, stavolta, cerca l’angolino alla sinistra di Satalino e lo trova, insaccando il bis rossoblù! Clamoroso al Giglio. Mai vista una Reggiana così sottotono. Consolida il vantaggio la banda di Viali, grazie ad una grande conclusione del bomber in casacca numero 9, che trova il quindicesimo sigillo stagionale.

Entriamo, intanto, nel recupero: due giri di lancette supplementari concessi. Niente di interessante accade in questi 120 secondi aggiuntivi assegnati dalla terna arbitrale: tutti negli spogliatoi con i Silani meritatamente in vantaggio di due reti.

Peggior primo tempo della stagione a mani basse. Una squadra fragile, che non combatte, non crea quasi niente a livello offensivo e subisce parecchio le avanzate avversarie. Dopo la rete avversaria qualche impulso si era percepito, ma mai nulla di concreto: è inaccettabile giocare uno scontro salvezza con così poca cattiveria sportiva.

Comincia il secondo tempo con la compagine calabrese che amministra il primo pallone, Nesta manda dentro Gondo, che sostituisce un anonimo Antiste, e si posiziona accanto ad Okwonkwo. Si fa subito sentire il numero 11, che, dal lato destro dell’area, fa partire una potente conclusione, seppur velleitaria, all’altezza del primo palo. Nessun pericolo per Micai, ma piccolo segnale da parte dei padroni di casa. Si riaffaccia dalle parti di Satalino la compagine rossoblù poco tempo dopo, con un tentativo coraggioso da fuori di Antonucci, che non inquadra il bersaglio. Al 50′ Kabashi rientra sul mancino e prova a far partire un traversone, ma centra la sagoma di Calò, lamentandosi per un presunto tocco di mano, ma il direttore di gara è di un altro parere e non assegna la punizione o il rigore – difficile capire senza VAR se fosse dentro o fuori area – a favore della formazione in netto svantaggio. Poco più tardi si mette in mostra anche Zuccon, che, dal limite, sfodera un destro piuttosto potente, ma centrale, che trova l’opposizione del portiere avversario: corner per i Lupi. Batte il nominato poche righe fa Calò, che, con una traiettoria profonda, trova Meroni, che sbuca partendo da fuori e arriva all’impatto di testa, ma la sua incornata viene respinta dal grande intervento dell’estremo difensore della Regia, ci prova poi Tutino, ma scarabocchia, mettendo a lato. Conquista una punizione pochi istanti più tardi la formazione di casa, che cerca di prendere di sorpresa gli ospiti, mandando a colpire di testa l’ex punta del Cittadella, palla che, però, termina docile tra le braccia di un Micai intervenuto raramente. Buono spunto dei Granata al minuto 56, con l’ex giocatore dello Standard Liegi che mette un pallone invitante nel cuore dell’area di rigore, l’attaccante in casacca numero 18 lo offre al compagno di reparto Gondo, che sprigiona la conclusione, deviata in angolo da Venturi. E viene sprecata un’altra possibilità dalla bandierina: traversone troppo panoramico e lento, intervento facile in presa alta per il numero 1 della compagine calabrese. Al 62′ abbandona il terreno di gioco Melegoni, inconcepibilmente riproposto da Nesta in questo match, dentro finalmente Portanova. Spazio anche per Pajac, che rileva un Pieragnolo inaspettatamente deludente. Si fa subito sentire il ragazzo in casacca numero 90, che, innescato da Kabashi, si libera agilmente di Zuccon e sferra una conclusione insidiosa, ma, per poco, non riesce a centrare il bersaglio. Qualche attimo più tardi viene ammonito Venturi, colpevole di aver trattenuto platealmente per la maglia il centrocampista albanese dell’undici di Nesta. Contro ogni aspettativa, calcia l’esterno sinistro che ha ereditato il posto dell’esterno sinistro di proprietà del Sassuolo, il quale scavalca la barriera e cerca di superare il portiere avversario con una conclusione velenosa sul primo palo, che, però, termina a lato di poco. C’è stata deviazione, dunque nuovo giro dalla bandierina, ma non riesce a rivelarsi pericolosa la formazione capitanata da Rozzio. Al minuto 67 anche Viali si gioca due carte interessanti: Voca e Praszelik effettuano il loro ingresso in campo, giungono al termine le gare del nominato non molte righe fa Zuccon e di Antonucci. E spende subito il cartellino l’appena citato Voca, che sopprime un’avanzata del 77 avversario, aggrappandosi alla sua maglia. Poco più tardi prova la conclusione proprio l’albanese, che calcia di mancino ma spedisce nel settore ospiti. Leggerezza di Venturi al 73′, che, con un colpo di testa, offre involontariamente il pallone a Gondo, il quale si sposta la sfera sul destro, evitando Camporese, e cerca la porta, ma trova un altro intervento pregevole di Micai, ne deriva, tuttavia, un corner, perchè l’agguerrito attaccante dei Granata è bravo a calciare la sfera addosso al numero 5 avversario nominato un attimo fa. Dopo 76 giri di lancette ci riprovano i padroni di casa, con Cigarini che, con un tocco morbido, trova il petto dell’ex attaccante dell’Ascoli, il quale esegue una buona sponda per la botta al volo di Okwonkwo, che termina larga. Un attimo più tardi Viali cambia due pedine: Frabotta rileva D’Orazio, mentre Forte prende il posto di Tutino. Reggiana a trazione offensiva in questo finale: esce il capitano Rozzio, entra Varela, Granata che, presumibilmente, passeranno alla retroguardia a 4. All’81’ pianta le tende nella metà campo della Regia il Cosenza, che conquista un primo calcio di punizione, da cui non riesce a rendersi pericoloso, per poi ottenerne un altro, in seguito ad un fallo dell’attaccante nigeriano in casacca numero 18, che abbatte Calò. E batte proprio l’ex Benevento, che dipinge un bel cross all’altezza del secondo palo, dove arriva Forte, che spinge in fondo al sacco. Incubo per la squadra di casa.

