Novembre 3, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Sam Bartram, il portiere smarrito nella nebbia

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E’ il 25 dicembre del 1937. Tutti festeggiano assieme, ma il football inglese non si ferma neanche per le feste. Anzi, lascia a tutti gli amanti del calcio un regalo sotto l’albero da scartare. Il dono è una partita destinata ad entrare nella storia per la sua importanza, ma soprattutto per quello che è successo. Siamo a Londra, la sfida è uno dei tanti derby della capitale: Chelsea-Charlton. Non bisogna però pensare che i Blues fossero una squadra importante come quella che conosciamo oggi. Era ancora un club che non sapeva cosa significasse vincere dei titoli e oscillava tra la First e la Second Division. Dunque, non aveva ancora lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio. Gli Addicks, invece, stavano dimostrando di essere una grande squadra grazie a delle ottime stagioni. Dal 1936 al 1939, in tre stagioni, avevano collezionato un 2°, un 4° e un 3° posto e, nel 1947, dopo la fine della guerra, avevano vinto addirittura una FA Cup. Quindi, tra i due team, c’era una differenza netta e gli ospiti erano favoriti. Lo scontro tra queste due squadre è stato storico ed è diventato famoso per un motivo molto particolare.

La partita

Stamford Bridge accoglie i tanti tifosi venuti a vedere la partita e si riempie anche durante il periodo delle feste. In Inghilterra, il calcio sembrava essere più importante di qualsiasi altra cosa ed è ancora così oggi. La partita comincia e la prima metà di gioco si conclude con il risultato di 1-1. Un pareggio che per il Charlton non è assolutamente sufficiente, viste le aspettative. La partita, certamente più che per questo motivo appena citato, è diventata celebre per via della fittissima nebbia, che non ha permesso ai tifosi di vedere quasi niente. In un certo senso, si sono dovuti immaginare quello che accadeva in campo, dato che non si riusciva in nessun modo a riconoscere i giocatori sul terreno di gioco. Il secondo tempo comincia e nulla cambia rispetto ai primi 45 minuti. La nebbia è ancora lì, forse la situazione è addirittura peggiorata. Al 55′, siamo ancora in parità, nessuna squadra è riuscita a cambiare il risultato con cui si era concluso il primo tempo. Non si vede assolutamente niente. I capitani delle due formazioni concordano di sospendere l’incontro, che viene interrotto. Si stava giocando a Natale, nonostante quelli fossero giorni festivi, in mezzo alla nebbia, alla vigilia del Boxing Day. Lo spirito inglese, questa volta, viene sconfitto. Anche lo stadio si svuota, quando la sospensione della gara diventa ufficiale è già vuoto. Stamford Bridge ha perso il calore del pubblico che riempiva i suoi spalti. Dunque, non c’è più nessuno nè sul terreno di gioco nè seduto a vedere la partita. O forse no. Qualcuno, sul campo, c’è ancora. Sam Bartram, portiere degli Addicks, non ha ancora abbandonato il manto erboso per dirigersi negli spogliatoi con i compagni. La nebbia non gli aveva permesso di accorgersi che il gioco era stato fermato. E lui, quindi, si trovava ancora lì. Per mezz’ora, era rimasto lì. Per trenta minuti non aveva subito nemmeno un tiro da parte degli avversari, dunque non si era mosso di lì, era rimasto tra i pali, senza mai dovere fare una parata. L’atmosfera dello stadio e le voci dei suoi compagni e dei suoi compagni erano state interrotte dalla sospensione della partita e il silenzio dominava. Ma la quiete presente sul campo viene fermata da un urlo. Quell’urlo non era però di un giocatore o di un supporter dagli spalti, ma di un poliziotto che si era accorto che il portiere della formazione ospite era ancora in campo.

Ehi tu! ma che ci fai ancora lì? Non vedi che sono andati via tutti?

Ecco cosa arriva all’orecchio di Bartram, che che fa fatica a capire cosa sia realmente successo. Dopo un po’, riesce a ricostruire l’accaduto e nota che tutti se n’erano andati. Ecco come, qualche tempo dopo, attraverso la sua biografia, ha raccontato meglio l’episodio, spiegando come avesse fatto a non accorgersi di niente:

Il Charlton era una grande squadra e capitava spesso che non toccassi palla per larghi tratti della partita. Pensavo che stessimo prendendo d’assalto la porta del Chelsea, non che se ne fossero andati tutti, avversari compresi. Ero lì nella nebbia che aspettavo di esultare per un nostro goal. E se non fosse stato per quel poliziotto, chissà quando me ne sarei accorto

Inoltre, l’estremo difensore del Charlton, dopo aver giocato per oltre 20 anni per gli Addicks, senza cambiare mai squadra in tutta la sua carriera, si è meritato un riconoscimento bellissimo. Fuori dallo stadio The Valley, proprio dove Bartram ha giocato, è stata messa in mostra una scultura in bronzo in suo onore.

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