Real Betis, dalle retrocessioni alle competizioni europee – Dalla A alla Z, le storie di tutti i club europei più importanti
6 min readIl Real Betis è una squadra fondata a Siviglia nel 1907. Attualmente milita nella Primera Divisiòn spagnola, di cui è considerata una delle squadre più forti, ed è allenata da Manuel Pellegrini, ex tecnico del West Ham; lo stadio di casa del Club è il Benito Villamarín, conosciuto anche come Estadio Manuel Ruiz de Lopera e Municipal de Heliópolis, un impianto da 60.000 posti. Nel suo palmarés il Club può contare su un titolo di Primera Divisiòn, 3 Coppe del Re e 7 titoli di Segunda Divisiòn.
Le origini
Il club è stato fondato nel 1907, da un gruppo di studenti della Escuela Politécnica, un istituto situato a Siviglia in Via Cervabtes, dove i fondatori del club eseguivano studi militari e di medicina. I fondatori erano per la maggior parte coppie di fratelli, come per esempio i fratelli Hermosa, i Wesolowski, i Castillo, i Cascales e i Gutiérrez. Il Club nacque con il nome Sevilla Balompié, data l’intenzione dei fondatori di evitare il termine “Football” all’interno del nome, e venne registrato al governo civile il 1° Febbraio 1909.
Nello stesso periodo dove il Balompié veniva registrato e si apprestava a vincere una serie di Coppe di Siviglia, un altro club nacque nella stessa città andalusa: il Betis Foot-ball, fondato da un ex membro dell’altra squadra di Siviglia, il Sevilla Foot-ball. Il club si sciolse nel 1913, ma venne rifondato l’anno dopo da José Gutiérrez, Eladio García de la Borbolla e Miguel Folgado, prendendo anche il titolo di “Real”.
Nel 1914 il Balompié e il Betis annunciarono una fusione, grazie anche all’intervento di Herbert Richard “Papa” Jones, che fece da “mediatore” fra le amministrazioni dei due club. Nel 1915 il governatore civile di Siviglia approvò questa fusione, e il Club prese il nome di Real Betis Balompié. Subito la maggior parte dei tifosi continuarono a chiamare il club col nome di “Balompié”, dato che la società mise a disposizione lo stadio di casa dell’ex Balompié, mentre dal Betis venne preso il titolo di “Real”.
Dopo un decennio di declino del club, dove la società venne abbandonata da molti dei suoi migliori elementi, nel 1924, grazie soprattutto al ritorno in società di alcuni dei fondatori del club (Castillo, Wesolowski, Hermosa, Fernández Zúñiga, Cascales); nel 1926 arrivò il trionfo in Spencer Cup e nel 1928 quello in Coppa Andalusia. Così, quando nel 1928 nacque il campionato nazionale spagnolo, il Real Betis entrò di diritto a farne parte, essendo ormai una società affermata a livello regionale e nazionale, venne così inserito in Segunda Divisiòn.
La storia recente
Una delle cose più affascinanti della storia del Real Betis è che questa squadra è partita dal basso e oggi si ritrova a lottare per la qualificazione in Champions League. Infatti, negli ultimi 30 anni, i Verderones hanno fatto dei passi in avanti straordinari e sono riusciti a tagliare dei traguardi incredibili. Partiamo dal 1990, anno in cui il Betis conquista una storica promozione nella massima divisione del calcio spagnolo, per sua sfortuna, però, deve abbandonare questo campionato l’anno successivo dopo una retrocessione. Bisognerà attendere il 1994 per rivedere questa squadra nella massima serie. Questa volta, le cose cambiarono completamente e la squadra di Siviglia non si ritrovò più a combattere per ottenere la salvezza, ma, grazie a dei risultati fantastici, riuscirà a competere per i posti alti nella graduatoria. Le prime stagioni dal ritorno in Liga furono indimenticabili per i tifosi, che videro la loro squadra del cuore ottenere un terzo posto nel 1995 e un ottavo nell’annata successiva. Con questi posizionamenti così importanti, i biancoverdi poterono addirittura partecipare ad una competizione europea: la Coppa UEFA. In questo torneo, videro il proprio cammino interrompersi al terzo turno. Tuttavia, nell’annata successiva non mancarono dei risultati incredibili e il Betis arrivò quarto in Liga e fu sconfitto in finale di Coppa di Spagna dal Barcellona di Figo. I Verdiblancos, nelle stagioni successive, fecero più fatica di quanta ne avessero