Al minuto 85 Viali manda dentro Canotto, out Mazzocchi. Pochi giri di lancette in seguito Praszelik colleziona un cartellino per un intervento irregolare ai danni di Cigarini, il quale, pochi minuti fa, ha rimediato anche lui un giallo, per proteste. Dilaga il Cosenza al 90′: l’autore del terzo sigillo rossoblù, sul binario di destra, chiude un bel triangolo con Marras, poi, da dentro l’area di rigore, calcia di mancino. Tenta di schermare in scivolata Marcandalli, ma la sfera prende un traiettoria che beffa Satalino, il quale non può nulla.

Assegnati 3 giri di lancette di recupero. Nulla di degno di nota accade in questi 180 secondi, quasi un supplizio sia per la squadra che per il pubblico. Cala il sipario al Giglio: il Cosenza domina e trionfa 0-4.

Nel finale i tifosi non perdono occasione per manifestare i loro malumori, dettati da una prestazione inaccettabile della loro squadra del cuore. Bellissimo gesto, tuttavia, di Nesta, che, a nome della squadra, ha condiviso il proprio dispiacere ai tifosi presenti in Curva Sud.

La squadra si scusa con il pubblico a fine partita, foto: AC Reggiana

Commento e opinioni personali

Non ci sono parole per descrivere l’indecenza della partita della Reggiana. Fa molto arrabbiare, tralasciando il risultato umiliante, il fatto che questa squadra abbia giocato per 90 minuti con poche idee, sperperando diversi palloni, non creando nulla e incassando 4 reti da una formazione che non portava a casa i tre punti da febbraio. Lecco, Cittadella e Coesnza erano tre partite da cui avremmo potuto tranquillamente portare a casa 6 punti almeno, a mio avviso. Ne abbiamo guadagnati 0. 7 gol subiti in 3 match, 0 messi a segno. Mai successa una cosa simile. Non è normale che una squadra a cui mancano due partite per salvarsi giochi con così tanta leggerezza, senza cattiveria sportiva. Tra l’altro, fa innervosire perchè la formazione di Nesta ha letteralmente alzato bandiera bianca. Non puoi prendere gol dopo meno di 10 minuti in una partita così e, comunque, se capita devi reagire. Invece, dopo il sigillo silano, abbiamo fatto due azioni e poi basta: loro hanno ripreso a giocare e hanno dominato per tutto il primo tempo. E, tra l’altro, la rete incassata prima di andare in spogliatoio significa che questa squadra veramente non ci ha messo nè il cuore, nè la testa. Nel secondo tempo i cambi qualcosa hanno fatto – era difficile fare peggio di chi era in campo prima -, ma, comunque, non è abbastanza. Siamo riusciti a fare risorgere Forte, che non segnava da mesi. Non si può andare avanti così: è arrivato il momento di svegliarsi.

Satalino 6: Prende 4 gol ma di certo non per colpa sua, quando viene chiamato in causa mette in mostra riflessi ammirevoli.

Un intervento scolastico del portiere della Regia, foto: AC Reggiana

Sampirisi s.v.: Esce per un problema muscolare, speriamo che non sia nulla di grave. Troppo poco per dare un voto.

