Ottobre 14, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

I Granata fermano i bagoli: il Derby dell’Enza si conclude a reti bianche

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La Reggiana ferma la capolista: pareggio a reti inviolate al Tardini! Secondo punto stagionale conquistato dai Granata!

La Reggiana riesce ad interrompere lo slancio del favorito Pavma e a guadagnare un pareggio fondamentale in chiave salvezza. I Granata soffrono per tutta la partita, ma riescono a mantenere la porta inviolata grazie ad un’impeccabile fase difensiva e ad una preparazione della partita eccellente da parte di Nesta. E’ un punto d’oro questo, perchè è il secondo in quattro partite e deriva da una grande prestazione collettiva in casa dei rivali di sempre. La Reggiana tornerà in campo il 16 di settembre contro la Cremonese, in una sfida molto importante e speciale.

La foto di squadra, foto: AC Reggiana

Tutte le notizie dei giorni prima della patita

Tantissimi acquisti in questi ultimi giorni di calciomercato, per i Granata. Andando in ordine cronologico, il primo nome di questa sfilza di giocatori arrivati recentemente è quello di Marko Pajac. Si tratta di un terzino sinistro classe 1993, che ha già disputato 25 sfide in Serie A e vestito i colori di ambiziosi club come, ad esempio, Empoli, Genoa e Brescia. Colpo molto interessante e funzionale alle esigenze della squadra, che aveva bisogno di un laterale sinistro.

Finalmente è arrivata questa benedetta punta. Goretti ha preso Cedric Gondo in prestito dal Genoa. Altro atleta giovane ma che conosce bene la cadetteria – oltre 120 gettoni in questo campionato – e ha addirittura collezionato una manciata di presenze in A, oltre che nel calcio greco. Nato nel 1996, alto 1,87 metri, si tratta di un centravanti completo e che potrebbe fare al caso nostro.

“Breve ma intensa”. Queste sono le due parole con cui possiamo definire l’esperienza con la maglia granata di André Duarte, approdato alla corte di Nesta il 19 luglio per trasferirsi in prestito oneroso il 30 agosto, poco più di un mese dopo. Il difensore centrale portoghese vestirà i colori dell’Osijek.

Lascia la Reggiana un grandissimo protagonista della scorsa stagione, terminata con la conquista della promozione: Alessio Luciani. Come detto dal direttore sportivo in conferenza stampa, si sapeva che, prima o poi, avrebbe abbandonato Reggio Emilia. E, infatti, il club ha annunciato la rescissione contrattuale. Grandissimo difensore, seppur non proprio fisico, cresciuto nelle giovanili della Lazio, potrebbe indossare la maglia del Perugia nell’annata da poco cominciata.

Un altro difensore centrale: Przemysław Szyminski. Nato il 24 giugno 1994, è in grado di giocare anche come terzino destro o sinistro. Recentemente ha fatto parte di organici di società di alto livello in Serie B, quali Palermo e Frosinone, può inoltre vantare una fisicità niente male: 1,85 metri di altezza. Anche lui conosce la B come le sue tasche, avendovi giocato 131 incontri.

Un centrocampo sempre più giovane e tecnico: Jacopo Da Riva è granata. Arriva in prestito dall’Atalanta – società con un settore giovanile formidabile – e, almeno per ora, non sembra possa essere un giocatore con il posto da titolare garantito. Tuttavia potrebbe essere un’ottima alternativa ai compagni di reparto più soggetti ad un grande dispendio energetico, comunque, se ci è stato ceduto a titolo temporaneo, vuol dire che la società bergamasca si aspetta che possa trovare un buon minutaggio. Ha già fatto esperienza in B, visto che ha ottenuto 62 presenze in questa divisione, e ha anche provato l’emozione dell’esordio nella massima categoria. Classe 2000 alto 1,87m, ha giocato anche nel Vicenza, nella Spal, e nel Como. Prospettive intriganti per un atleta che potrebbe fare la differenza quest’anno.

Ancora un colpo di mercato veramente interessante per la Regia: ecco Domen Crnigoj. Centrocampista centrale, adatto a ricoprire anche i ruoli di trequartista ed esterno destro, ha disputato 41 incontri in Serie A, trovando 3 volte la via del gol. Per lui pure una manciata di presenze in Europa League e oltre 45 in cadetteria. Sloveno che ha militato tra Lugano, Venezia e Salernitana, potrebbe davvero rivelarsi un giocatore cruciale in questa stagione complicata. Eccellente scelta di Goretti e, complessivamente, ottimo lavoro da parte della società, che ha portato a Reggio, in prestito, un atleta fenomenale.

