Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

 Bardi ipnotizza Pohjanpalo, Gondo ancora decisivo: primo successo casalingo per la Regia  

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Bardi para un rigore a Pohjanpalo, Gondo trova la via del gol su calcio d’angolo: la Reggiana trionfa contro il Venezia, ottenendo la prima vittoria in casa!

La banda di Nesta sconfigge i Lagunari per 1-0 e conquista il primo successo stagionale allo Stadio Giglio. Seconda vittoria in campionato dopo quella sul campo dello Spezia, per la formazione della Città del Tricolore, che supera la squadra di Vanoli e si porta a quota 11 in classifica. Bardi nel primo tempo para un rigore calciato da Pohjanpalo, mentre nella ripresa va a segno il “Gondo-liere”, che realizza un grandissimo gol al volo su cross di Cigarini, da calcio d’angolo.

Tutte le notizie dei giorni prima della partita

In queste due settimane sono successe davvero tante cose. Innanzitutto, tre centrocampisti che in questa stagione stanno facendo o comunque avranno modo di fare bene hanno rilasciato delle interviste interessanti, ovvero Nardi, Crnigoj e Girma.

La banda di Nesta, poi, in astinenza di partite da un bel po’ di giorni, ha disputato una gara amichevole contro la formazione della Primavera 2. Sono andati in gol Libutti, Varela, che ha realizzato una doppietta, il già citato Nardi, Pettinari e Lanini.

Novità per quanto riguarda il pubblico allo Stadio Giglio, nella gara che vedrà coinvolto l’undici della Città del Tricolore e il Venezia. In seguito ad una riunione del GOS, la Reggiana ha comunicato che la vendita dei biglietti in tribuna est sarà destinata soltanto ai residenti nella provincia di Reggio Emilia e ai possessori della Regia Card. Ennesima scelta discutibile. La partita prima, con il Bari, hanno chiuso ai residenti in provincia di Genova, oggi hanno lasciato venire i Modenesi per fare il loro gemellaggio. L’utilità di chiudere la tribuna e di non, quantomeno, limitare gli accessi al settore ospiti la si sta ancora cercando.

La società granata, tramite una collaborazione con la Lega Serie B, ha riportato in città una leggenda: Max Esposito. Quest’ultimo ha firmato autografi e regalato palloni a tutti i sostenitori reggiani presenti per un paio di ore. Davvero una bella iniziativa.

Esposito accoglie i bambini firmandogli il pallone della Serie B, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Nesta saluta tutti i ragazzi presenti, dirigendosi negli spogliatoi prima della gara, foto: AC Reggiana

Grossa perdita per la Reggiana: si ferma anche Sampirisi, per lui lesione del muscolo pettineo sinistro. Sarà ai box per 20 giorni circa. Le alternative non mancano, perchè ci sono pur sempre Szyminski, Libutti e Fiamozzi, però è un grande peccato dover rinunciare ad un calciatore di quell’esperienza, reduce peraltro da delle brillanti prestazioni.

La conferenza stampa pre-gara di mister Alessandro Nesta

Nesta, in una delle prime risposte, ha parlato dei calciatori approdati alla sua corte da poco:”Cominciamo ad inserire, pian piano, tutti quelli che, fino adesso, hanno fatto di meno per infortuni, però dobbiamo stare attenti, perchè, sennò, poi si fermano”. Successivamente ha analizzato un problema importante che sta affliggendo i Granata:”Dobbiamo tirare fuori le nostre qualità, tirando fuori qualche tiro in più” ed è un problema che, purtroppo, c’è sempre stato. Ed è un peccato poichè i tiratori non mancano: la Regia, a Monza, ha pareggiato con un tiro da fuori di Nardi e l’anno scorso è stata trascinata dalle conclusioni da fuori, più volte decisive, di Kabashi e appunto del 24. L’ex mister del Frosinone ha anche parlato di Portanova, calciatore di cui si è tornato a discutere per ragioni ormai note, con la sola differenza che si sta pensando ad una maxi squalifica, purtroppo per l’undici che ospiterà il Venezia in questa giornata:”Portanova sta benissimo” ha dichiarato, per poi aggiungere, manifestando anche una grande professionalità:”Manolo ha il focus sul calcio. Quando sta in campo sta bene”. Una domanda (secondo me) molto interessante che è stata fatta a Nesta riguardava lo step in più che questa squadra potrebbe fare. L’ex centrale del Milan ha ribadito una risposta vecchia, ma non per questa ragione scontata:” Innanzitutto, ripeto quello che ho detto prima della sosta: avere una rosa omogenea nella condizione fisica, che vada quasi all’80% al livello più alto”. Infine ha presentato l’avversario:”Il Venezia è una squadra che ha struttura, che ha una fisicità importante, perciò i centimetri sui calci d’angolo faranno la differenza”.