Il numero 31 della Reggiana svetta di testa, foto: AC Reggiana

Rozzio 5,5: Il duello con Tutino viene stravinto dal centravanti dell’undici cosentino. Posizionato sempre bene, diversi suoi interventi risultano comunque importanti.

Marcandalli 5: Nesta lo rischia nonostante la distorsione. E’ sfortunato quando, deviando il tiro di Forte, beffa il suo portiere, fatica parecchio nell’arco dei 90 minuti.

Fiamozzi 5: Si fa sovrastare da D’Orazio in occasione della rete del vantaggio del Cosenza. Spinge poco sulla fascia, pecca in fase difensiva.

L’esterno destro della Reggiana, prova sottotono la sua, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 5,5: Va vicino a quello che sarebbe stato il gol del pareggio con un’incornata, su invito di Sampirisi. Per il resto si vede poco, abbozza diversi traversoni mal calibrati e fatica a contenere Marras.

Il giovanissimo esterno sinistro granata agisce sulla sua corsia, foto: AC Reggiana

Cigarini 6: A parer mio il più positivo in campo. Imposta correttamente svariate volte, trovando delle linee di passaggio impensabili. Tenta di sorprendere Micai su calcio di punizione, ma non ci riesce.

Il playmaker granata in possesso della sfera, foto: AC Reggiana

Kabashi 5,5: Pasticcia più volte, facendosi soffiare la sfera. Non va mai al tiro – soluzione che è stata decisiva già in passato -, lega bene, ma raramente, con i trequartisti.

Il regista albanese rientrato dalla squalifica, foto: AC Reggiana

Antiste 4,5: Praticamente rimasto negli spogliatoi. Nesta lo rispolvera dopo tante volte dall’ultimo utilizzo, non si rivela mai decisivo e non riesce ad aggiungere il suo dinamismo al gioco dei Granata.

Il francese protegge la sfera da due avversari, foto: AC Reggiana

Melegoni 4,5: Preferito inspiegabilmente a Portanova, non riesce mai ad innescare l’attaccante, nè tantomeno a portare scompiglio. Improduttivo e inconcludente.

Il trequartista di proprietà del Genoa, foto: AC Reggiana

Okwonkwo 5,5: Trova a sorpresa la maglia da titolare, fatica a creare occasioni, si propone più volte, ma non è ancora in uno stato di forma ottimale. Non riesce a convertire in rete una sponda del compagno di reparto ex Cremonese.

L’attaccante nigeriano, foto: AC Reggiana

Romagna 6: Entra al posto di Sampirisi, convive in difesa con Rozzio e Marcandalli. Fa buona retroguardia e, a tratti, imposta anche il gioco. Fondamentale recuperare un calciatore come lui.

Bella prestazione di Romagna, che rientra dopo un lungo infortunio, foto: AC Reggiana

Gondo 6: Scende in campo e cerca subito la scossa, tutto sommato riesce a rendere più dura la vita ad una retroguardia cosentina a malapena solleticata dai Granata nel primo tempo. Partecipa a più azioni, offre ad Okwonkwo un bel pallone di petto.

L’ex centravanti dell’Ascoli, foto: AC Reggiana

Pajac 6: Calcia una bella punizione, ma non riesce a centrare lo specchio. Si propone più volte e gestisce bene la sfera: responso positivo.

Portanova 5,5: Va vicino al gol con un tiro da fuori insidioso, ma per il resto crea poco. Comunque piuttosto partecipe al gioco dei compagni.

Il trequartista della Regia conduce la sfera, foto:AC Reggiana

Varela s.v.

Nesta 5: E’ inaccettabile che una squadra giochi una partita così, senza voglia, senza cattiveria, senza produrre niente a livello offensivo ed incassando 4 gol da una formazione che non vinceva da febbraio. Ennesima delusione casalinga, peggior prestazione da quando l’ex tecnico del Frosinone è al comando della Reggiana. Sceglie di fare nuovamente affidamento su Melegoni, che, all’uscita, non a caso viene fischiato dal pubblico, a discapito di un Portanova che, nella metà del tempo, ha fatto di più. Lancia Okwonkwo dal primo minuto: la prova non è poi così negativa, ma Gondo, forse, sarebbe stato meglio. Inatteso l’avvicendamento tra Pajac e Pieragnolo, ma riesce a trarne benefici, perchè l’ex Genoa smentisce chi lo criticava con una discreta prestazione. Adesso, però, abbiamo 4 partite complicatissime: Palermo, Modena, Sampdoria e Parma. Questa squadra non può continuare a giocare così, poichè significherebbe retrocedere. E’ arrivato il momento di dare una scossa a questa squadra priva di carattere.

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