Saluta la Città del Tricolore un atleta che non era più all’interno del progetto da tempo, ma che comunque resterà nel cuore dei tifosi: Andrea Arrighini. Aveva trascorso l’ultima annata in prestito e adesso giocherà per l’AlbinoLeffe, compagine che i Granata hanno affrontato in amichevole, nel ritiro di Toano. 130 gare in B per questo centravanti, gli auguriamo il meglio. Tutti ricorderanno di quando a Viterbo gli distrussero il naso senza che l’arbitro concedesse il rigore.

Anche Vallocchia cambia casacca: si trasferisce alla Triestina. Anche lui protagonista della vittoria del campionato di Serie C dell’anno scorso. Calciatore con uno stile di gioco semplice, capace di mettere ordine e di pulire tante palle sporche, aggiungendoci quel pizzico di personalità, non finirà nel dimenticatoio del mondo granata. Ha ancora tutta una carriera da scrivere ed è giusto che se ne vada da Reggio Emilia per passare ad una realtà che gli permetta di avere un minutaggio maggiore. Centrocampista fantastico che ha saputo dire la sua con la maglia della squadra della Città del Tricolore, mettendosi sempre a disposizione.

Non sono finiti i colpi al fotofinish da parte di Goretti: Filippo Melegoni è un nuovo giocatore della Reggiana. Si consolidano così i rapporti, non solo sotto l’aspetto della tifoseria ma anche sotto quello societario, tra Reggiana e Genoa. Parliamo di un giovane promettente – è nato nel 1999 a Bergamo – cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta (con cui ha esordito in A), che ha militato anche nel Pescara, nel Genoa e nello Standard Liegi. Bella mossa da parte del club, che continua a puntare e quantomeno a cercare di valorizzare i giocatori giovani, pur non detenendone sempre il cartellino.

Il Sassuolo affida alla Reggiana un’altra sua promessa: Janis Antiste. Il direttore sportivo pesca un altro calciatore capace di rafforzare un reparto offensivo, che almeno in quest’inizio di stagione, è stato poco concreto. Francese classe 2002, è cresciuto nel Tolosa per poi passare allo Spezia, che lo ha successivamente ceduto alla società neroverde, la quale, dopo un’annata all’Amiens, l’ha girato alla Reggiana a titolo temporaneo.

Annunciate le date dei prossimi impegni dei Granata. Tutti a Reggio il 16 settembre.

La conferenza stampa di mister Alessandro Nesta

Il mister Alessandro Nesta, in conferenza stampa, si è premurato di fare il punto della situazione, precisando chi, dei volti nuovi, avrà speranze di scendere in campo. In seguito ad aver annunciato che l’infermeria è, fortunatamente, vuota, ha detto quanto segue sui possibili schieramenti dei nuovi acquisti:”Sampirisi è quello che sta un pochino meglio, quindi è a disposizione. Pajac è un po’ in ritardo, perchè ha avuto qualche piccolo infortunio un po’ di tempo fa, perciò è un po’ in ritardo di condizione. Gondo ha fatto mezza partitina, quindi vediamo. Szyminski sta bene, è pronto”.

Lo stadio

Essendo il Tardini lo stadio del Parma, non rilascerò mai alcuna recensione positiva. Tuttavia, questa volta, anzichè concentrarmi sulle condizioni dello stadio – di cui avremo comunque modo di parlare – vorrei condividere il fatto che i tifosi della Reggiana sono stati trattati malissimo da tutte le organizzazioni. Innanzitutto, la riduzione della capienza è la più grande stupidaggine che si potesse fare. I tifosi hanno dovuto aspettare anni per assistere a questa partita e tu imponi alla maggior parte di loro di non venire perchè vendi meno biglietti. E, tra l’altro, “casualmente”, la prevendita non funzionava. “Errore di compatibilità tra TicketOne e VivaTicket”. Complimenti al Pavma per questo splendido gesto. Come fai a non accorgerti che una tessera del tifoso estranea allo sponsor che ti gestisce i titoli di ingresso non ha il codice di sicurezza? E noi dovremmo pure credere che è stato un incidente? Complimenti ancor più sentiti a chi ha avuto la grande idea di fare salire i più di 1000 tifosi granata in un treno da 800 passeggeri per farne scendere 200 a Sant’Ilario. Poi arrivi in stazione e non si capisce niente con le navette. Se giochi 3 delle prime 4 gare in trasferta e soltanto all’unica che disputi in casa riesci ad arrivare con almeno 10 minuti di anticipo, vuol dire che non c’è un essere umano che sia in grado – o, peggio, abbia voglia – di studiare a modo come tutelare i sostenitori. E poi – ciliegina sulla torta -, imponi a centinaia di persone di stare a casa per aprire un ulteriore settore ai tuoi tifosi, che nemmeno hanno riempito per intero.