La nostra intervista a Nico Facciolo

Abbiamo fatto una lunghissima chiacchierata con Nico Facciolo, il più grande portiere della storia della Reggiana. Gli abbiamo fatto innumerevoli domande e lui ha saziato le nostre curiosità con una lunga serie di risposte molto approfondite, ricche di dettagli e storie incredibili. Siamo partiti dal suo esordio e siamo arrivati a quando ha scelto di ritirarsi; l’ex estremo difensore granata ha riavvolto il nastro, tornando indietro e raccontandoci tutto – ovviamente anche dei due rigori parati con il Modena, “Il più grande colpo di culo della mia vita” -. Oltre a ciò l’esordio, il celebre derby con il Parma giocato con un ginocchio rotto, la promozione in Serie B, un confronto tra l’operato di Vandelli e quello di Fiaccadori, una precisa descrizione del calcio espresso da Marchioro e non solo.

Ci teniamo dunque a ringraziare Nico Facciolo per aver partecipato con straordinaria generosità alla nostra chiacchierata.

Le formazioni

Reggiana: Per quanto riguarda la Reggiana, c’è un aspetto tattico da sottolineare. Diciamo che la formazione parte sotto forma di 4-3-1-2, classico modulo di Nesta, per poi evolversi in un 3-4-1-2. Tra i pali Bardi, Szyminski gioca nell’inusuale posizione di terzino destro, con Pieragnolo che lavora dalla parte opposta. I due centrali sono Rozzio e Marcandalli. A centrocampo Portanova, Cigarini – il direttore d’orchestra ritrova finalmente spazio – e Crnigoj. Sulla trequarti Girma, le due punte sono Gondo e Antiste. Parlando dello schieramento, come detto prima, c’è davvero una cosa che mi ha colpito e che fa capire quanto sia in gamba il nostro allenatore nella preparazione delle partite. Szyminski, nominato poche righe fa, di fatto non è un laterale, questo perchè, quando gli avversari costruiscono sulle fasce, si posizione al centro dell’are di rigore per raccogliere i traversoni e, tramite un raddoppio – coinvolto anche Rozzio – cerca di contenere Pohjanpalo. Dunque si evolve in una difesa a 3 centrali con Portanova che deve fare tante corse in più per difendere, in una posizione non proprio adatta alla sua, ma bisogna sacrificarsi: ci sono tantissime assenze.

Venezia: I Lagunari si dispongono in campo con un 4-4-2. Bertinato in porta, difesa composta da Candela, Modolo, Altare e Zampano. A centrocampo Andersen e Busio, sulle corsie laterali Lella ed Ellertson. Davanti il temibile Pohjampalo, affiancato da Pierini.

Congratulazioni, Libu!

Lorenzo Libutti ha finalmente raggiunto le 100 presenze in maglia granata. Beniamino dei tifosi, il laterale destro granata ha scritto un’altra pagina importantissima della sua carriera, raggiungendo un traguardo davvero prestigioso. Il Presidente Carmelo Salerno e il Vicepresidente Giuseppe Fico lo hanno premiato con una maglia speciale.

