Dicembre 9, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

La favola del Bologna: come i rossoblù hanno sorpreso tutti in questa stagione

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La stagione calcistica è ormai agli sgoccioli e i verdetti sono già stati dati dai vari campionati: in Spagna ha trionfato ancora una volta il Real di Ancelotti, in Francia il PSG, in Italia l’Inter e in Germania, a sorpresa, il Bayer Leverkusen. A proposito di sorprese, quest’anno nel campionato del nostro Paese abbiamo potuto vederne una abbastanza grande: il Bologna di Thiago Motta, che negli ultimi anni si era piazzato quasi sempre a metà classifica o qualche piazza sopra la zona retrocessione, che è riuscito a qualificarsi in Champions League. Ma come è successo? In questo articolo proveremo ad analizzare quali sono state le mosse vincenti adottate dal mister e non solo.

La strategia del Bologna

Prima di tutto, dobbiamo dire che questo incredibile traguardo è stato raggiunto non di certo grazie alla fortuna: è il frutto di un piano societario ben mirato e ponderato. Un grande merito va soprattutto a Joey Saputo, il DS dei felsinei, il quale ha saputo compiere degli acquisti interessanti negli ultimi anni, rispettando il budget societario e comprando sempre dei giocatori: funzionali solo nell’ultimo anno sono arrivati Beukema, Fabbian e Calafiori, che si sono dimostrati delle pedine importanti all’interno. dello scacchiere del mister, inoltre si sono rivelati dei ragazzi che potrebbero avere un futuro alquanto roseo. Il resto dei meriti sono di Thiago Motta, che, dopo essere giunto sulla panchina rossoblù nella scorsa stagione, ha saputo valorizzare alla perfezione i membri della sua rosa, conquistando punti anche da partite complicate e migliorando parecchio diversi dei suoi interpreti: su tutti citiamo Zirkzee, Ferguson e lo stesso Calafiori, ma in generale l’intero organico ha avuto una significativa crescita sotto la guida del tecnico italiano, il quale ha messo in mostra un gioco non solo bello da vedere, ma capace di mettere in luce le qualità di tanti talenti, i quali, adesso, potrebbero fare il salto di qualità.

Joey Saputo e Thiago Motta

I principi tattici di Motta

Detto ciò, andiamo adesso a capire come effettivamente abbia fatto Motta ad avere delle performance così eccelse dai suoi ragazzi. Il mister del Bologna propone un calcio molto moderno, che esalta i singoli dando dei ruoli precisi ad ogni giocatore e propone anche diverse soluzioni offensive e in fase di impostazione, come i centrali che giocano “a piede invertito” e salgono in fase offensiva. Il modulo di base è un 4-2-3-1, con i terzini che agiscono stretti e vanno a liberare poi spazi per gli stessi centrali, ai quali l’ex giocatore dell’Inter chiede di andare in conduzione, in fase di costruzione del basso, negli spazi che si aprono poi in mezzo al campo, spazi creati dai movimenti di uno dei mediani e dai sopracitati terzini: il centrale in guida va quindi ad agire davanti alla linea difensiva e, come possiamo immaginare, ciò dà diverse opzioni ai felsinei per attaccare: la mezzala infatti, libera di smarcarsi, grazie alla superiorità numerica data dal citato prima centrale e dal mediano, può andare sia in appoggio che in profondità e gli esterni tendono spesso a stare larghi, per inserirsi a seguito di un eventuale lancio lungo, oppure per supportare l’azione accorciando. Inoltre, il trequartista (nella maggior parte dei casi Ferguson) detta legge nella zona più avanzata del rettangolo di gioco, rivelandosi un regista offensivo, poichè i compagni cercano continuamente lui. Parte fondamentale del calcio di Motta sono i continui movimenti e scambi di posizione dei giocatori in campo: grazie appunto a questi ultimi, l’allenatore riesce a dare fluidità alla manovra e a renderla sempre più imprevedibile. Il 4-2-3-1 è, quindi, solo una base, che va poi a modellarsi seguendo il flusso delle manovre.

Un esempio della posizione dei giocatori in partita (foto: Topallenatori)

La stagione: come ha fatto la squadra ad arrivare così in alto?

Fatte tutte queste doverose premesse, ora però dobbiamo capire come ha effettivamente fatto il Bologna ad arrivare così in alto in classifica. Inizialmente, la compagine emiliana sembrava destinata a navigare tra le acque della metà classifica, rendendosi protagonista di un cammino che l’avrebbe vista conquistare la salvezza con un largo anticipo. Ma, sin dall’inizio del torneo, è sembrato che questa previsione potesse non rivelarsi del tutto corretta: il Bologna ha pareggiato contro diversi undici dalle ambizioni ben diverse, come Inter e Juventus, mostrando anche un divertente gioco, che ha divertito i tifosi, facendogli capire che le idee del mister erano decisamente intriganti. La svolta è probabilmente arrivata contro la Lazio, il 3 Novembre: i rossoblù infatti, etichettati come sfavoriti dai pronostici iniziali, riuscirono a battere 1-0 i biancocelesti, dando così il via ad una serie di ottimi risultati, che portarono la squadra a battere Roma, Atalanta e Torino, terminando il girone d’andata al 5° posto. Nel la seconda metà di stagione, poi, l’apoteosi: l’undici del capoluogo emiliano è rimasto pressoché imbattuto dalla 21esima alla 36emia giornata, cadendo soltanto contro i nerazzurri – che metteranno poi le mani sulla coppa – per 1-0. Una media punti spaventosa, se si pensa anche ai valori delle rose delle altre formazioni confrontate con quella dei rossoblù. Dopo 37 match la festa: con il 3-3 contro la Juventus, davanti ai propri tifosi, il Bologna ha ottenuto dopo 60 anni una storica qualificazione in Champions: Thiago Motta e i suoi giocatori hanno scritto la storia del club. Tra l’altro, il tecnico, dopo questa sbalorditiva stagione, è stato chiamato ad ereditare il ruolo di allenatore della Juventus, lasciatogli da Max Allegri. E qua è emersa, tra l’altro, nuovamente, la bravura della dirigenza, la quale ha individuato in Vincenzo Italiano il degno successore per la panchina: un allenatore che potrebbe vincere la Conference League con la Fiorentina, ma che, soprattutto, mette in mostra un gioco entusiasmante.

La festa dei giocatori dopo la qualificazione

Insomma, questa è stata sicuramente una stagione memorabile, sia per il Bologna che per il calcio italiano in generale. Non sappiamo come andrà la squadra in Champions League, ne se sarà capace di mantenersi sugli stessi livelli di questa stagione, visto anche il già annunciato addio di Thiago Motta. Siamo però fiduciosi nella società, e sicuri che sapranno trovare un degno sostituto: per adesso possiamo soltanto goderci questo miracolo sportivo.

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