Comunque, parlando sinteticamente del disgustoso stadio dei bagoli, possiamo dire che i tifosi ospiti – solo 1500 posti a sedere – sono stati confinati in un angolo dell’impianto, suddiviso in due spicchi, separati da una vetrata apparentemente inutile. Inoltre, “logicamente”, non vuoi che ci siano scontri e metti gli ospiti in una parte microscopica dello stadio, con i supporters avversari davanti e a sinistra. Altra idea “geniale” mettere una distesa di posti a separare i bagoli dai sostenitori granata, un “settore-cuscinetto”, diciamo. Se si chiama “Curva Ospiti”, i tuoi tifosi – che, a momenti, si potevano contare su una mano – li metti da un’altra parte. E magari li tratti come hai trattato noi: gli dici elegantemente di arrangiarsi.

Tra l’altro, come se non bastasse, il bar del settore ospiti, a fine partita, non ha nemmeno distribuito l’acqua. “Abbiamo finito le bottigliette”, avevano un lavandino dietro le spalle e si sono rifiutati – sì, rifiutati – di dare da bere agli oltre mille presenti, dopo un pomeriggio passato gridando sotto il sole.

Le formazioni

Parma: Col Pavma la faccio corta perchè non ho intenzione di parlarne approfonditamente. 4-3-2-1 con Chichizola in porta, Del Prato, Osorio, Circati e Ansaldi in difesa. A centrocampo Estevez, Hernani, Benedyczak, Bernabè e Mihaila. Unica punta Bonny.

Reggiana: Era difficile, anzi, quasi impossibile, indovinare le scelte di Diana, che riservava sempre qualche sorpresa. Con Nesta è ancor più complicato. Il tecnico romano, innanzitutto, decide di tornare al 4-3-1-2 e di non confermare il precedente 4-3-2-1 (c’è solo una sfumatura di differenza, però, comunque, qualcosa cambia). Bardi tra i pali, protetto da una difesa che vede esordire Sampirisi. A sinistra Libutti, che ritrova la maglia da titolare dopo la gara con il Palermo, e al centro Rozzio e Romagna. A centrocampo viene di nuovo escluso, a sorpresa, Cigarini: giocano Kabashi, Bianco e Portanova. Mossa inaspettata da parte del mister della Regia. Sulla trequarti Vergara, che agisce alle spalle di Pettinari e Lanini. Non trova spazio dall’inizio Gondo, nonostante si dicesse avesse qualche chance di figurare nell’undici iniziale.

La partita

La presentazione della partita fatta in collaborazione con la pagina di FedeReggiana, che vi invito a seguire

E’ una partita che non ha bisogno di presentazioni. E’ il Derby dell’Enza e si gioca nella tana dei bagoli, questo significa una cosa sola: è obbligatorio dare il massimo. Il Pavma si è reso protagonista di uno scoppiettante inizio di stagione, che l’ha visto trionfare nelle prime 3 partite e ottenere la vetta della graduatoria a punteggio pieno. Al Tavdini arriva la Reggiana, compagine reduce da una sconfitta interna contro il Palermo – una delle poche squadre che sembra avere le carte in tavola per competere coi Gialloblù -. Prima di quest’impegno casalingo terminato come non si sperava – causa anche l’inferiorità numerica provocata dal rosso rimediato da Marcandalli – la Regia è stata sconfitta 1-0 sul campo del Cittadella, per poi rifarsi sul terreno del Como, pareggiando in rimonta. C’è un abisso a separare le due squadre in classifica, ma un derby è sempre un derby e la banda di Nesta farà di tutto per conquistare almeno un punto in una sfida complicatissima, ma che per tutti, non solo i tifosi, è la più importante della stagione.

Le due squadre si dispongono sulle classiche file per effettuare l’ingresso il campo. In sottofondo si sente l’inascoltabile inno del Parma – che vedrei bene al massimo in una pubblicità della Rai -, i sostenitori gialloblù alzano al cielo delle bandierine colorate che non si possono vedere (tutte in plastica, tra l’altro, alla faccia degli stadi sostenibili). Prima del fischio d’inizio si commemora un minuto di silenzio per le vittime della strage ferroviaria di Brandizzo.