La partita

La Reggiana affronta una delle squadre più in forma del momento: il Venezia di Paolo Vanoli. Parliamo dell’unica squadra che ha dato l’impressione di essere in grado di poter contrastare un Pavma già proiettato verso la massima categoria, che ha collezionato un gran numero di risultati importanti. I Lagunari sono infatti rimasti imbattuti dal 20 agosto al 23 settembre, sconfiggendo Como, Sampdoria e Spezia e pareggiando con Cosenza e Cittadella. È poi arrivata una sconfitta pesante contro un avversario di livello molto alto, ovvero il Palermo di Corini, che ha superato, imponendosi 3-1, i Veneti. Dopodichè gli Arancioneroverdi hanno sbancato Modena, sconfiggendo i Gialloblù 1-3 e hanno battuto anche – mi viene quasi da ringraziarli – i bagoli per 3-2 in una partita roboante. Dunque i risultati e una statistica importante come quella dei gol subiti – la retroguardia dei Leoni Alati è una di quelle che ha incassato meno gol in tutto il campionato – ritraggono questa formazione come una delle più competitive e attrezzate del torneo. L’undici di Nesta, ancora alla ricerca del primo successo interno, cercherà di compiere l’impresa di battere una squadra molto forte, nonostante le numerosissime assenze.

Oggi la Curva Sud ha un aspetto un po’ insolito: i posti in basso centrali non sono occupati da nessuno, in segno di rispetto verso Riccardo, sostenitore granata feritosi alla mano prima dell’inizio della partita. Disegno di Simone Ferrarini

L’ingresso in campo, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

La partita comincia con la banda di Nesta che gestisce il primo pallone dell’incontro. Al 3′ la squadra ospite conquista il primo calcio d’angolo della partita, ma non riesce a rendersi pericolosa dai suoi sviluppi. Al minuto 9 ci prova anche Candela: la sua conclusione viene deviata in corner da Marcandalli. Altro tentativo di Lella poco più tardi, con una conclusione che termina abbondantemente fuori. Dopo 16 giri di lancette – che, da quanto abbiamo raccontato, possono fare apparire la Reggiana come una squadra che abbia sofferto, ma non è stato così, perchè gli ospiti non sono mai stati realmente pericolosi – i Granata si iscrivono definitivamente alla partita con un angolo conquistato da Szyminski: il suo traversone viene soffocato e ne scaturisce un giro dalla bandierina. Ci va Girma: il suo traversone attraversa tutta l’area di rigore, con la sfera che giunge dalle parti di Crnigoj, che sfodera una conclusione da fuori, ma spedisce il pallone nel settore ospiti, senza colpire nessun nomade veneziano, purtroppo. La gara ha preso il via a fuoco basso, con nessuna delle due squadre che abbia realmente imposto il proprio gioco arrivando a minacciare la porta avversaria con una certa continuità. Di positivo c’è il fatto che la squadra di Reggio Emilia sta comunque riuscendo a non farsi sottomettere da una formazione così ben preparata. La prima occasione da gol arriva al 20′, con Busio che trova sulla catena di destra Zampano, che trova Pierini in area di rigore. Il 10 della squadra di Vanoli si prende gioco di Szyminski con una finta spiazzante e va al tiro di sinistro. Bardi risponde con un grande intervento, la palla poi si impenna, ma Pieragnolo riesce a liberare uscendo palla al piede, lateralmente, dall’area di rigore, e venendo premiato da un rimpallo che lo porta ad ottenere un rinvio dal fondo. Eccellente risposta dell’estremo difensore della squadra della Città del Tricolore! Al minuto 23 Pierini punta Portanova; quest’ultimo, che non fa della fase difensiva il suo punto forte, lo ferma commettendo fallo e facendo segnare il suo nome sul taccuino del direttore di gara. Sicuramente è un compito difficile da svolgere per il 90, ma qui si era fatto saltare con troppa facilità. A quasi 12 dal 45′ insiste il Venezia: Zampano batte una rimessa laterale servendo Pierini, che gli offre il pallone di ritorno, il 7 trova poi Ellertson, che gioca la sfera al centravanti finlandese, suo compago di squadra, il quale valorizza uno scatto del suo compagno di squadra impiegato nel ruolo di terzino, che aveva appena battuto il fallo laterale. L’ex Frosinone propone poi al centro per Lella, che, con la porta spalancata, calcia al volo mandando alto. Sale la bandierina dell’assistente: c’era fuorigioco, secondo la terna arbitrale, dell’autore del traversone. Ciò non toglie il fatto che i ragazzi di Vanoli siano riusciti a rendersi minacciosi con una delle prime fiammate: è bastata una combinazione rapida per mettere in difficoltà anche una retroguardia preparata come quella della Regia. Al minuto 37 episodio chiave della partita: calcio di rigore per la squadra veneta dopo che Pieragnolo ha impattato un pallone con il braccio, in seguito ad un tocco di Andersen. Il VAR non cancella, seppur dopo un’attenta e lunga riflessione, la decisione stabilita sul campo: tiro dal dischetto per la compagine ospite. Tutto lo Stadio Giglio contesta e cerca di distrarre Pohjanpalo, tiratore scelto per la battuta di questo penalty, con bordate di fischi. Il 20 calcia rasoterra alla sua destra, Bardi battezza il lato giusto buttandosi da quella parte e tenendo il risultato saldato allo 0-0! Mette successivamente in angolo Marcandalli, andando a contrasto con Modolo! Grandissima risposta dell’estremo difensore granata! Che scarica di adrenalina per la Regia ed i suoi supporters!

