Luglio 27, 2024

Il terzo tempo

"When the seagulls follow the trawler, it is because they think sardines will be thrown into the sea"

Il momento più glorioso della storia degli Addicks – la storia del Charlton (parte 3)

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Nell’ultimo articolo di questa serie, abbiamo parlato di un grande pezzo di storia del Charlton, cominciando dalle prime imprese di Seed e arrivando alla vittoria della Football League (South) Cup. Oggi, raccontiamo un periodo molto più breve, di soltanto due stagioni, che sono però indimenticabili per via delle 2 FA Cup disputate dalla squadra londinese, una di queste due terminata con la vittoria del titolo, che rappresenta quello che è stato probabilmente il momento più glorioso della storia del Club.

La FA Cup 1945-1946, un cammino straordinario terminato con una delusione

Seed dimostrò di essere un grandissimo allenatore ancora una volta portando nuovamente i suoi ragazzi a Wembley, che conquistarono la terza apparizione in quattro anni in quello stadio e raggiunsero la finale di FA Cup nella stagione 1945-1946. Il cammino degli Addicks cominciò con un triplice scontro con il Fulham: la prima partita fu vinta 3-1, la seconda fu un successo dei Cottagers, che superarono la squadra nata nel sud della capitale per 2-1, mentre la terza sfida fu ricca di gol e il Charlton trionfò sugli avversari battendoli 4-3. Dopo 3 derby londinesi, di cui 2 vinti dai giocatori di Seed, la squadra nata in East Street si meritò l’accesso al turno successivo. Fu il Wolverhampton a provare ad interrompere il cammino degli Addicks nelle successive tre partite, ma, anche stavolta, non ci furono grossi problemi per i rossobianchi, che si imposero sui Wolves con un 5-2 nel primo incontro. Nella sfida successiva, entrambe le formazioni misero a segno una rete a testa e la partita finì 1-1, nella terza il Charlton si scatenò e realizzò 6 gol, ne incassò 3 e si guadagnò la qualificazione alla fase successiva del torneo. Nella tappa successiva del percorso, i londinesi incontrarono il Preston North End, formazione che verrà umiliata da Seed e i suoi ragazzi. Il primo scontro tra i due club si concluse 1-1, dalla seconda sfida in poi ci sarà un dominio degli Addicks clamoroso. Infatti, dopo quel pari, i rossobianchi conquistarono il successo per 6-0 nell’incontro successivo a quel pari per 1-1 e vinsero nuovamente nell’ultima partita di quel turno per 1-6. Tutto troppo facile per il Charlton. Il livello si alzò a partire dal turno successivo, quando la formazione della capitale affrontò un’altra squadra di Londra, in uno dei tanti derby: il Brentford. Tuttavia, anche questa volta, nonostante l’avversario fosse di un livello superiore ai precedenti affrontati, gli Addicks non faticarono più di tanto. In questa fase della competizione, la squadra di Seed dovette disputare solamente due incontri. Il primo si giocò il 6 marzo 1946, al The Valley, e si concluse con un trionfo del Charlton, che superò le Bees con un netto 6-3. Al ritorno, a Griffin Park, 4 giorni più tardi, la squadra fondata nella periferia ovest della capitale nel 1889 provò a ribaltare il risultato, ma trovò nuovamente la sconfitta, dato che i rossobianchi misero a segno 3 gol e ne incassarono soltanto uno, meritandosi, ancora una volta, l’accesso al turno successivo. Il 23 marzo, gli Addicks incontrarono il Bolton in semifinale e, grazie ad una vittoria per 2-0 a Maine Road, riuscirono ad arrivare in finale, dove sfideranno il Derby County. L’ultima partita del torneo si giocò a Wembley e fu ricca di emozioni: all’85’, un autogol di Bert Turner punì il Chartlon, che fu costretto a rincorrere. Tuttavia, proprio l’autore di quella rete messa a segno nella porta sbagliata siglò il gol del pari un minuto più tardi e portò la partita ai tempi supplementari. Seed e i suoi ragazzi, purtroppo, andarono in svantaggio durante il primo tempo dell’extra time in seguito ad una rete di Doherty. Le speranze della squadra londinese morirono dopo una doppietta realizzata da Stamps, che trovò la via del gol prima al 97′ e poi, nuovamente, al 106′. Il Chartlon fu così sconfitto e vide smaterializzarsi quel sogno che, per tanto tempo, era sembrato realizzabile. Fu una sconfitta difficile da digerire, ma il raggiungimento del secondo posto rappresentò lo stesso un grande traguardo per gli Addicks, che, con questo risultato, dimostrarono a tutta l’Inghilterra di essere un grandissimo Club, capace di mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Tra l’altro, quell’anno, nonostante la delusione nell’ultima partita, la formazione londinese entrò nella storia, perchè fu la prima squadra della storia a raggiungere la finale della competizione pur avendo perso una partita durante il percorso che la portò all’ultima partita della competizione. Ma non era assolutamente finita lì, visto che un anno dopo…

Il capitano del Charlton, Don Welsh, stringe la mano al capitano del Derby County, Jack Nicholas, prima della finale di FA Cup del 1946.