Un peccato che questo momento di rispetto sia stato interrotto da un tifoso della squadra di casa che si è messo ad insultare i sostenitori ospiti urlando. Gesto che rappresenta perfettamente la tifoseria bagola. Si parte con la Reggiana che manovra e perde maldestramente, dopo nemmeno 10 secondi, la sfera. Kabashi regala, infatti, la palla a Bonny, che sprigiona un tiro, il quale viene deviato e si esaurisce tra le braccia di Bardi. Pronosticare un inizio simile era difficile. La risposta granata, però, è immediata. Vergara innesca la corsa di Lanini con un passaggio sulla corsa, il centravanti in casacca numero 10 conduce la sfera per poi cederla a Portanova, che disegna un cross interessante. Tenta Pettinari di concludere al volo, ma manca l’appuntamento col pallone, che sfila dalle parti di Libutti. Il 17 calcia basso di mancino, ma Del Prato devia in angolo. Partita subito infuocata. Al 3′ la formazione di Nesta trova una combinazione interessante con Portanova e l’attaccante numero 23: il primo, in seguito ad una lettura brillante, riconquista la sfera, per cederla al 23, che restituisce sulla corsa con un colpo di tacco elegante. Il 90 mette in mezzo con un suggerimento basso, che si rivela però innocuo. Intervento scolastico per Chichizola, ma vanno apprezzate la rapidità e l’efficacia con cui gli ospiti hanno cambiato fronte. Finalmente, al minuto 5 riescono ad entrare i tifosi della Reggiana. Complimenti ancora a chi dovrebbe tutelare gli spettatori. Ma è possibile che, prendendo il treno alle 15:50, si entri allo stadio a partita iniziata? Ma ci vuole tanto a fare più treni? La soluzione migliore era fare scendere 200 persone a Sant’Ilario? E poi non funziona la prevendita e riducete la capienza. Fate ridere. In seguito ad 8 giri di lancette Bonny serve con una finezza Hernani, che prova una conclusione da fuori, la quale si spegne sul fondo. All’11’ Kabashi, in seguito ad una serpentina, pesca Lanini con un cross interessante, il controllo dell’ex Novara presenta però degli intoppi. Osorio protegge l’uscita dell’estremo difensore dei padroni di casa. Un attimo più tardi Bianco realizza un’incursione interessante per vie centrali, successivamente cerca di servire Pettinari con un pallone morbido, ma il suo passaggio si rivela troppo profondo. I ragazzi di Pecchia si riaffacciano alla porta avversaria con la punta in maglia numero 13 che lavora bene spalle alla porta, poi valorizza una corsa di Ansaldi. Il laterale sinistro mette al centro, con la sfera che giunge all’altezza del primo palo, Rozzio non colpisce benissimo e, solo in un secondo momento, dopo un tocco di Libutti, i Granata riescono a liberare l’area con Sampirisi. Errore che stava per costare caro, perchè nei dintorni c’era un affamato Benedyczak. Al quarto d’ora i sostenitori della squadra ospite ribadiscono l’unica cosa che li rende felici con uno storico coro contro il Pavma. Al 18′ l’undici crociato tenta di rendersi pericoloso sugli sviluppi di un calcio di punizione da posizione defilata. Mihaila scodella un pallone dolce all’interno della zona calda, Circati colpisce di testa e supera Bardi, ma non Pettinari, che salva sulla linea deviando di coscia e nega la gioia del gol ai bagoli! Intervento provvidenziale del centravanti granata! La sfera, dopo il suo tocco, accarezza anche la traversa. Si resta aggrappati allo 0-0. Circa 5 minuti più tardi Bernabè sfodera una conclusione radente di sinistro, ma l’estremo difensore della squadra della Città del Tricolore si distende e blocca. Dopo 23 giri di lancette si interrompe la partita le squadre si rinfrescano durante il cooling break.