Il miracolo dell’estremo difensore granata su calcio di rigore, foto: AC Reggiana

Foto: AC Reggiana

Il portiere della Regia con tutta l’adrenalina del rigore parato, foto: AC Reggiana

I compagni si congratulano con il compagno per la parata che ha cambiato la partita, foto: AC Reggiana

Il rigore parato da Bardi in un disegno di Simone Ferrarini

A 4 e poco più dal termine del terzo quarto d’ora di gioco Cigarini si aggiunge alla lista dei cattivi, gli viene rifilato un cartellino per proteste in seguito ad una rimessa laterale assegnata agli ospiti (l’opinione del numero 8 era ovviamente contraria). Poco più tardi sempre l’ex Atalanta suggerisce in avanti per Gondo, che fa valere il fisico, fa scorrere la sfera, successivamente disegna un traversone profondo, con cui pesca Pieragnolo, all’altezza del secondo palo; quest’ultimo non riesce a colpire il pallone come avrebbe voluto e scarabocchia, rinvio dal fondo per i Lagunari. Poco più tardi il direttore di gara annuncia i minuti di recupero: si andrà avanti per due minuti. In questo extra time lo spartito non subisce variazioni: zero chance, tutti negli spogliatoi senza aver inaugurato il primo tempo.

È stata una prima frazione di gioco un po’ insipida, in cui le due squadre hanno optato per la prudenza e non hanno voluto dunque esporsi a rischi o sbilanciarsi. Da premiare, dunque, anche la preparazione della partita dello staff di Vanoli, che, studiando la partita disputata dall’undici di Nesta con il Bari, in cui la Reggiana aveva trovato legna da ardere già nella prima metà, ha cercato di lasciare poca libertà ai padroni di casa. I Granata non sono risultati praticamente mai minacciosi, creando poche occasioni. Sono inoltre mancate le conclusioni da fuori di calciatori come Girma, Portanova e Crnigoj, che sanno farsi valere dalla distanza, ma gli Arancioneroverdi sanno bene che potrebbe costargli caro. Pertanto, piuttosto che criticare la scarsità di presupposti creati per segnare, elogio la consapevolezza manifestata nel gioco dall’undici della Città del Tricolore. Voglio dire che, chiaramente, non puoi pensare di arrivare a stappare la partita sin dal principio, pertanto, contro una squadra con così tanti atleti di livello, dovevi fare esattamente quello che hai fatto, ovvero cercare di non esaltare il loro gioco per non farti mettere in difficoltà. Subiamo sulle corsie laterali con questa invenzione tattica di Nesta, perchè Portanova non è bravo a difendere, ma, allo stesso tempo, centralmente non subiamo niente. Marcandalli e Rozzio hanno cancellato un giocatore come Pohjanpalo e non è di certo una cosa facile. Inoltre, questa scoperta tattica dell’ex allenatore del Frosinone permette di avere un altro uomo a disposizione in marcatura quando c’è da fare densità nella nostra area, per liberarla, poichè Szyminski resta libero, con il già nominato Portanova che appunto esce sul loro esterno. Come dicevo, nessun pericolo creato, ma comunque percepisco una bella consapevolezza riguardo al fatto che quello che si sta facendo è corretto, anche perchè portare a casa un punto da una gara così sarebbe veramente un ottimo risultato.

