Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

3 gol in 23 minuti per Lewandowski, la tripletta più veloce della storia della Champions League

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Il Bayern Monaco ha umiliato il Salisburgo nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, battendo per 7-1 gli Austriaci, dopo un’andata che si era conclusa però con un pareggio che aveva stupito un tutti. La prima partita è stata un fallimento per i Bavaresi, ma con la splendida prestazione al ritorno sono stati scacciati tutti i dubbi ed è stato dimostrato che quel risultato “negativo” è solamente stato un piccolo incidente di percorso che i Tedeschi si sono potuti permettere vista la splendida stagione che stanno facendo. In campo c’è stato un dominio a dir poco evidente, col Bayern che ha steso l’avversario dopo solamente 23 giri di lancette, grazie appunto alle 3 reti del polacco, che avevano già chiuso la partita, ma non avevano placato la fame dei padroni di casa, i quali hanno trovato la via del gol 8 minuti dopo grazie a Gnabry prima di andare a riposo. Nella ripresa, il copione è stato lo stesso: sembrava insaziabile la formazione di Nagelsmann che ha segnato altro gol con Muller solo 9 minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco, rete che ha poi portato la squadra a rilassarsi e a subire un gol al minuto numero 70, firmato Kjaergaard, ma la firma del diciottenne fenomeno ha solamente scatenato altra ira e infastidito i Bavaresi, che hanno risposto trovando due gol a due minuti di distanza uno dall’altro, uno di Muller (che ha realizzato una doppietta) e uno di Sanè.

Una cosa che ha colpito tutti quanti non è stata la goleada in sè, ma le tre reti messe a segno di Lewandowski a distanza di tempo così ravvicinata, due gol che hanno portato il fuoriclasse polacco a scrivere una nuova straordinaria pagina della sua storia calcistica e, soprattutto, un nuovo record. Basta vedere le statistiche del bomber di Varsavia per capire che giocatore è: 25 presenze in Bundesliga e 28 gol e, con ieri sera, 12 gol in 8 partite in Champions League, senza dimenticare che, nella stagione 2020-2021, è stato il capocannoniere del campionato con un bottino di 41 reti. Ha il gol nel sangue, non è una novità, ci vogliono giorni per leggere tutte le statistiche straordinarie e tutti i record che Robert ha ottenuto, ma oggi parliamo di quello della tripletta più veloce della storia della Champions League, che, alla fine, è soltanto una delle sue tante imprese…

Dopo 11 minuti, Coman è rientrato sul destro e ha messo in mezzo un cross perfetto sui piedi del polacco, che ha eseguito un controllo pazzesco, spostandosi il pallone e liberandosi del difensore avversario, il quale è stato costretto ad abbatterlo e a pagare la carissima sanzione del tiro dagli 11 metri in favore degli ospiti. Robert è un giocatore freddissimo sotto porta e dal dischetto non è da meno, una delle caratteristiche straordinarie di questo fenomeno è proprio quella di sapere segnare in qualsiasi maniera gli capiti e lo dimostra con questo rigore. Il numero 9 è in grado di non farsi prendere dall’ansia, anzi è capace di trasformare la pressione in grinta e a rendersi incisivo in qualsiasi partita di qualsiasi competizione contro qualsiasi squadra, del resto stiamo parlando di una delle punte più forti al mondo e, specialmente per statistiche, della storia del calcio. L’esecuzione del rigore è stata perfetta, il suo tiro ad incrociare era potente ed angolato, probabilmente imparabile anche nel caso in cui l’estremo difensore avversario avesse azzeccato l’angolo. Senza guardare il portiere, dandogli un’occhiataccia solo dopo averlo battuto, Robert firma l’1-0 eseguendo alla perfezione, spiazzando Kohn, che si tuffa alla sua sinistra, ma senza azzeccare l’angolo. Il primo rigore è stato conquistato grazie alla straordinaria bravura della macchina da gol del Bayern nel giocare spalle alla porta, ma non è stata l’unica volta in cui ha eseguito uno splendido lavoro giocando senza guardare lo specchio perchè anche il secondo rigore viene fischiato dal direttore di gara dopo che l’attaccante viene messo giù da Wober, che non sapeva più come fermarlo e ormai aveva provato anche con le cattive. L’arbitro aveva assegnato inizialmente un calcio di punizione perchè, in diretta, sembrava che il contatto tra il difensore e l’attaccante fosse avvenuto fuori dall’area di rigore, ma il direttore di gara è stato contattato dal VAR, che ha corretto la posizione e ha dimostrato che il fallo era stato subito all’interno dell’area di rigore avversaria, quindi calcio di rigore per il Bayern. Lewa è imprevedibile in qualsiasi cosa, anche dal dischetto, ovviamente si era preso la responsabilità di calciare anche il secondo rigore e non ha deluso. Il polacco ha eseguito la solita rincorsa per andare a calciare di destro, ad un certo punto l’ha interrotta e poco dopo ha fatto un saltino come quelli che oggi vediamo molto spesso nel calcio e poi ha infilato il pallone nell’angolo alla destra del portiere, che è stato spiazzato dopo aver battezzato l’angolo sbagliato, penalty calciato come il primo (se non per la rincorsa) e altro rigore segnato. Robert non sembra conoscere la parola “accontentarsi” e infatti ha trovato per la terza volta la via del gol, solo 3 minuti dopo aver messo a segno una doppietta. Un trascinatore straordinario, un giocatore fondamentale col vizio del gol, giocatore incisivo, ma che sa aiutare la squadra nonostante lotti per ambiti premi come la Scarpa d’oro e quindi abbia bisogno di segnare il più spesso possibile. La terza rete arriva grazie ad uno splendido passaggio di Muller per Lewandowski, in un contropiede in cui il Bayern ha avuto veramente un’occasione gigantesca di fare male all’avversario e c’è riuscito quando il portiere avversario è uscito nel tentativo di allontanare il pallone ma ha colpito l’attaccante polacco, non si capisce bene chi abbia effettivamente toccato per primo il pallone, probabilmente l’estremo difensore, ma non ha cambiato nulla perchè il fuoriclasse in maglia numero 9 si è trovato dentro la porta, la palla è sbattuta sul palo e per lui è stato un gioco da ragazzi metterla dentro, bastava spingere. Ancora una volta, Lewandowski ci ha mostrato le sue magnifiche qualità da attaccante, che hanno portato il Bayern al passaggio del turno di Champions League e lo hanno anche portato a firmare un importante record, dev’essere davvero un pregio avere un giocatore come lui in squadra.

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