La pausa sul terreno di gioco, foto: AC Reggiana

Alla mezz’ora i bagoli, dopo un Chi non salta insieme a noi cos’è? Cantato dal pubblico reggiano qualche giro di orologio prima, si accorgono dell’esistenza del fuoco e gettano un fumogeno o comunque del materiale pirotecnico sul rettangolo verde. Partita interrotta. A 13 dal minuto 45 Ansaldi, in seguito ad un controllo rivedibile, tenta la soluzione individuale, che viene respinta da Sampirisi. Ci prova anche Benedyczak, che spara alto e non di poco. Al 37′ Kabashi non va tanto per il sottile e compie un intervento ruvido ma sul pallone ai danni Bernabè, tutto buono per il direttore di gara. Qualche istante dopo Lanini mette il piede sull’acceleratore, trova un corridoio interessante e lo percorre, dopodichè esegue un cambio gioco e trova Portanova, che sprigiona un tiro, il quale viene respinto. Al minuto 40 Bonny usa la mossa del tappeto in area di rigore, il pubblico cvociato ha pure il coraggio di chiedere il rigore, che ovviamente non viene assegnato. A 3 giri di lancette dal minuto 45 Mihaila prende iniziativa e ci prova da fuori con un tiro velleitario, che termina alto. Il 28 continua a rincorrere il gol e un attimo più tardi ci va vicino con un’incornata, prontamente respinta da Bardi, tuttavia c’era fuorigioco. Il nostro portiere batte poi la punizione 1 chilometro più avanti, questo va detto. Pecchia si rende protagonista di un teatrino evitabile a bordo campo. Al 45′ arriva la segnalazione del recupero: si proseguirà per altri 6 minuti. Una manciata di secondi dopo l’inizio dell’extra time il Parma ci riprova con l’ennesima botta dalla distanza del rumeno classe 2000, la conclusione rasoterra finisce distante dal bersaglio. Al terzo giro di orologio di questo recupero un cross tagliente del già citato diverse volte nelle ultime righe Mihaila attraversa tutta l’area di rigore, prova a trarne profitto Benedyczak, che però non riesce a colpire nel migliore dei modi la sfera. Granata in difficoltà sui traversoni avversari, da cui spesso scaturiscono pericoli. Al minuto 49 un destro forte e a rientrare di Hernani sorvola di qualche metro il legno orizzontale posto sopra la testa di Bardi. Quest’ultimo, mentre si appresta a battere il calcio di rinvio in seguito al bolide del 27 del Pavma, viene colpito da un oggetto lanciato dagli spalti da parte dei sostenitori bagoli e si accascia per terra. La risposta del pubblico reggiano – un Fate ridere gridato a squarciagola – è immediata. Al 52′ il direttore di gara decreta il termine del primo tempo. La Reggiana sta riuscendo a contenere la capolista!

E’ una partita complessa, che vede i Granata costantemente raccolti nella propria metà campo durante la fase di possesso gialloblù. Una caratteristica distintiva del calcio applicato dalla squadra della Città del Tricolore era stata proprio il fraseggio, l’amministrazione della sfera. Tuttavia non puoi andare a Pavma e pensare di fare la partita, devi sapere subire. E la Regia lo sta facendo particolarmente bene. L’allenatore della formazione oggi ospite aveva già annunciato in una delle prime conferenze stampa che non si sarebbe di certo vergognato di giocare con una muraglia ben posizionata e piena di ostacoli per gli avversari a difesa della porta. In quest’incontro stiamo vedendo un undici con quest’identità: sofferenza in fase di non possesso e ripartenze rapide innescate dai giocatori più dotati tecnicamente, Bianco e Portanova su tutti. Non abbiamo avuto occasioni da rete, ma non ci siamo fatti prendere dal panico – cosa che l’anno scorso accadeva più frequentemente – e abbiamo contenuto in maniera quasi impeccabile le avanzate nemiche.

La ripresa comincia con i Gialloblù che gestiscono il primo pallone, di sottofondo si sente il coro Che schifo il Parma proveniente dal Settore Ospiti. La prima occasione è al 48′: Bonny apparecchia la tavola per il destro di Estevez, che calcia malissimo. Pochissimo tempo dopo un cross di Del Prato si trasforma in un tiro, che scavalca Bardi, ma anche la porta. Al minuto 50 sempre l’8 dei Gialloblù finisce sotto i riflettori, stavolta per un fallo da terza categoria ai danni di Bianco, meritevole, a mio avviso, di un giallo, che però non arriva. Il Pavma, dopo aver graffiato più volte, cerca di incidere definitivamente: l’attaccante francese classe 2003 trova Benedyczak, che si mette in mostra con un affondo interessante, per poi suggerire a rimorchio per Hernani, che si coordina in maniera bizzarra e colpisce la sfera forse d’esterno. Fatto sta che quest’iniziativa dei Cvociati si conclude con un nulla di fatto. Al 55′ i Granata si protendono in contropiede con l’avanzata di Vergara, trovato tra le linee da Bianco. Cavalcata maestosa del 30, che poi aguzza la vista e vede Pettinari libero sulla sinistra, decide così di giocargli il pallone. L’ex Benevento cerca la conclusione ad effetto sul secondo palo, ma colpisce Osorio. Angolo per i Granata. A due dall’ora di partita Nesta si gioca le carte Girma e Varela, si accomodano in panchina il centravanti ex Ternana e Vergara, che hanno speso tutte le energie che avevano a loro disposizione. Anche Pecchia effettua un duplice cambio: Zagaritis e Partipilo mettono i piedi sul rettangolo verde, escono Mihaila e Ansaldi. Da sottolineare la vicinanza alla squadra del pubblico reggiano. Al minuto 62, mentre – e non è per la rivalità, perchè è così davvero – i sostenitori della squadra di casa si concedono qualche istante di silenzio, prevalgono le voci granata, che intonano a volume assordante Ovunque sarai, non ti lascerò mai! Il Pavma si rende pericoloso poco dopo: Bonny osserva che c’è una strada percorribile da parte del nominato poco fa Partipilo sulla destra e lo serve, il 21 sterza e sprigiona un tiro a rientrare sul palo lontano, ma c’è la sublime risposta di Bardi, che con un tuffo mantiene a galla la Reggiana! Grande illusione per i bagoli.