La ripresa comincia con gli ospiti che manovrano il primo pallone; nessuna modifica apportata dai due mister ai rispettivi undici. Il copione cambia sin dagli albori di questi ultimi 45 minuti, con i padroni di casa che cominciano ad esplorare la metà campo della compagine ospite. Al 47′ Pieragnolo, su invito di Girma, realizza un traversone lungo, che attraversa gran parte dell’area di rigore per giungere dalle parti di Portanova, che calcia al volo, ma Zampano devia in corner. Dalla bandierina va Cigarini, che spedisce un pallone interessante in area di rigore, Gondo calcia al volo e spedisce la sfera in fondo alla rete, trafiggendo Bertinato! È AVANTI LA REGGIANA AL GIGLIO! Gesto tecnico spettacolare dell’attaccante granata! Il Gondo-liere torna a rivelarsi decisivo, trovando la gioia personale grazie ad una pregevole “sforbiciata”. Ma c’è ancora una vita da giocare.

Il magnifico gol di Gondo illustrato da un disegno di Simone Ferrarini

La squadra festeggia dopo il gol del vantaggio, foto: AC Reggiana

Al minuto 51 Crnigoj trova Girma con una palla profonda, il trequartista granata arpiona la sfera e resiste alla carica del citato Zampano, che poi esagera e lo stende. Ammonito il laterale sinistro della squadra veneta. Al 55′ ecco una situazione perfetta per raccontare l’aspetto tattico, secondo me davvero affascinante, di cui dicevo prima. Si vede infatti la retroguardia addirittura a 5, in questo caso, dei Granata. Portanova esce sull’esterno, Szyminsky, che, sulla carta, sarebbe il terzino della difesa a 4 che si era immaginato (che, alla fine, è appunto una retroguardia costituita da 3 centrali), va a riempire l’area di rigore. Dietro di lui Rozzio, Marcandalli e Pieragnolo, gli altri chiamati a fare densità in area di rigore, per cercare di limitare i giocatori fisici dei Lagunari.

