Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Commento Crystal Palace-Arsenal – THOTG

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Un primo tempo da dimenticare, Arsenal che non si è mai rivelato pericoloso e che non ha prodotto, ma ha subito e preso un gol dietro l’altro, per giunta evitabili. 6 minuti orribili che i Gunners hanno pagato caro incassando ben due reti a pochissima distanza l’una dall’altra. E’ mancato il fraseggio, in mezzo al campo non abbiamo fatto girare il pallone e abbiamo lasciato fare il gioco alle Eagles che, va detto, hanno fatto una prima metà di gara a ritmi alti, accompagnati dai tifosi, che volevano la vittoria del derby contro la squadra di Arteta. Pochi tiri dalla distanza che in realtà sono un’arma importante, specialmente se i tiratori ci sono. Psicologicamente, è stato accusato troppo il gol subito, purtroppo è uno degli svantaggi dell’avere una rosa così giovane, ma proprio uno come Lacazette, in queste occasioni, deve farsi sentire. Il secondo tempo è cominciato meglio e abbiamo fatto più possesso palla del primo, come al solito, gli incontri cambiano nell’intervallo, ma il risultato non sempre e stasera ne è una dimostrazione. Dopo stasera credo tutti i tifosi dell’Arsenal amino di meno Vieira, a parte gli scherzi, resterà una leggenda di quella squadra allenata da Arsène che era una delle formazioni più forti mai viste nella storia del calcio, complimenti al suo Palace che ha giocato in maniera splendida. Siamo ritornati in campo con la mentalità giusta e con la voglia di ribaltare il risultato, consapevoli che non sarebbe stato facile, tuttavia credo che, meno Martinelli, un po’ tutti abbiano avuto paura nel tentare la giocata individuale e di tentare un dribbling, anche se è davvero difficile riuscire a penetrare in un castello difensivo come quello delle Eagles, che non hanno concesso nulla dopo aver trovato il vantaggio. Davvero fastidioso perdere così perchè siamo dietro agli Spurs, che ci sono stati distanti in classifica meritatamente per tutta la stagione e adesso, anche se abbiamo una partita in meno, siamo dietro di loro, tuttavia affronteremo la squadra di Conte il 12 maggio visto che è stata finalmente annunciata la data del recupero. Tornando alla partita di oggi e parlando del secondo tempo: c’è stata una grossissima occasione per Smith Rowe al 63′ dopo l’assist di Lacazette, il tiro è stato davvero troppo debole però e lì bisognava tornare in partita. E’ stata un’occasione ma è stato un primo squillo arrivato troppo tardi, l’Arsenal si doveva svegliare prima nella ripresa, ha fatto possesso palla ma non ha calciato da fuori e non si è reso pericoloso. Corretta la scelta di Arteta di mandare in campo Nketiah negli ultimi 25 minuti cambiando la difesa togliendo Cèdric Soares. Purtroppo va detto, saremo sempre grati a Laca per tutto quello che ha fatto e che sta facendo tutt’ora, ma, soprattutto dopo la partita di stasera, è sempre più sotto gli occhi di tutti la fatica che fa la squadra del tecnico spagnolo nello sfruttare l’attaccante. Il problema è che, per quanto Nketiah, tralasciando il caso rinnovo, sia un ottimo attaccante e tutti ci ricordiamo la tripletta con il Sunderland, non può fare reparto e quindi è un buon sostituto del francese ma solo fino a un certo punto; bisogna comprare un attaccante fisico o inventarsi un giocatore nella posizione di falso nueve come ha fatto Pep con Foden ad esempio, Arteta inoltre è stato suo allievo. Pochi rischi presi, poca personalità, non abbiamo rischiato la giocata e abbiamo finalmente assistito ad un tiro da fuori di Odegaard al 67′, in una partita in cui non si è visto e purtroppo ha fatto un grosso danno, peccato non abbia inquadrato lo specchio ma finalmente un altro segno di vita è arrivato. Un secondo tempo buono ma non da Arsenal; il colpo del gol è stato subito in una maniera clamorosa psicologicamente e non è assolutamente possibile giocare senza calciare da fuori contro una squadra che sta tappata dietro. Al 73′ Odegaard ha commesso un’ingenuità assurda abbattendo Zaha in area di rigore, diciamo che poteva risparmiarsela. Il terzo gol ci ha semplicemente messo ancora di più fuori dal campo con la testa e anche quel poco che avevamo fatto vedere è stato cancellato, anche per via di una splendida atmosfera creata dalla tifoseria di casa, ma anche la nostra, sempre numerosa e rumorosa, ha accompagnato la squadra con affetto in maniera meravigliosa. Il palleggio è stato lento ed è servito più che altro a mantenere gli avversari dietro la linea del pallone, sono mancate combinazioni veloci. All’84’ ci è semplicemente arrivata la conferma di come ci fosse qualcuno o qualcosa che proprio non voleva vincessimo la partita e soprattutto come proprio non dovessimo neanche buttarla dentro e quello splendido tiro di Nketiah ha scheggiato purtroppo l’incrocio. Torniamo a casa e pensiamo alla prossima.

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