Il riflesso di Bardi, foto: AC Reggiama

Ci prova nuovamente Hernani qualche istante più tardi, ma il suo tiro viene deviato prima da Romagna e poi da Rozzio, spazza definitivamente Libutti. Prosegue l’assedio crociato: il subentrato Zagaritis disegna una traiettoria intrigante, con cui pesca, sul secondo palo, di nuovo Partipilo, che indirizza verso il bersaglio di testa, ma non riesce ad inquadrare lo specchio. Il mister della squadra di casa si fruga tra le tasche e trova Colak e Begic: fuori la punta francese in divisa numero 13 e il 7 di nazionalità polacca. Cambia completamente l’artiglieria crociata. A 23 dall’ora e mezzo di incontro Girma offre a Portanova, che tenta un destro rasoterra da fuori, parata non complicata per l’estremo difensore del Pavma, peraltro l’80 era in posizione di offside. Al minuto 70 DAZN condivide il dato inerente al possesso palla: 63% in favore dei padroni di casa, 37% per gli ospiti. Ciò mette nuovamente in evidenza il discorso fatto all’intervallo: la Reggiana sa soffrire. Stare costantemente dietro al centrocampo con la compagine opponente che fa fraseggio è complicato e i Granata ci stanno riuscendo egregiamente. Tra l’altro, almeno per ora, senza incassare reti. Al 71′ Portanova, privo di forze dopo una partita che gli ha richiesto tantissimi sforzi, resta per terra. Intanto, cooling break. Nel frattempo i Boys (scout) della curva di casa espongono uno striscione con scritto “Trasfere libere”. Sì, sono davvero riusciti a scordarsi la “T”.

Parmigiano analfabeta

L’allenatore della squadra della Città del Tricolore, intanto, fa esordire Antiste, che entra assieme a Nardi, fuori Portanova e Lanini, un altro che ha dato tutto quello che aveva. Al 77′ Kabashi interviene duro su Del Prato, sulla corsia di destra, e si becca un cartellino giallo. Cerca di rendersi pericoloso dagli sviluppi di questa punizione l’undici di Pecchia. Bardi, però, si fa trovare pronto e respinge il tiro-cross tagliente di Bernabè. A 11 dal 90′ altra sostituzione per i Crociati: abbandona il campo il giocatore nominato un attimo fa in maglia numero 10, prende il suo posto Sohm. Pochissimi istanti più tardi Estevez finisce sulla lista dei cattivi dopo qualche scintilla con Bianco. Quando c’è da litigare, il 42 della Reggiana c’è sempre e, con carattere, riesce sempre a dire la sua. Qui è stato furbo e ha fatto ammonire l’avversario. Nesta fa esordire Szyminski: entra dopo 83 giri di lancette al posto del centrocampista albanese. Cerca ancora di colpire l’undici croiato: nuovo traversone del numero 8, che trova Colak sul secondo palo, quest’ultimo tenta di spedire la sfera verso la porta di Bardi con un colpo di testa, ma non riesce a centrare lo specchio. All’87’ Sampirisi sfodera un cross che percorre tutta l’area di rigore, ci mette una mano Chichizola, che però lascia lì la sfera. Come un avvoltoio, Varela si avventa su di essa. C’è un contatto tra il portiere dei Gialloblù e il centravanti granata, ma, dopo anche un controllo da parte del VAR, non viene assegnato il tiro dal dischetto. All’ora e mezzo di gioco viene annunciato il recupero: si andrà avanti per 5 giri di lancette. Ad inizio extra time il 7 della compagine ospite cerca un pallone in mezzo che finisce sul fondo, non ha potuto realizzare un buon traversone a causa di un contatto con Estevez. Resta a terra il centravanti in maglia granata e Del Prato si mette a fare il fenomeno, riservandogli qualche insulto e imponendogli di alzarsi. Fascia da capitano per questo giocatore del Pavma, lo ricordiamo. Ammonito il 15 bagolo, così come Bianco, che aveva già flirtato con il cartellino. Ciò non cancella ovviamente la partita pazzesca del calciatore della Regia. Dopo 95 minuti e 20 secondi circa Nesta, che, insieme al suo staff, ha preparato alla perfezione questa partita, urla:”E’ finita!” E infatti cala il sipario. LA REGGIANA FERMA LA CAPOLISTA! IL DERBY DELL’ENZA TERMINA A RETI INVIOLATE! I GRANATA RACCOLGONO UN PUNTO FONDAMENTALE IN CHIAVE SALVEZZA AL TARDINI!