Foto sfondo (usata per fare questo “schemino”) DAZN

Al giro di lancette numero 58 si distendono i Veneziani con Ellertson, ma il suo tiro viene soffocato dalla scivolata di Szyminski. I Veneti conquistano un giro dalla bandierina poco più tardi. La banda di Vanoli mette in difficoltà i Granata tramite la battuta di questo angolo: spizza di testa, all’altezza del primo palo, Candela, ma interviene Bardi, che aggiunge un’ altra parata al suo grande repertorio di oggi. Al 62′ ecco un momento decisivo per quest’incontro: il già nominato più volte Zampano trattiene irregolarmente Gondo, trascinandolo a terra. Non contento, contesta la decisione arbitrale: sacrosanto secondo cartellino giallo. La Reggiana acquisisce la superiorità numerica. Veramente qualcosa di ridicolo quello che ha fatto. Non mi sembrava, peraltro, una dinamica particolarmente diversa rispetto a quella che lo aveva portato a ricevere la prima sanzione. Ma poi stai pure lì a protestare. Ma ovviamente non mi lamento di ciò, anzi, grazie per questo regalo. Poco dopo Crnigoj entra duro e in ritardo su Busio: anche lui finisce meritatamente sulla lista dei cattivi. Si occupa della battuta di questo calcio da fermo Pierini, che scaraventa la sfera verso il bersaglio con grande violenza, ma attribuendo poca angolazione al tiro. Ennesima parata fantastica dell’estremo difensore granata! Aveva addirittura sperimentato un knuckleball il 10 veneziano. Il festival del cartellino prosegue con un altro intervento fuori tempo, stavolta di Ellertsson, ai danni di Pieragnolo (solo giallo stavolta). A 21 dalla fine l’ex della partita Crnigoj abbandona il terreno di gioco assieme a Pieragnolo: Nesta manda dentro un centrocampista più fresco, ovvero Nardi (aveva, inoltre, qualche problema il centrocampista sloveno, speriamo nulla di serio), e Pajac, che potrebbe fare la differenza sulla corsia laterale. L’ex Sassuolo aveva corso tantissimo. Al 71′ Vanoli manda dentro Sverko e Johnsen e Tessmann, escono Modolo, Perini e Andersen. Un attimo più tardi Portanova batte una rimessa con le mani e fa arrivare il pallone addirittura in area di rigore, con Gondo che lo addomestica e va al tiro verso la porta, schiacciando la conclusione. La sfera sbatte sulla traversa! Pericolo scampato dagli Arancioneroverdi. Granata vicinissimi al raddoppio. Al 75′ l’appena citato Johnsen sfida Portanova sulla sinistra, poi serve Pohjanpalo, il quale, con un velo geniale, fa arrivare la sfera a Busio, che calcia verso la porta, ma Marcandalli mura. Brivido per la squadra della Città del Tricolore. Poco dopo Altare commette un fallo da criminale ai danni del povero Cigarini, giallo più che corretto. È entrato in scivolata saltando, tra l’altro senza bisogno di fare quell’intervento e senza speranze di arrivare sulla sfera. Forse ci stava addirittura il rosso. Inspiegabile quello che ha fatto il calciatore del Venezia! Il mister della compagine ospite schiera poi Olivieri e Gytkjaer, si accomodano in panchina Lella e il centravanti finlandese che ha fallito l’occasione di segnare dal dischetto nel primo tempo. Al minuto 80 Nesta lancia finalmente Melegoni, esce tra gli applausi Girma. Sono proprio curioso di vedere questo calciatore in azione. A 8 dal 90′ Portanova dedica le parole certamente non più affettuose del suo vocabolario a Sverko. Cosa di una stupidità pazzesca: il nostro giocatore è già ammonito. Per fortuna il direttore di gara non tira fuori alcun cartellino dal suo taschino. A 6 e poco più dall’ora e mezzo di gioco è sempre Portanova ad adoperare la mossa del tappeto dopo un contatto con Candela: calcio di punizione in favore dei Granata, che guadagnano metri, eccellente lavoro del 90. All’88’ rientra in campo uno stremato Gondo, reduce da un pit stop a bordo campo doveroso per un problema fisico accusato, frutto, con ogni probabilità, della stanchezza. Ammonito Tessmann, intanto. A meno di due giri di lancette dalla segnalazione del recupero è, per l’ennesima volta, l’ex centrocampista del Genoa, a farsi sentire. Con una giocata di lusso clamorosa si libera di Ellertson e Busio, sulla catena di destra. Sguscia in area di rigore e, da posizione defilata, propone un pallone basso al centro per Gondo, che non colpisce bene e non trova la porta. Proprio il centravanti granata, con le pile scariche, viene sostituito da Varela. Trova finalmente spazio anche per Da Riva, fuori Cigarini. Al 90′ ecco il tanto atteso annuncio del recupero: si andrà avanti per 6 giri di lancette. Al giro di lancette numero 3 di questi 6 concessi, Melegoni trova un’incursione straordinaria sulla fascia sinistra e riesce ad ottenere il massimo: l’angolo. Al 96′ ci prova il nominato Varela, tiro innocuo per Bertinato. Al 96′ ecco il triplice fischio! LA REGGIANA BATTE 1-0 IL VENEZIA E CONQUISTA IL PRIMO SUCCESSO CASALINGO STAGIONALE!

La panchina esulta dopo la prima vittoria all’interno delle mura amiche, foto: AC Reggiana

Nesta mette i piedi sul terreno di gioco per congratularsi personalmente con i suoi atleti, foto: AC Reggiana