1947, LA VITTORIA DELLA FA CUP, IL MOMENTO PIU’ GLORIOSO DELLA STORIA DEL CLUB

L’annata 1946-1947 è probabilmente quella che ogni tifoso del Charlton ricorda più volentieri. In questa stagione, infatti, gli Addicks vivranno il momento più glorioso della loro storia. Il cammino dei giocatori di Seed in FA Cup cominciò con le partite contro Rochdale e West Bromwich Albion e fu in inizio positivo, poichè i rossobianchi riuscirono ad eliminare entrambe le squadre. Toccò poi al Blackburn, che fu sconfitto dalla formazione londinese per 1-0 l’8 febbraio 1947. Dopo quella vittoria, fu il Preston North End a mettersi d’intralcio sul percorso dei ragazzi allenati da mister Seed. La partita si disputò il primo giorno di marzo e gli Addicks trionfarono per 2-1, guadagnandosi l’accesso alle semifinali. Il Charlton cominciò a venire stuzzicato dall’idea di vincere la coppa. Il 29 marzo, alle 15.00, ad Elland Road, si giocò quella tanto attesa gara valevole per l’accesso in finale. Quella partita fu un dominio rossobianco. La squadra della capitale assediò la porta del Newcastle, che per sua sfortuna dovette giocarsi la qualificazione all’ultima fase del torneo contro un avversario di grande livello come la formazione di Seed. L’incontro terminò 4-0 e gli Addicks passarono il turno. Il Charlton scoprì chi avrebbe dovuto affrontare in quella partita che, in caso di vittoria, avrebbe portato la squadra alla vittoria del trofeo, il 12 aprile. L’altra semifinale, infatti, fu giocata tra Burnley e Liverpool, a Ewood Park, e terminò 0-0 dopo i tempi supplementari, per questo motivo si dovette disputare un’altra partita per decretare la seconda finalista. Clarets e Reds si incontrarono nuovamente circa 2 settimane dopo quel primo incontro, terminato in parità. Il Burnley vinse 1-0 e si meritò l’accesso al turno successivo, l’ultima fase della competizione. La finale si giocò ovviamente a Wembley e la cornice di pubblico fu indimenticabile: circa 98.000 persone assistettero a quella storica partita prendendo posto sotto le famose vecchie torri gemelle e crearono un’atmosfera unica. Seed schierò alcuni dei giocatori che erano scesi in campo anche nella finale dell’anno prima. In totale furono 5 i calciatori che presero parte a quella partita dopo aver disputato anche quell’incontro rivelatosi un incubo contro il Derby: Sam Bartram, Jack Shreeve, Bert Johnson, Don Welsh e Chris Duffy, inoltre, ci fu anche il riscatto di Peter Croker, che non era sceso in campo nella finale dell’anno prima poichè si era rotto una gamba 10 giorni prima della tanto attesa partita. Quella finale del 26 aprile 1947 fece scontrare gli Addicks, che quell’anno arriveranno 19° in First Division, e i Clarets, che otterranno un secondo posto in Second Division. Quell’atmosfera creata dalla cornice di pubblico fu davvero incredibile e quella partita diventò storica per via della tensione, così forte che il direttore di gara, Jim Wiltshire, non esitò a fischiare e decretare il calcio d’inizio con 5 minuti d’anticipo, con la partita che sarebbe dovuta cominciare alle 15.00. Tuttavia, quell’incontro fu davvero noioso e non rispecchiò le aspettative, infatti un giornalista descrisse quella sfida con l’aggettivo “unexciting” ovvero “poco eccitante”. Un altro ancora, dichiarò:

This must be one the dullest games ever on Wembley’s great arena

“Questa deve essere una delle partite più noiose di sempre nella grande arena di Wembley” tradotto in italiano. Effettivamente, uno dei momenti più celebri di quell’incontro fu quando, per il secondo anno consecutivo, il pallone scoppiò durante la partita. Secondo tanti, questo accadde perchè, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il cuoio a disposizione non era di grande qualità. Le occasioni furono poche, i ritmi non molto alti, anche perchè si fece sentire un gran caldo, che mise a dura prova i giocatori. Le occasioni da gol non furono tante, tuttavia bisogna ricordare quella traversa scheggiata da Potts, giocatore dei Clarets. In 90 giri di lancette, nessuna formazione riuscì a realizzare neanche un gol e, per decretare un vincitore, si dovettero disputare anche i tempi supplementari. Al 114′, Robinson, giocatore degli Addicks, fece partire un cross dalla fascia destra, ma un difensore del Burnley allontanò di testa, Duffy si coordinò e calciò al volo da circa 12 metri, trovando una rete decisiva, che valse la vittoria del titolo. Nel finale, la squadra in svantaggio provò a pareggiare, ma non riuscì a trovare la via del gol nonostante i vari attacchi. Seed e i suoi giocatori vinsero il trofeo e portarono la coppa nel sud di Londra. Probabilmente, il momento più bello della storia degli Addicks.

I festeggiamenti dopo la vittoria della FA Cup

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