I giocatori salutano e ringraziano i tifosi a fine partita, foto: AC Reggiana

Bellissimo gesto da parte del Direttore Generale Vittorio Cattani, che, assieme al Presidente Carmelo Salerno, ha voluto ringraziare di persona i tifosi, facendo un giro sotto la Curva.

Cattani e Salerno sotto la Curva

Opinioni personali e commento

Pareggio che vale come una vittoria. Sinceramente, non perchè io non confidi in Nesta o nella squadra, ma perchè vedevo il Pavma più slanciato e superiore sotto diversi punti di vista, mi aspettavo che la partita sarebbe stata a senso unico. Sarà vero che i padroni di casa hanno mantenuto il possesso della sfera per più tempo, però hanno avuto poche occasioni da gol: quel colpo di testa di Circati e forse un tiro di Partipilo. Stavolta voglio partire elogiando l’allenatore per poi passare ai calciatori, non perchè questi siano meno importante, ma perchè mi ha davvero sorpreso Nesta. Inoltre, trovo che – non sempre, perchè poi ognuno aggiunge sempre le caratteristiche che lo contraddistinguono -, a tratti, i giocatori siano un po’ il riflesso di quello che vuole mettere in campo un mister (non significa che i calciatori servano per valutare la bravura appunto di un mister). Il tecnico romano ha studiato alla perfezione la partita: pensava che sarebbe potuta andare in questo modo e ci ha preso. Innanzitutto – cosa che ci attendevamo un po’ tutti ma comunque non scontata -, ha intuito che sarebbe stato impossibile il proprio gioco a Bagolandia. Così ha dato l’ordine ai suoi di stare calmi – e, se andiamo a vedere le partite che abbiamo buttato l’anno scorso, non è una cosa da poco non perdere la pazienza – e schierarsi nella propria metà campo, dietro alla sfera. Ha schierato i centrali migliori che aveva e dietro non è passato niente. Ha proposto Sampirisi e ci ha preso e ha suggerito nuovamente Libutti – altra scelta azzeccata -. Poi ha previsto che il Pavma sarebbe venuto a prenderci alti. E allora ha messo in mezzo al campo i giocatori più dinamici e forti tecnicamente. Dunque ha rinunciato ad un leader, ad una colonna portante, come Cigarini, per dare spazio a Kabashi, che aveva già sperimentato con il Palermo. Con un po’ di vivacità e tecnica in più, è riuscito ad illudere il pressing e, quando aveva l’occasione, la squadra, grazie ai suoi calciatori più abili con la palla tra i piedi – Bianco su tutti – si è riuscita pure a protendere in contropiede. Ma non è per niente un ragionamento banale quello di non schierare il giocatore più forte in fase di impostazione, con la maggiore esperienza, nonchè più rappresentativo della squadra, per lasciare spazio ad un atleta che non ha nemmeno il posto da titolare fisso (con ciò, ovviamente, non voglio sminuire il nostro direttore d’orchestra in maglia numero 8, che è davvero fondamentale all’interno del nostro organico, voglio solo elogiare lo strepitoso lavoro dello staff di Nesta). Ma passiamo agli interpreti. Bardi ha un carattere incredibile. Già solo avere la forza di continuare a stuzzicare i tifosi, che ti fischiano e lanciano oggetti dagli spalti, continuando a perdere tempo e infischiandotene di ogni tipo di insulto è prova di grande carattere. Da ammirare la parata sul tiro di Partipilo. Veramente clamorosa. Esordio niente male per Sampirisi: con saggezza, esperienza, astuzia e fisico non si è mai fatto saltare. Bravissimo anche Libutti, che ha contenuto il suo avversario e ha lavorato bene in fase difensiva. Fantastici sia Romagna che Rozzio, i quali, con carattere e voglia di portare a casa un risultato storico, hanno lavorato benissimo senza venire mai superati. Il centrocampo mi ha davvero stupito. Tengo per ultimo il 42. Kabashi super: elegante, smista correttamente diversi palloni, si propone spesso, riconquista il possesso più volte, unico difetto è che tentenna troppo quando deve tirare. A volte è troppo indeciso e perde quel tempo di gioco che fa la differenza. Portanova continua a sfornare prestazioni superbe. Anche lui ci ha messo la testa, la tecnica e la voglia di incidere. E’ uno dei pochi a cui Nesta non può rinunciare. Bianco ha fatto una partita da 8 in pagella. Ha recuperato una valanga di palloni, si è sacrificato di continuo, ci ha messo grinta e, soprattutto, ha realizzato diverse azioni individuali con cui si è portato a spasso gli avversari. Prestazione sontuosa per lui! Pettinari non ha avuto vita facile, perchè era marcato da due ottimi difensori e, inoltre, ha ricevuto poche palle, perchè la partita non era certamente proiettata in chiave offensiva. E’ da ricordare il fatto che ha evitato che subissimo gol su calcio d’angolo con quel salvataggio di coscia. E, tra l’altro, anche qui mi congratulo con Nesta. Non so se sia proprio una sua richiesta precisa, specifica, però, anche col Palermo, sul gol del primo vantaggio rosanero, si era messo sulla linea di porta nella speranza di murare una conclusione. C’era riuscito anche quella volta, ma la palla aveva oltrepassato la linea. Stavolta, a Pavma, è andata diversamente. Tanta corsa e voglia di rifarsi per Lanini, che però non riesce ancora ad incidere, ma ci sta, perchè era davvero complicato. Bravo Varela a creare scompiglio tra le maglie dei giocatori di casa, ma, anche lui, non è riuscito a rendersi realmente pericoloso (salvo quel contatto con Chichizola, frutto di un errore grave del portiere). Bel lavoro anche di Girma, che sa lavorare spalle alla porta in maniera efficace. Per quanto riguarda Antiste, ho visto poco, ma ho capito che gli piace lavorare con la sfera tra i piedi. Szyminski mi sembra un colpo di mercato interessante, ma l’irrisorio minutaggio non mi permette di valutarlo. Nardi gioca semplice ma non riesce a trovare gli strappi che lo contraddistinguono, ma, ribadisco, era davvero difficile. Fare punti in casa del Parma, in questa prima fase della stagione soprattutto, è davvero una soddisfazione stupenda, che deriva da una prestazione straordinaria da parte di tutti i calciatori messi in campo da Nesta.