La squadra si gode il momento, foto: AC Reggiana

Il saluto della squadra ai tifosi, foto: AC Reggiana

Opinioni personali, commento e pagelle

Credo che non si potesse chiedere di meglio a questa squadra. Io, alla vigilia della partita, non avrei pensato ad una nostra vittoria, anzi, pensavo avrebbe vinto il Venezia. E ovviamente non dico ciò perchè trovi che la Reggiana non sia una buona squadra, bensì poichè l’avversario era di livello altissimo. Allo stesso tempo, però, mi aspettavo che gli ospiti sarebbero stati più arrembanti, mi aspettavo una gara più sofferta. Hanno fatto una buona partita, ma la loro artiglieria non è stata particolarmente tagliente. E questo deriva, a mio parere, da una grande interpretazione di Nesta, che oggi si becca un voto altissimo in pagella. La mossa tattica citata in precedenza è stata azzeccatissima perchè ci ha permesso di fare densità nella nostra area, in fase difensiva, senza lasciargli la corsia libera. Oggi i tre centrali hanno completamente annullato un calciatore come Pohjanpalo. C’è davvero di che essere soddisfatti, visto anche il fatto che siamo stati privati di un giocatore fondamentale come Bianco.

Ma che partita ha fatto Bardi?! Ha parato un rigore e si è rivelato fondamentale in diverse altre circostanze, sfoderando riflessi pazzeschi e disinnescando ogni tipo di pericolo. Pieragnolo ha causato il rigore, ma, alla fine dei conti, ha fatto una buona partita, soprattutto in fase di spinta. Szyminski è stato messo in una posizione un po’ particolare (discorso sempre collegabile a quel concetto di tattica di prima) e, senza fare una partita elegante, ha messo ordine facendosi valere in fase difensiva. Il capitano Paolo Rozzio è sempre una garanzia: anche oggi ci ha messo esperienza e ha cancellato un centravanti fenomenale, come già detto. Marcandalli imperioso: non si è mai fatto saltare, fondamentale anche perchè ha evitato che il Venezia segnasse su ribattuta, dopo la parata di Bardi su rigore. L’esperienza di Cigarini era una cosa che proprio mi mancava: gioca a due tocchi, trova compagni con facilità, mette ordine e tecnica, aggiungendo qualità al gioco dei Granata- Propizia l’assist sul gol del vantaggio della Regia. Crnigoj non ha cominciato nel migliore dei modi la sua partita, ma pian piano ha preso confidenza ed è cresciuto. Questo giocatore potrebbe davvero fare la differenza quest’anno. Portanova ha dato tutto quello che aveva e si è sacrificato giocando in un ruolo insolito, ma dando garanzie. Girma si è fatto valere con fisico e tecnica, senza però lasciare il segno. Antiste corre ma non lascia il segno. Gondo fondamentale e decisivo nel momento giusto. Primi sprazzi di Melegoni positivi, non posso dir niente ancora su Da Riva. Anche Pajac abbastanza bene. Importante anche il dinamismo di Nardi e Varela.

Bardi 8

Szyminski 6

Il difensore della Regia, foto: AC Reggiana

Rozzio 7

Il capitano della Regia gestisce un pallone, foto: AC Reggiana

Marcandalli 7,5

Il difensore centrale della Regia, altra grande prova per lui, foto: AC Reggiana

Pieragnolo 6

Il laterale sinistro della Reggiana, foto: AC Reggiana

Portanova 6,5

Il centrocampista granata fa valere il proprio fisico e la propria velocità in uno scontro con Altare, foto: AC Reggiana

Cigarini 7

Il ritorno del professore, foto: AC Reggiana

Crnigoj 7

Il centrocampista sloveno, foto: AC Reggiana

Girma 6,5

Il trequartista granata, altra partita sontuosa per lui, foto: AC Reggiana

Gondo 7,5

L’autore del gol, foto: AC Reggiana

Antiste 6

Il centravanti granata di proprietà del Sassuolo, foto: AC Reggiana

Pajac 6

L’esterno della Reggiana arrivato nell’ultima sessione di mercato, foto: AC Reggiana

Da Riva s.v.

Finalmente in campo Da Riva, foto: AC Reggiana

Melegoni s.v.

L’altro giocatore che tutti i tifosi erano curiosi di vedere, foto: AC Reggiana

Varela 6

L’attaccante granata entrato in campo per portare scompiglio nel finale, foto: AC Reggiana

Nardi 6

Il tuttofare granata, riserva di energie importante da usare a partita in corso, foto: AC Reggiana

Nesta 8,5

Alta marea…

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