fatta nelle annate precedenti e cominciò un declino clamoroso. Infatti, dopo dei posizionamenti in campionato non molto esaltanti, vennero retrocessi nella seconda divisione. Ma il Club dovette scontare una pena davvero corta nel purgatorio della Segunda División e tornarono nella massima serie dopo soltanto un anno nel secondo campionato più importante del Paese. Pian piano, il Betis tornò ad essere quello di un tempo e conquistò dei posizionamenti in campionato storici e tornò presto a giocare nelle competizioni europee. Inoltre, nel 2005, la squadra di Siviglia potè mettere in bacheca un altro trofeo, che mancava dal 1977: la Coppa del Re. Sfortunatamente per i tifosi però, i biancoverdi crollarono nuovamente e, dopo delle stagioni in cui non arrivarono segnali positivi, la squadra sprofondò nuovamente in Seconda Divisione. Tuttavia, ritornò nella massima serie due anni dopo tentando di ricostruire tutto ciò che di grande si era fatto negli anni successivi ma, dopo un ventesimo posto nel 2014, il Betis visse un’altra volta l’incubo della retrocessione. Nel 2015 ci fu il grande ritorno del Betis nella massima serie, dove il Club milita ancora oggi. Dopo degli ottimi piazzamenti in campionato e la conquista della Coppa del Re nella scorsa stagione, sembra che questa squadra possa competere per il futuro con degli obiettivi ancora più importanti.
La scorsa stagione
Nella stagione 2021-22, il Betis ha ottenuto un grandissimo risultato, arrivando 5° con 65 punti, ottenuti grazie a 19 vittorie e 8 pareggi. I gol subiti sono stati 40, quelli realizzati 62, che, facendo i conti, recitano una differenza reti di +22. Una squadra che subisce tanti gol, ma che ne fa altrettanti, però diciamo che con qualche gol subito in meno, i Verderones avrebbero potuto ambire a un posto in Champions League, visto che il Siviglia arrivato al quarto posto ha chiuso con 70 punti e 10 gol subiti in meno. Se vogliamo pensare a qualche risultato sorprendente nella scorsa stagione, possiamo ricordare la vittoria per 4-1 in casa contro il Valencia e per 0-3 allo stadio Mestalla, la vittoria al Camp Nou contro il Barcellona per 0-1, la sonora vittoria per 4-0 in casa contro la Real Sociedad, vittoria per 1-0 contro l’Athletic Bilbao, pareggio per 0-0 in casa della Real Sociedad, e il pareggio al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid all’ultima giornata, con i Blancos già campioni di Spagna. Inoltre, è arrivata la soprendente vittoria della Copa del Rey, in finale contro il Valencia, coppa che mancava al Betis dal 2005.
La stagione in corso
Nella nuova stagione del Betis, il mercato è stato protagonista, con diversi acquisti e cessioni: in Andalusia sono arrivati Luiz Henrique a parametro zero dal Fluminense e Luiz Felipe (sempre a parametro zero), dalla Lazio, mentre il Club ha perso: Joel Robles e Crisitian Tello, che da svincolati sono andati rispettivamente al Leeds United e ai Los Angeles FC; poi sono andati via Diego Lainez in prestito allo Sporting Braga e Rober in prestito al Deportivo Alavés; mentre, i Béticos hanno perso Marc Bartra a titolo definitivo, che è stato ceduto al Trabzonspor. Nelle amichevoli estive, il Betis ha pareggiato 1-1 contro il Marsiglia, 2-2 contro il Zaragoza, e 0-0 contro il Grödig. Mentre è arrivata la vittoria per 3-1 contro la Fiorentina, e le sconfitte per 1-0 contro il Brentford, e per 2-1 contro il PSV Eindhoven. In campionato, i biancoverdi hanno iniziato molto bene, grazie alle vittorie contro Elche, Mallorca e Osasuna, hanno collezionato 9 punti; mentre, è arrivata una sola sconfitta: 2-1 contro i campioni in carica del Real Madrid. Parlando di competizioni europee, invece, ieri è arrivata una vittoria contro l’ HJK Helsinki in Finlandia, per 0-2, in Europa League.
Lo sapevate che?
- Nel 2005, il Betis, battendo l’AS Monaco – secondo classificato nell’edizione 2004 – nello spareggio preliminare, è diventata la prima squadra andalusa a qualificarsi per la Coppa europea secondo il formato della Champions League.
- Dei 25 acquisti più costosi della storia del Club, il più anziano, al momento dell’arrivo, aveva solo trent’anni. Il giocatore in questione è Willian José.