La panchina granata, foto: AC Reggiana

Le pagelle

Bardi 7

Sampirisi 7

Il laterale della Reggiana salta Mihaila con personalità, foto: AC Reggiana

Rozzio 7

Il capitano Paolo Rozzio, foto: AC Reggiana

Romagna 7

Il difensore centrale della Reggiana, foto: AC Reggiana

Libutti 7

Kabashi 7

Kabashi gestisce la sfera in mezzo al traffico, foto: AC Reggiana

Bianco 8

Una delle tante incursioni di Bianco, foto: AC Reggiana

Portanova 7

Portanova si contende la sfera con Ansaldi, foto: AC Reggiana

Vergara 7

Vergara in possesso del pallone, foto: AC Reggiana

Pettinari 7

L’attaccante granata che ha contribuito al pareggio evitando che gli avversari mettessero a segno l’1-0 con Circati, foto: AC Reggiana

Lanini 6,5

Un’azione individuale di Lanini, foto: AC Reggiana

Varela 6,5

Il centravanti della Reggiana tenta di realizzare un’azione individuale, foto: AC Reggiana

Girma 6

Il trequartista granata con la sfera tra i piedi, foto: AC Reggiana

Nardi s.v.

Il 24 granata, foto: AC Reggiana

Antiste s.v.

Antiste, uno dei volti nuovi, foto: AC Reggiana

Szyminski s.v.

Il polacco nella sua gara d’esordio, foto: AC Reggiana

Nesta 9

L’insegna del bar del settore ospiti (dove non davano da bere nemmeno l’acqua del rubinetto)

SON CONTENTO SOLO SE…

16-1-18-13-1 13-5-18-4-1

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